giovedì, Ottobre 03, 2024 Anno XXI


da ilromanista.it

Luciano SpallettiLa conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore della Roma, a Trigoria: “Se andiamo ad analizzare la nostra prestazione, mi piace mettere in risalto che la Roma è riuscita a ribaltare una situazione iniziale difficile. A Milano a me la squadra è piaciuta”.

Come ne esce la Roma dalla partita con l’Inter? E’ chiaro che se poi diamo forza al risultato, ne usciamo male perché la Supercoppa l’ha vinta l’Inter. Ma se andiamo ad analizzare il resto, mi piace mettere in risalto che la Roma è riuscita a ribaltare una situazione iniziale difficile. Potevamo chiudere in più di un’occasione la sfida, poi è andata come sappiamo, ma per il resto ne usciamo a testa alta. Abbiamo evidenziato qualità che lo scorso anno non abbiamo mostrato. I calci di rigore, poi, sono stati battuti tutti molto bene, anche questo è un aspetto da non sottovalutare.

Totti resta il rigorista numero uno? Queste sono cose che guardiamo all’interno. Mi fa piacere che lui si sia assunto la responsabilità di batterlo.

I nomi per il mercato sono sempre gli stessi. A voi cosa serve? Secondo me proprio per quelle che sono le caratteristiche bisogna direzionare l’attenzione su una situazione possibile.

Ma più esterno o più attaccante? A me serve la mentalità della squadra che ho visto contro l’Inter.

L’Inter di Mourinho è differente da quella di Mancini? Nel primo tempo loro hanno fatto bene, hanno fatto vedere di saper mettere in pratica il pressing, che ricerchiamo anche noi, forse abbiamo sbagliato un po’ troppo all’inizio, ma dopo ci siamo ripresi. Ce la siamo giocata con Mancini e con Mourinho.

I nuovi? Si sono comportati bene, lo hanno fatto vedere subito.

Era vulnerabile una fascia Riise-Baptista? Non credo, all’inizio abbiamo sofferto tutti. Non solo Riise e Baptista.

Pizarro è stato giudicato il migliore in campo. A me piacciono tutti i miei calciatori. Sempre.

E’ sembrata una Roma meno veloce e più potente. E’ così? Nel secondo tempo si sono viste delle qualità importanti, nonostante loro avessero evidenziato una grande organizzazione difensiva. Se abbiamo concluso più volte in porta, significa che qualcosa di buona l’abbiamo fatta.

L’Inter era più avanti di voi dal punto di vista fisico? Io non ho visto differenze tra le due squadre se vado ad analizzare la partita. Ho visto due squadre all’altezza della situazione, due squadre che volevano vincere, se poi uno la guarda dopo aver saputo l’esito dei rigori, sposta qualcosa.

E il primo tempo? Secondo me noi abbiamo fatto meglio di loro nel secondo tempo, bisogna dare importanza a una continuità e a una ricerca mentale.

Servono due esterni per il vostro gioco? Non è un calciatore che fa la differenza, è un modo di ragionare, è un modo di allenarsi. Questa squadra ha vinto quando è mancato Totti, Taddei o Mancini. Ah, come mai a Mourinho nessuno ha chiesto della sostituzione del brasiliano?

La sorpresa di quest’anno della Roma? Punto sempre sul collettivo. Non faccio nomi, conta il gruppo.

Totti in campo. Rifarebbe la stessa scelta? Francesco ha evidenziato che qualche difficoltà ce l’ha ancora. Non è che gli potessi chiedere di più, mi aspettavo quanto ha dato.

Ha parlato con Cicinho? Ancora no, sono tornato questa mattina. Ho letto: “Spalletti fa il duro”. No, Spalletti fa il morbido. Ho solo fatto notare quale deve essere il comportamento. Se uno arriva e mi chiede “O gioco, o vado via”, io gli rispondo “vai via”.

Il futuro di Okaka? Ha le stesse possibilità di restare rispetto a prima. Se ho deciso di tenerlo, è perché ho fiducia in lui.

Come ha visto Riise? Spesso ha spazzato la palla e non impostato il gioco. A me Riise complessivamente è piaciuto. La palla ci sta qualche volta che sia tirata via, può sempre capitare di tutto.

Sarebbe favorevole alla proposta di Rosetti di far allenare gli arbitri con i club? Sì, sarei favorevole, ci sarebbe più conoscenza e poi uno capirebbe le sfaccettature dell’altra professione, che così non sono conosciute e di conseguenza di avere più rispetto.