domenica, Settembre 29, 2024 Anno XXI


Questo ultimo turno di campionato ci permette di trascorrere delle festività serene e, sportivamente parlando, da un lato ci riempie di gioia per aver espugnato ancora San Siro, e dall’altro ci lascia quel retrogusto amaro che noi della magica ben conosciamo. E’ il rimpianto ciclico, annuale, per la situazione di classifica.
Mai come quest’anno il campionato italiano nella vacanza contrattuale presa dai giocatori dell’Inter è privo di compagini spacca-tutto: la lazio e il napoli che stanno là, pur parlando di buone squadre la dice lunga sul livello generale e la Roma che invece là non sta, ma nelle prossimità, fa un po’ male.
Niente è compromesso perché 7 punti non sono un abisso soprattutto visto l’andamento generalizzato della stagione ma avremmo potuto, come sempre – come quando nel 2001-02 non vincemmo 7 trasferte consecutive e vanificammo la conquista dello scudetto-bis con una squadra ancora più forte dell’anno precedente – dicevamo avremmo potuto tranquillamente avere quei 4-5 punti di più che avrebbero permesso altre valutazioni, ma ripetiamo: è ciclico e storico il nostro perdere treni e carrozze.

Un’altra valutazione di fine anno la vogliamo fare sul tecnico perché vorremmo far patrimonio comune di alcune considerazioni legate al claudio testaccino.
Il nostro tecnico ha avuto idee brillanti che hanno rovesciato partite segnate e commesso errori che a volte ci sono costati pure qualche punto, come tutti i tecnici d’altronde, come Capello che nemmeno contro l’Ancona e il Venezia retrocesse riusciva ad inserire una punta in più e provare a portare a casa i tre punti fondamentali al posto del punticino che non valeva nemmeno il 6 politico; come il grande boemo che in 9 ci faceva vincere contro la fiorentina e poi per due anni ha inchiodato cafù sulla linea di difesa vanificando 3 tentativi di fuorigioco della nostra difesa ogni sei, come spalletti (complimenti per il titolo vinto in russia) che o la Roma era veramente Magica, o veramente alla mercè di tutti, senza mai mezze misure.
I tecnici che popolano la nostra serie A sono tutti di grande spessore (forse sinisa un po’ meno, ma non so se parla l’antipatia o la ragione…), ma a Ranieri noi di Core de Roma a prescindere dalle partite perse e vinte e quelle (poche) che perderemo e (tante) che vinceremo ancora gli riconosciamo due palle grosse come le ruote di un TIR.
Alla fine del primo tempo del derby dello scorso anno fuori totti e de rossi, e il derby cambia colore, si va a milano dentro borriello e adriano (non possono giocare insieme ci raccontano tanti giornalisti che il pallone l’hanno solo sognato più che calciato in gioventù..) e fuori totti e pizarro. Di nuovo , a basilea e poi dopo al derby dentro Greco del vivaio, e sabato le sostituzioni hanno visto l’ingresso in campo di rosi e okaka al posto di più navigati campioni che sedevano in panca.
Forse la dea bendata l’ha sempre accompagnato nelle scelte, ma a bocce ferme e prima di ogni partita non so quanti di noi e quanti tecnici nel mondo, in situazioni analoghe, avrebbero avuto il coraggio di effettuare simili scelte. E prima di criticare futuri errori (magari più nel risultato finale che è l’unico metro con il quale si giudica in italia una partita di calcio) pensiamoci bene, e pensiamoci bene prima di chiederne la testa come leggiamo nelle koattate che ci inviano al sito o ai messaggi di posta elettronica all’indomani di gare poco brillanti.
Teniamocelo stretto e se proprio dobbiamo cambiare occhio, che di meglio c’è molto poco in giro.

E traslando per le considerazioni di fine anno il discorso dal tecnico alla società a volte leggiamo nei messaggi che ci inviano accuse di “villapacellismo” nei nostri confronti, e ragionamenti al limite dell’assurdo da parte di molti tifosi romanisti.
Ancora una volta ribadiamo che, a nostro avviso, se la Roma è una squadra di prima fascia nel campionato italiano da 20 anni lo dobbiamo alla famiglia Sensi, che ci sembrano ingenerose le tante accuse mosse: sbagli si, e vale il discorso per Ranieri, ma mala fede mai.
Acquirenti seri e che hanno come obiettivo quello di prendere la Roma e farla diventare alla stregua di manchester united e chelsea, barça e real, inter e poco altro in europa ancora una volta non sembrano esserci (e speriamo tanto di sbagliarci) e forse i nomi che circolano suscitano in noi più timore che speranza.
Ci auguriamo che la prossima Roma riparta almeno da dove sta oggi e non da dove la trovò franco sensi quando ne divenne presidente. Siamo alla vigilia di una svolta che può essere epocale, che l’attenzione sia alta.

E per finire quest’anno, così come il rimpallo di Borriello ha scardinato la difesa berluscogalliana, rimpalliamo a tutti voi romanisti acerrimi e rognosi, sognanti e carichi a pallettoni i nostri migliori auguri di buon natale e felice anno nuovo.

Core de Roma pur mantenendo come sempre gli aggiornamenti si mette in pantofole e a panza all’aria, pronto per il cenone a base di pesce, il pranzo di natale con l’abbacchiuccio e le puntarelle, le partite di tresette e la tombola .. – settantasetteee laziale che piagnedieciiii er capitano, noveeee l’aeroplanino…. e vi lascia er poker hold em o come caxxo se chiama a voi della niù generescion !!
Che il 2011 ci consegni qualificazione in coppa italia, passaggio del turno in champions e l’aggancio in vetta, che poi volè de più ??

Associazione Core de Roma