mercoledì, Ottobre 02, 2024 Anno XXI


C’era grande attesa per le decisioni che dovevano essere adottate dal CASMS, il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive voluto dal Ministro Maroni in nome della “tolleranza zero”, per garantire la sicurezza di Roma-Napoli. Gara unanimemente definita con “elevati profili di rischio”.
Non bastasse la storia pluriennale degli scontri tra le due tifoserie, lo scorso mese di maggio un pullman degli Ultras Romani diretto a Genova era stato aggredito da un gruppo di napoletani.
Ci si aspettava, allora, come lo scorso campionato, che la partita fosse riservata ai soli abbonati, che il neonato organo di sicurezza si allineasse alle ragioni del buon senso.
E invece ecco il parto insensato di brillanti funzionari evidentemente ancora abbagliati dal sole delle loro vacanze e con la mente confusa dai ritmi delle canzoni estive:
Per la sola gara Roma-Napoli, «caratterizzata da un maggior livello di rischio», è stata decisa la vendita dei biglietti per i tifosi ospiti solo in punti vendita determinati, sotto il diretto controllo della società sportiva Napoli Calcio, «che dovrà garantire il riscontro dei documenti di identità degli acquirenti e fornire al Questore di Napoli l’elenco degli stessi»”.
Come dire: venite tutti in massa, come volete e dove volete.
Questa decisione è di una gravità inaudita.
1° Si fa finta di non vedere. Non vedere le minacce, l’ostilità, il proliferare dei bagarini.
2° Al contrario, ai comuni cittadini viene chiesto di avere mille occhi e di guardarsi le spalle, di “non andarsela a cercare”. Statevene a casa che tanto la partita la danno Mediaset e Sky o rivolgetevi per la vostra sicurezza a San Gennaro che per l’occasione si incarnerà nella società sportiva Napoli Calcio.
3° La tanto sbandierata campagna per la sicurezza è capace di fare la voce grossa con extracomunitari, rumeni o zingari, ma con i tifosi violenti è assai più accondiscendente. C’è tutta una catena alimentare-economica che si sostiene con le trasferte dei tifosi e in un periodo di recessione come questo  non è apparso evidentemente a lorsignori il caso di andare tanto per il sottile.
4° Il codice penale prescrive che non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo. Di Roma-Napoli e della sua pericolosità si parla, purtroppo da anni, con buona pace degli appelli buonisti di chi non rischia mai nulla in proprio. Le minacce si susseguono e se non si tramutano in fatti gravi è solo perché viene materialmente impedito alle due tifoserie di venire a contatto. Non impedire gli scontri tra le due tifoserie equivale ad alimentarli, ad incoraggiarli, suona quasi come una provocazione e un’istigazione.
Il CASMS, individualmente e personalmente, è pronto a risponderne alla giustizia penale?
Di questo chiedo conto a chi troppo superficialmente affronta temi delicati che coinvolgono l’incolumità delle persone.
Siamo in migliaia gli abbonati all’AS Roma e non vogliamo essere costretti a casa nostra perché un organo neonato non ha l’intelligenza e l’istinto di conservazione di un neonato.
E neppure appellarci, per tornare a casa sani e salvi, a San Gennaro o alla Vergine del Divino Amore.
Loro per i miracoli sono attrezzati, ma per far ragionare il CASMS, evidentemente, un miracolo non è stato sufficiente.