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da gazzetta.it

Giorgio ChinagliaC’è anche l’ex capitano biancoceleste, tutt’ora latitante, tra i dieci destinatari delle ordinanze di custodia cautelare nell’operazione “Broken Wings” che ha avuto per oggetto il tentativo di acquisto della Lazio da parte del clan dei Casalesi

ROMA, 22 luglio 2008 – C’è anche l’ex capitano e bandiera della Lazio Giorgio Chinaglia tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Muntoni su richiesta dei pm della Procura della Repubblica della capitale, Roberto Staffa, Stefano Rocco Fava e Elisabetta Ceniccola. Chinaglia, che è tutt’ora latitante, era stato raggiunto da una prima ordinanza in carcere due anni fa nell’ambito dell’inchiesta sulla scalata alla Lazio. Inchiesta che vede attualmente sotto processo lo stesso ex capitano della Lazio, alcuni esponenti degli irriducibili e molti personaggi coinvolti nell’indagine di oggi sul riciclaggio avvenuto tramite il clan dei Casalesi.

INTERCETTAZIONI – Alle ordinanze emesse dalla Procura di Roma, è stato spiegato dagli investigatori, si è arrivati grazie alle intercettazioni fatte nel corso dell’inchiesta principale che vede coinvolto Chinaglia ed un gruppo di irriducibili per i quali è in corso il processo nella capitale. Quello che in sostanza è emerso nel nuovo filone d’indagine, condotto dalla Digos di Roma e dalla guardia di Finanza, è che il tentativo di scalata della società biancoceleste fu fatto attraverso soldi della camorra. Nel processo in corso a Roma Giorgio Chinaglia e i leader degli Irriducibili sono imputati, a seconda delle posizioni, di aggiotaggio nell’ambito della presunta scalata alla Lazio da parte di un fantomatico gruppo industriale ungherese, e tentata estorsione nei confronti del presidente biancoceleste Lotito.