domenica, Settembre 29, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

Sakineh Mohammadi Ashtiani“Esprimo enorme soddisfazione come donna, come cittadina, come cattolica. E’ una grande vittoria per i diritti umani”. Queste le prime parole, riportate da Adnkronos, del presidente della Roma Rosella Sensi, sulla liberazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana che era stata condannata alla lapidazione per adulterio. “Come rappresentante dell’As Roma credo di poter esprimere soddisfazione anche a nome di tutti” conclude il numero 1 giallorosso.

Questo invece il commento di Francesco Totti:
“Ho appreso la notizia della liberazione di Sakineh e non posso che essere felice. Hanno prevalso il buon senso e la giustizia, sono contentissimo che tutti gli appelli fatti a livello internazionale non siano stati vani. Si è dimostrato che, se c’è un intento comune, nessun risultato è prescluso”.


da repubblica.it

Tv smentisce il rilascio di Sakineh: “A casa per una trasmissione”

La televisione in inglese Press Tv spiega il motivo per cui la donna è stata portata nella sua abitazione: “produrre una ricostruzione video dell’omicidio sulla scena del delitto”. La notizia della liberazione era stata data dal Comitato internazionale contro la lapidazione

La televisione iraniana in inglese PressTv ha smentito oggi il rilascio di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, precisando che la donna condannata a morte per adulterio e complicità nell’omicidio del marito è stata portata nella sua abitazione solo per realizzare un programma che sarà trasmesso questa sera. La notizia della liberazione era stata data ieri dal dal Comitato internazionale contro la lapidazione, che ha sede in Germania. Il rappresentante del Comitato in Italia aveva detto che Sakineh e suo figlio, Sajjad Ghaderzadeh, anch’egli arrestato nell’ottobre scorso, erano stati visti nel cortile della loro casa di Tabriz, nel nord-ovest dell’Iran.

La televisione PressTv aveva effettivamente diffuso fotografie di Sakineh e del figlio nella casa. Ma Press Tv ha spiegato oggi sul suo sito che “contrariamente ad una vasta campagna di propaganda da parte dei mezzi di informazione occidentali secondo cui l’assassina Sakkineh Mohammadi-Ashtiani è stata rilasciata una nostra equipe televisiva, ha concordato con l’autorità giudiziaria di seguire la Ashtiani nella sua abitazione per produrre una ricostruzione video dell’omicidio sulla scena del delitto”.

Il Comitato internazionale contro la lapidazione aveva annunciato il 2 novembre scorso che Sakineh sarebbe stata impiccato il giorno dopo.