domenica, Settembre 29, 2024 Anno XXI


Sono trascorse poche ore da una vittoria faticosa ma ricca di ossigeno, che subito i nostri eroi in mutande e scarpe colorate si apprestano a cimentarsi nell’ardua impresa di affrontare il BASILEA 1983, squadra che tutto il mondo tremare fa.

LA DOMANDA SORGE SPONTANEA, direbbe un venditore de fumo televisivo…
C’è da fidasse de sta ROMA? PARE POCO E NIENTE.

Sabato sera l’ennesimo incubo del quarto d’ora finale, con un Genoa davvero mediocre invitato
a gettarsi nella nostra area, alla ricerca di un pareggio che sarebbe stato MORTALE per la ROMA.

Ma invitato da chi? giocatori con le gambe molli, con la testa debole e confusa, con i piedi improvvisamente incapaci di azzeccare un passaggio a 4 metri.

MA CHE CAZZO VE SUCCEDE? UN MORBO CHE NON PUO’ ESSERE SOLO STANCHEZZA FISICA! C’AVETE PAURA DE VOI STESSI, PURE CONTRO GIOCATORI MEDIOCRI, COME E MOLTO PEGGIO DI TANTI DI VOI.

ALLENATORE, PREPARATORE, MOTIVATORE… che fanno? Assistono impotenti.
Allora lo diciamo oggi, dopo una vittoria IMPORTANTE.
Così nun annamo da nessuna parte.

SVEJATEVE DA STO SONNO, CHE TUTTI CORRONO ER DOPPIO DE VOI. TRANNE IL CAPITANO CHE SABATO HA CORSO QUANTO GATTUSO A 25 ANNI.
Ripartire da lui, da Borriello, da tutti quelli che ce mettono er CORE!
LAVORARE, SUDARE E TIFARE!
E FORZA ROMA SEMPRE!

È passato un anno dalla fine di STEFANO CUCCHI, un ragazzo debole e sfortunato nella vita e nella morte.

Noi di CoredeRoma non ci dimentichiamo come e perché è morto, chi ha evitato di salvare ‘sto ragazzo, chi lo ha ridotto nelle condizioni che le foto testimoniano.

Siamo e saremo sempre dalla parte dei più deboli, anche se sbagliano.

Non staremo mai dalla parte di chi è debole con i forti, come le istituzioni che garantiscono impunità ad ogni potente, per poi essere distratte e latitanti nel ricercare responsabilità al proprio interno.
MAI

CoredeRoma sta preparando alcune cose nuove, le felpe e le polo sono già state prodotte, tra breve partiremo con la campagna associativa.
Subito dopo realizzeremo un evento che richiederà l’impegno di molti, ce serve una mano.

ROMA O MORTE

Infine un saluto all’ultimo scherzo che c’ha fatto Remigio, er “matto coll’antenne” de piazza Barberini, uno che con la vita ha riso e scherzato, che ha sputato acqua della fontana in faccia a ogni fenomeno che j’è passato davanti a faje ombra.

Ciao bello, avevi capito quasi tutto…
FAJE UN INCHINO E ‘NA PERNACCHIA MO’ CHE ARIVI.
CHE PURE ER PADRETERNO TANTO BENE NUN SE LA DEVE PASSÀ.