martedì, Ottobre 01, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

La conferenza stampa integrale (parola per parola) di Claudio Ranieri, alla vigilia della sfida di San Siro con il Milan:

Claudio RanieriSullo Shaktar…  “E’ una buona squadra, giocano un buon calcio con buone individualità. Sarà una bella partita, vedendo anche i precedenti siamo in parità. Poi loro ne hanno vinte cinque su sei quest’anno”.

E Milano?  “Un’altra bella partita, loro sono cambiati dopo la cura Allegri. Verticalizzano e pressano e sono meritatamente primi. So che l’Italia tiferà per noi e noi ci proveremo”.

Cassano al Milan… “No ancora non è sicuro no? Mancano i cinque milioni del Real, loro sono già una grande squadra, con Cassano sarà un pezzo in più”.

Un bilancio di questo anno? “Abbiamo fatto più punti nell’anno solare, significa che abbiamo fatto bene. Quest’ anno volevamo fare di più e non molliamo”.

La Sensi ha detto che qualcuno partirà per giocare… “Sì, così pour parler, però ora pensiamo a domani”.

Vucinic non si allena. Che momento vive? “Sta bene, ha cercato in tutti i modi di esserci. Ha provato anche stamattina ma eveidentmente l’adduttore non gli permette di muoversi. Era molto dispiaciuto”

Nelle sue decisioni conta anche lo stato del campo. A Verona ad esempio visto il campo pesante ha giocato Adriano. Dobbiamo tenere in considerazione questa ipotesi anche per domani? “Lo stato del campo è una delle componenti tattiche che un allenatore deve prendere in consdierazione. Sicuramente c’è lo stato di forma della squadra, la partita che si vuole fare, la squadra che si deve affrontare. Ci sono tante situazione che un allenatore pondera e poi fa la scelta più giusta secondo la sua filosofia, il suo modo di giocare e intepretare la gara”

Adriano come sta? E’ favorito per una maglia da titolare visto il campo pesante? “Ci ho parlato proprio oggi, mi ha detto che si sente molto bene. E’ un giocatore recuperato. Ha fatto una buona ora a Verona contro il Chievo poi aveva avuto problemi d’influenza. Oggi mi ha detto che sta bene, l’ho convocato. Rirentrerà nelle decisioni che prenderò stasera”

Pizarro come sta? Ci sarà l’occasione di rivederlo e in caso in che zona del campo? “Le zone del campo a lui congeniali lo sappiamo benissimo, sono o quella davanti alla difesa o spostato in avanti. Non sulle laterali perchè quella posizione non è nel suo Dna. Per cui o più avanti o più dietro. Ho parlato con lui e gli ho detto (Ranieri imita un discorso tra i due n.d.r): “Vedo che c’è sempre questo caso Pizarro, noi parliamo, ridiamo scherziamo. Hai qualcosa?” -mi ha risposto- “No mister, tutto a posto, mi faccia rientrare gradatamente perchè non sto ancora al 100%”. Queste sono state le sue parole”

Ci sarà una gabbia per Ibrahimovic? “Ci vorrebbe un gabbione per Ibra. Il loro sistema di gioco è molto bello: giocano molto aperti con Robinho e Ibrahimovic che allargano la difesa e dentro portano molti giocatori come Boateng . Dovremo stare sempre molto attenti”

Su Allegri un parere? Anche fortunato? “Credo non sia stato fortunato. Gli è stata concessa un’occasione e la sta sfruttando molto ma molto bene. Il Milan gioca bene. Non è più un Milan attendista, ma uno di muscoli, corsa, qualità, tecnica, velocità. Sarà un Milan diverso da quello che siamo abituati a conoscere e vedere”

Lo Shaktar inizierà il campionato a cavallo della gara di ritorno del turno. E’ quella che voleva anche Ranieri come squadra? “Ranieri non ha una favorita. Vorrei stare in forma quando affronto queste competizioni perchè è o dentro o fuori. Per cui tu puoi avere un nome altisonante che magari in quel momento non è in forma e tu si o viceversa. Lo Shaktar era una delle pretrendenti di tutte gli addetti ai lavori. Si diceva dello Shaktar e Schalke ma io non avevo preferite. Voglio star bene in quel momento”

