Categorie Articoli by CdR Scritto da Marforio martedì, 8 Luglio alle ore 12:22
Quando ero bambino i regali di natale e quelli di compleanno ci dovevano durare tutto l’anno e quando inevitabilmente li rompevamo (perché li rompevamo per capire cosa c’era dentro) c’industriavamo. E ci inventavamo giocattoli mai visti: prodigi di ingegneria con chiodi, martelli, elastici, rocchetti, legnetti di cassette, ovviamente pericolosissimi. E con la promozione al massimo arrivava la bici nuova che alla fine dell’estate avremmo condotto col filo del freno arrotolato sul manubrio… E ci divertivamo un mondo lo stesso. Non era eroismo allora, né solo povertà. Era il senso della misura di chi è stato educato ad andare avanti con i propri mezzi senza strafare. Era la vita “normale” in famiglie “normali”. Il calcio, pur nei suoi eccessi (ne ha sempre avuti) si adeguava. Se, e quando, arrivava l’acquisto importante era “l’acquisto”, non una vagonata di calciatori. E’ inevitabile per me pensare a queste cose quando vedo la stanza di uno dei bambini di oggi. Riempita all’inverosimile di giocattoli usati una volta e subito abbandonati per noia ed eccesso. E quando sento i piagnistei dei bambini viziati che si travestono da tifosi. Quelli che non si accontentano. Quelli che frignano. Quelli che pestano i piedini per i loro capriccetti estivi. Perché la normalità di una Società sana e rigorosa li annoia e non li soddisfa. Andiamo con ordine. A giugno, per regole federali, si devono risolvere le comproprietà. La Roma ha fatto esattamente quello che doveva fare e che ogni persona di buon senso avrebbe fatto. Ha riscattato, senza tanti clamori, Vucinic che, almeno nel finale di stagione, si è ampiamente guadagnato i soldi spesi. Ha mandato Curci a fare esperienza in una squadra provinciale, ha ceduto alcuni giovani che non ha ritenuto strategici per il suo futuro, ha comprato spendendo il giusto un altro portiere di riserva, il centrale di difesa destinato a sostituire Ferrari (lasciato andar via senza rimpianti) e Riise, un laterale forte e di esperienza da alternare al maratoneta Tonetto. Con questi acquisti mirati ha colmato i (pochi) vuoti della sua rosa. Poi ha iniziato con i rinnovi. Daniele De Rossi, valutato decine di milioni di euris da squadrette come Manchester e Real, ha rinnovato a cifre che sono la metà del suo reale valore sul mercato internazionale. Brighi rinnoverà a brevissimo e anche Aquilani, con buona pace delle Grandi Firme della Stampa Sportiva che lo davano un giorno già alla Juve e l’altro all’Inter, ha ottime possibilità di essere confermato. Lo dice Tuttosport, quello che già lo aveva accasato alla Juve. |