Categorie Virgolettato Scritto da Er Pasquino giovedì, 24 Luglio alle ore 07:48
dal messaggero online ROMA (23 luglio) – Giorgio Chinaglia «ha preteso e ottenuto un compenso di ben 700mila euro per prestarsi a fungere da “portavoce” di fittizi acquirenti ed acconsentire l’utilizzo di conti correnti bancari a lui intestati e di sue società per operazioni di schermo, a riprova della piena consapevolezza della natura criminale della rischiosa operazione». Lo scrive il gip di Roma, Guglielmo Muntoni, nelle 63 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare per il reato di tentato riciclaggio aggravato da metodi mafiosi, emessa ieri nei confronti dell’ex calciatore della Lazio (latitante all’estero dopo essere stato raggiunto da una prima ordinanza in carcere due anni fa) e di altre nove persone coinvolte nella fallita scalata alla società biancoceleste del 2006. Il gruppo capeggiato da Giuseppe Diana, con cui era in contatto l’ex bomber della Lazio con l’obiettivo di rilevare la maggioranza della Lazio e lo stesso ex calciatore, «ha da almeno un decennio lo specifico fine di riciclare denaro sporco con estrema disinvoltura», scrive ancora il gip. Nell’ordinanza si tratteggia storicamente il ruolo di Diana, come il “pulitore” di denaro per conto dei clan dei Casalesi, e le circostanze che hanno unito i vari personaggi della vicenda nel tentativo di scalare la Lazio per riciclare 21 milioni e 700 mila euro, 700 mila dei quali finirono come compenso nelle tasche di Long John. «Anche Zoltan Szilvas, Chinaglia e Giuseppe Bellantonio (il portavoce di Chinaglia) – scrive il gip Muntoni nel motivare le esigenze cautelari – sono da «Qui la Lazio, la possiamo prendere anche in tre giorni se vogliamo». Così in un’intercettazione telefonica Guido Carlo Di Cosimo, il faccendiere in contatto con Diana, parla con Chinaglia per delineare le strategie per rilevare la maggioranza della Lazio. Di Cosimo, destinatario di una delle dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere, al telefono – come si legge nelle 66 pagine dell’ordinanza firmata dal gip Muntoni – riferisce a “long John” dell’intervento di Giuseppe Bellantonio (ex portavoce di Chinaglia) in una nota trasmissione in onda su una emittente romana. Nell’ordinanza si legge anche dei contatti di Di Cosimo con i giornalisti sportivi che seguono la Lazio di vari quotidiani per accreditare la scalata capeggiata da Chinaglia, con socio occulto Diana. In uno di questi contatti si delinea anche il futuro organigramma della Lazio che avrebbe avuto Pietro Leonardi (attuale ds dell’Udinese) come direttore generale, presidente Fabio Botterini De Pelosi e Andrea Valentini come ipotetico direttore commerciale. |