Quindi non c’è un vantaggio sulla preparazione con una squadra che sta iniziando la preparazione in quel momento? “Potrebbe esserci un vantaggio ma lo vedremo poi sul campo. A parole siamo tutti bravi ma sono i fatti concreti quelli che contano”

Bertagnoli giocherà? “Gioca Doni. Lui è recuperato ma andrà in panchina”

Come si spiega la sfiducia del pubblico nei confronti di Doni? “Ha dato tantissimo alla Roma ed ha fatto si di portare questa squadtra ai primissimi posti. Per sei mesi ha giocato con un problema al ginocchio. Si è sacrificato per la squadra, i compagni, la società e per tutti quanti e poi ne ha risentito. Era un fatto normale per un giocatore normale. Il portiere paga perchè è l’ultimo: se sbaglia o commette un errore è gol. Quando uno ha un infortunio del genere un altro giocatore ha minimo lo stesso tempo per rientrare in forma: se è stato fermo sei mesi hai bisogno di sei mesi, almeno in Italia questo è. Il portiere è un ruolo molto diverso. Io ho molta fiducia in lui, soltanto che l’altro gli ha preso il posto, giocava bene e mi sembrava giusto dare la conuità agli altri. L’ho detto anche domenica, mi era dispiaciuto dei fischi del pubblico ma poi sono stato contento degli applausi del quando ha parato quella palla che stava uscendo in calcio d’angolo”

Può essere l’occasione giusta per recuperare dei punti alla Germania visto che si gioca il quarto posto in Europa con l’Italia? “Credo che tra un paio d’anni il loro posto sarà sicuro. Noi cercheremo di lottare e portare sempre le quattro squadre in Champions”

In questa stagione sempre con formazioni diverse. Per domani sceglierà il modulo tenendo conto anche delle caratteristiche degli avversari? “Tengo conto di tante cose, non solo le caratteristiche degli avversari. Delle mie caratteristiche, di quelle della squadra, del campo, dello stato di forma, di quello che voglio ottenere dalla squadra”

Menez fa il turnover con i centrocampisti o punte? “Può farlo con entrambi i reparti”

La vivete come un ultimo treno per rientrare nella corsa scudetto? “No non è un ultimo treno. Però è una gara importante per noi”

Come si spiega il margine di dieci punti tra Milan e Roma? “Dico sempre che ognuno ha quello che si merita. Se siamo a dieci punti dalla capolista, evidentemente ci meritiamo questa classifica non siamo riusciti a ripetere la seconda parte della passata stagione. Vogliamo che il 2011 sia meglio del 2010”

Totti gioca? “Vi ho detto di Doni. Poi vediamo”

Lei si aspetta una partita più importante da Borrielo visto che è un ex? Avrà delle difficoltà per via della mascherina protettiva? “Abbiamo visto che queste fibre non creano grossissime problematiche, certo non è una cosa normale. L’anno scorso ci ha giocato De Rossi, quella di Marco mi semba addirittura più sfinata così a prima vista. E’ logico che un giocatore che è stato in una squadra ci tenga a far bella figura. Me lo auguro”

Per caratteristriche fisiche e tecniche. Tra Mexes, Juan e Burdisso chi può fronteggiare meglio Ibrahimovic? “Ibrahimovic non gioca molto sul centro ma più sugli estern. Quidi sarà più sul lato destro o sul sinistro e si alternerà al centro con Robinho. Nono sono tanto importanti i centrali quanto gli esterni”

Questa squadra ha nelle sue corde un gioco migliore? “A me non è sembrato che abbia difficoltà di gioco. Ci sono delle partite che vengono bene, altre che vengono male. Credo che alcune partite dello scorso anno siano state meravigliose, sennò non avremmo riempito l’Olimpico e portato tutti i nosti tifosi a Verona nell’ultima partita o a Bari. Quest’anno abbiamo fatto ottime partite. E’ logico che vengono sempre in relazione ai riusltati: abbiamo giocato a Torino contro la Juve molto bene, contro l’Inter molto bene, contro il Bayern molto bene. Quando non giochiamo bene sono il primo a dirlo. Sono talmente onesto che lo dico”

