sabato, Settembre 21, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

Luciano SpallettiCome sta? E’ abbastanza rilassato? Quale è il suo stato d’animo in questo momento? “Prima di tutto un carissimo saluto a tutti i nostri sportivi amici spettatori. Io sono ancora qui perchè i bambini dovevano finire le scuole e poi perchè dobbiamo vedere alcune vicende che ci riguardano piu’ da vicino come quella del mercato e cerco di dare una mano anche se il grosso lo deve sviluppare Daniele Pradè. Io sono abbastanza tranquillo perchè abbiamo la nostra linea da seguire, abbiamo buttato giu’ quelle che sono le cose che dobbiamo cercare di fare. Stiamo guardando, piano piano, senza andare in competizione con società che probabilmente dal punto di vista finanziario possono mettere qualcosa piu’ di noi, poi lavorando in maniera serie e coerente e approfondita possiamo sopperire anche a queste differenze come abbiamo fatto in questi anni. Ora cerchiamo di lavorare bene perchè di conseguenza si svilupperà il prossimo campionato. Diventa fondamentale avere un gruppo con una mentalità importante, una mentalità di spogliatoio giusta e corretta fatta di amicizia e di intenzioni e di professionalità seria”.

I tanti nomi che si fanno in questi giorni la divertono? O li guarda con attenzione? “A volte si può prendere spunto da quello che viene detto. Bisogna essere bravi a saper portare dentro la nostra squadra quegli elementi che non stravolgono poi quello che è stato il lavoro fatto in questi tre anni, e allo stesso tempo si ottenga un po’ di qualità in piu’ che non fa mai male al calcio; aiuta sempre, è un ulteriore ingrediente che può dare una mano”.

Riise, che ha una grande esperienza internazionale, è il nome piu’ gettonato, le piace? “E’ chiaro che si va a prendere giocatori di quello spessore, possono dare una prontezza diversa dal giocatore non esperto, visti quelli che saranno i confronti a cui dovremmo far fronte nella prossima stagione. Giocatori che possono dare molto sotto l’aspetto della maturità possono sempre aiutare e lui è un giocatore che abbiamo guardato e ha i requisiti che cerchiamo, però poi non è detto che prenderemo lui, ne abbiamo guardati altri e dobbiamo stare attenti a non sbagliare assolutamente niente, perchè quando si commettono degli errori sotto l’aspetto organizzativo, soprattutto di creazione di gruppo e di rosa, può creare dei problemi e intacca gli equilibri che nell’arco di un campionato sono fondamentali soprattutto per la lunghezza del campionato”.

C’è stata la partita dell’Italia, un suo giudizio per la sconfitta pesante da campioni del mondo “Sì, è vero il risultato è bruttino e dice che abbiamo sbagliato partita, però c’è dobbiamo anche fare i complimenti all’Olanda e mi hanno fatto piacere le parole di Buffon che ha detto che non dobbiamo andare ad appellarci all’episodio arbitrale o a guardare scusanti. C’è da migliorare quello che è stato evidente è che l’Olanda sembrava una squadra di club e non una nazionale; organizzatissima sotto tutti i punti di vista, grande pressing, bravissima soprattutto quando è venuta nella nostra metà campo. non ha mai lasciato giocare in tranquillità una palla alla nostra difesa, e poi ogni qualvolta ha riconquistato la palla in grande velocità con pochi tocchi, ritmo elevato e ricerca di profondità. Noi troppo attendisti e monotema per quel tipo di partita, non siamo mai stati aggressivi se non nella nostra metà campo davanti alla nostra area di rigore, si lasciavano entrare sempre nella nostra metà campo e loro li sapevano giocare molto bene; dovevamo scalare sempre un centrocampista, dovevamo uscire con il mediano sulla loro mediana che doveva essere lasciato libero dal centrocampista che doveva attaccare li vicino a Toni. Van der Vaart è stato bravissimo a farsi trovare sulla linea di centrocampo e a creare problemi di marcatura alla nostra linea difensiva. Li hanno fatto la partita. Soprattutto nel primo tempo loro hanno fatto molto bene. Nel secondo siamo stati più bravi”.

Donadoni è stato accusato dell’ esclusione di De Rossi e di aver inserito Del Piero troppo tardi “Non sono d’accordo. Quando si è lì a scegliere non è mai facile. Da allenatore della Roma dico che mi avrebbe fatto piacere vedere Daniele (De Rossi, ndr) in campo. Anche Simone (Perrotta, ndr) perché loro sono giocatori che hanno fatto vedere nell’arco del campionato quali qualità abbiano e queli esperienze si siano fatti durante questa stagione. Donadoni saprà analizzare quello che è successo e saprà rimediare ai suoi errori perchè ancora c’è possibilità di qualificarci; abbiamo una squadra dal carattere forte. Un Europeo è molto più difficile di un mondiale, basta vedere che l’Inghilterra è rimasta a casa”.

De Rossi ha reagito in maniera molto energica in allenamento “Quello è il modo corretto di fare e di porsi in ogni allenamento. L’allenatore guarda queste cose. Deve entrare in campo e fare le cose in maniera determinata sempre al massimo delle sue possibilità”.

Fino a questo momento cosa le è piaciuto di piu’ dell’Europeo? “Mi ha colpito il livello, sono tutte squadre che sotto l’aspetto caratteriale esibiscono personalità e quasi tutte annoverano nelle loro formazioni 4 o 5 giocatori del campionato italiano, spagnolo o inglese. L’Olanda è quella che ha fatto qualcosa in piu’ delle altre fino ad ora”.

Il programma delle amichevoli “Ne faremo 4-5 di amichevoli. Voglio avere tutti all’inizio, la partenza sarà ritardata di cinque giorni per consentire a tutti di esserci. Voglio la compattezza della squadra per una mentalità da esibire da subito, una mentalità di assieme. Questo garantirà anche una continuità nel lavoro e per non spezzettarlo troppo. Ci rivedremo intorno al 20 luglio, perché questa data ci permette di sviluppare il nostro lavoro avendo tutti a disposizione anche i reduci degli europei. Dobbiamo essere bravi a ripartire da zero. Vogliamo far viver emozioni forti ai nostri tifosi”.

La squadra più brava sul mercato? “E’ stato fatto qualche colpo. Ma di giocatori importanti ce ne sono tanti. Meglio non partecipare alla bagarre e studiare a fondo i nostri colpi valutando bene le situazioni per poi dare la possibilità ai calciatori di sviluppare il proprio potenziale senza creargli troppe tensioni accettando la loro professionalità nel modo corretto in base alla propria personalità. Abbiamo una rosa importante e la possibilità di migliorarla. E così saremo a posto”.