venerdì, Settembre 20, 2024 Anno XXI


da Il Corriere dello Sport – laroma24.it

Dirk KuytL’idea c’è, i soldi no. L’idea è Dirk Kuyt, olandese, trent’anni, proprietà del Liverpool, contratto in scadenza il trenta giugno 2012, nel calcio d’oggi pra ticamente poco più di domani. Piace, parecchio, dalle parti di Trigoria dove viene considerato il giocatore con l’identikit giusto, soprattutto per quella duttilità tattica che lo può vedere esterno, meglio a destra che a sinistra, ma anche seconda e, volendo, pure prima punta. In più aggiungete ci una fisicità che basta averlo visto giocare una volta e un’esperienza internazionale al di sopra di ogni sospetto (per dire: 70 partite con la nazionale orange), per capire come Kuyt possa essere un gioca tore giusto per la Roma che, se ha una carenza nella rosa, è quella relativa agli esterni alti.

SOLDI – I dirigenti giallorossi lo stanno seguendo da tempo, forti anche della certezza che lo stesso giocatore, l’estate scorsa, ha fatto capire abbastanza chiaramente di essere più che disponibile a lasciare la Premier e il Liverpool. Non è un mistero, infatti, che Rafa Benitez avrebbe voluto portarselo dietro a Milano, l’Inter avviò anche una trattativa con i dirigenti dei reds, ma con grande disappunto del tecnico spagnolo, alla fi­ne Massimo Moratti non riuscì a chiudere l’affare che, forse, non aveva neppure troppa intenzione di chiudere. All’epoca la richiesta del club inglese fu di venti milioni di euro, l’Inter ne offrì tredici, niente da fare, Marco Branca tornò ad Appiano Gentile senza neppure insistere troppo. Alla Roma, aspettando il cambio di proprietà, non c’è bisogno di un bravo commercialista per sapere come, in questo momento, non non ci sia assolutamente il cash per intavolare una trattativa di questo tipo. Non ci sono i dodici milioni di euro per chiudere l’affare, questa peraltro è la cifra che a Trigoria sono convinti sia sufficiente per portare l’olandese a Roma. Non ci sarebbero nè a gennaio, nè tanto meno il luglio prossimo quando ci sarà da pagare Borriello e Nicolas Burdisso (difficilmente sarà riscattato Guillerno Burdisso, soprattutto a quattro milioni e settecentomilaeuro).

SCAMBIO – Ma, sempre aspettando il cambio di proprietà che ovviamente trasformerebbe anche le prospettive economiche, a Trigoria possono immaginare di poter mettere in piedi uno scambio con gli inglesi. Con il Liverpool i rapporti erano ottimi, ora con l’arrivo dei nuovi proprietari c’è però un nuovo uomo mercato, Damien Comolli, francese, neppure quarantenne, sette anni di lavoro con Wenger all’Arsenal come biglietto da visita che è una garanzia. Insomma c’è un nuovo progetto che sulla carta, eccetto Gerrard e forse Fernando Torres, non esclude nulla. Tornando allo scambio, c’è Philippe Mexes per esempio che è in scadenza di contratto il prossimo trenta giugno e per ora non ha dato certezze sulle sue intenzioni, al di là di quella che non lascerà, nel caso, la Roma a parametro zero. Il Liverpool come difensori centrali ha lo stagionato Carragher, lo slovacco Skrtel, il danese Agger spesso costretto a rimanere in infermeria. Mexes, che ha detto, nel caso, di non vedersi con una maglia italiana diversa da quella della Roma e che, sempre nel caso, gli piacerebbe un’esperienza in Premier, potrebbe essere un primo nome con cui cominciare una trattativa per Kuyt. Il secondo rischia di essere quello di Mirko Vucinic. Non per ché sia in scadenza, ma perché il montenegrino con la concorrenza che ormai c’è nel reparto offensivo giallorosso, potrebbe immaginare anche un futuro lontano da Trigoria. E a Liverpool il giocatore piace. Piace, per la verità a molti club inglesi da Champions, in primis il Tottenham.

Piero Torri