In settimana ha provato molti movimenti a centrocampo. Può essere l’indice che giocherà con il 4-4-2, mettendo da parte il 4-3-1-2? “Se sei riuscito a vedere quello sei molto bravo perchè con 24 giocatori in campo era difficile vedere un sistema di gioco. Giocheremo 4-4-2 o in linea o con il rombo”

E’ pronto Pizarro? “Ci ho parlato ieri o l’altro ieri. Potrebbe essere, così come potrebbe partire titolare e quando è stanco lo tiro fuori . Da quando ha recuperato da infortunio e influenza piano piano sta meglio”

Doni in caso di una grande prestazione, può ribaltare le gerarchie dei portieri? “Intanto domani facciamo si che faccia una gran partita per pensare c’è sempre tempo. Io non chiudo mai la porta a nessuno”

Lei spesso dice che dovreste lavorare di più. Non è che bisognerebbe invece lavorare in modo diverso? “In che modo? Credo che stiamo lavorando bene come l’anno scorso. Ci sono alti e bassi credo dovuti anche allo stato di motivazione di ogni singolo giocatore. Quando si sta con tanti giocatoi, siamo 29, non è facile trovare certe motivazioni. Io metto in campo chi vedo più motivato e determinato. Se facciamo degli alti e bassi la colpa è soltanto nostra”

Lei parla poco con i giocatori? “Se hanno qualcosa da dire credo sia più giusto che vengano da me e non da voi”

Doni è stato vittima di una campagna mediatica messa in atto da una radio molto vicina alla Roma che ospita spesso i dirigenti e il presidente giallorosso. Non le sembra una stavaganza tutto ciò? “Chiedeto al presidente e ai dirigenti della Roma che vanno la. Non ascoltando radio e leggendo i giornali, non è una domanda a cui posso rispondere onestamente. Questa è una cosa della società e non una cosa mia. Chiedete spiegazioni a chi di dovere”

E’ possibile che si siano viste meno partite giocare bene per via dell’utilizzo diverso di alcuni giocatori cardine? Ad esempio Totti gioca più dietro la punta che da centravanti. “No la qualità del gioco credo sia non così brutta come la dipingete voi. E’ logico che quando si cambia un sistema ci siano delle difficoltà. Visto che non avevo esterni accentrare Menez mi ha portato ad adottare un sistema diverso. Il fatto che Totti gioca in una posizione diversa, ha sempre giocato in quel ruolo, non c’è Perrotta a fare gli inserimenti ma c’è Borriello a creare spazio in area”

Contro Bayern e Bari ha spostato Menez dal centro mettendolo sulla fascia. E’ possibile che in certe partite debba giocare largo? “E’ quello che faccio. Quando lo metto sull’esterno parte della critica mi dice “ma non è un trequartista e deve giocare al centro così a più possibilità di prendere la palla e toccarla più volte?” e io dico : “Si”. Quando mi dicono “lo marcano a uomo, non è meglio metterlo sulla destra?” e io dico: “Si”. E così facciamo”

Come può essere così difficile che una squadra come la Roma abbia difficoltà a atrovare motivazioni? Allora è un problema ancora più atavico. “Certo che è un problema ancora più atavico. Non è la prima volta che succede a Roma. Non è la prima volta…anche con Spalletti. Se voi andate un pochino indietro con la storia, vedrete che dopo aver fatto un ottimo campionato, l’anno successivo è stato un pochino più basso. L’anno scorso erano partiti male e Spalletti diede le dimissioni. L’anno scorso abbiamo fatto un ottimo campionato. Le aspettative dei ragazzi e di tutti era quella di fare molto bene, non ci stiamo riuscendo. Potrebbe quindi essere questo aspetto motivazionale. Avendo raggiunto un qualcosa che non è una vittoia ma un secondo posto che è molto alto, ecco che si cala inconsciamente. Io ai ragazzi non posso rimproverare nulla perchè danno sempre tutto sia in allenamento che in campo”

Come si da la scossa allora? “O si cambia l’allenatore o continuando a lavorare come stiamo facendo. I giocatori non si possono cambiare”

Il discorso delle motivazioni riguarda anche i giocatori o solo lei. Le sue sono sempre al massimo? “Io sono caricato sempre al massimo perchè voglio il massimo da me stesso e da tutti”