giovedì, Settembre 19, 2024 Anno XXI


da repubblica.it

Trigoria pronta la rivoluzione: cambiano il tipo di allenamento sulla tattica, modulo ed equilibri interni. A Parma si dovrebbe tornare al 4-2-3-1

Claudio RanieriA Trigoria cambia tutto. A ventiquattro ore dalla prima, vera crisi dello spogliatoio giallorosso, arriva l’inversione di marcia, dalla preparazione agli allenamenti tattici, fino al modulo e agli equilibri interni. A livello dirigenziale rimane la certezza sul valore della squadra e sulla competenza del tecnico. Ma anche la convinzione che si debba cambiare radicalmente perché si registri una ripresa a livello di risultati, di gioco, di compattezza. Parola d’ordine: “basta alibi”.

NUOVO CORSO – “Basta chiacchiere, serve chiarezza”, è stato urlato ieri nello spogliatoio, durante il durissimo confronto tra la squadra e il tecnico. I dirigenti romanisti hanno chiesto chiaramente ai giocatori di andare al cuore del problema e di esporre tutte le loro perplessità esponendo chiaramente quali sono i problemi. “Abbiamo le gambe pesanti”, “La preparazione estiva è stata inefficace”, “In campo non sappiamo cosa fare”, le istanze presentate dai giocatori chiave del gruppo. Parole pesanti come sassi, ma utili per aprire un nuovo corso. Da oggi a Trigoria inizia una nuova stagione: alla squadra viene chiesta applicazione massima, al tecnico di “farsi aiutare”, andare incontro alle richieste, alle pressioni di un gruppo che poi, però, deve “metterci la faccia” in campo, rinunciando a ogni alibi. Cambierà il lavoro atletico, aumenteranno i carichi di corsa senza palla, si lavorerà sulla brillantezza e la rapidità ma anche sul fondo e la tenuta.

ALLENAMENTI PERSONALIZZATI – Non solo, però. Perché le perplessità della squadra riguardo i movimenti da seguire in difesa, l’assenza lamentata di una “tela” su cui ricamare le azioni d’attacco, hanno convinto Ranieri a studiare allenamenti specifici ruolo per ruolo. Aprono i difensori (tutti tranne Juan), seguiti personalmente dal tecnico in una serie di esercitazioni tattiche e di simulazioni di situazioni di gioco su un campo a parte, mentre il resto del gruppo continua a lavorare con il vice Damiano. I primi passi per cancellare le incertezze della squadra emerse nel faccia a faccia di ieri. Potrebbe cambiare anche il modulo: se il 4-4-2 non si adatta, secondo molti, alle esigenze della squadra, potrebbe tornare il 4-2-3-1 con Vucinic a sinistra e Totti dietro Borriello.

ARIA NUOVA – L’aria di rinnovamento, dopo le sfuriate di ieri, non si estende solo a campo e panchina. Perché anche a livello dirigenziale sembra ristabilita la serenità, almeno apparente, che si respirava un anno fa. Nonostante l’assenza ufficiale di cariche di riferimento (un direttore generale) nella squadra dei “direttori”, le gerarchie di un anno fa sono tornate a funzionare, anche per far fronte al vuoto societario percepito anche (ma non solo) dalla squadra. Determinante la tregua siglata qualche settimana fa e il ritorno ad una “linea comune”, dopo la guerra interna che aveva lacerato il tessuto “ambientale” di Trigoria fin dall’inizio dell’estate. “Basta alibi”: una parola che, a Trigoria, da oggi vale per tutti.