domenica, Settembre 29, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, è intervenuto ai microfoni di Radio Radio, per parlare dell’imminente sfida tra Catania e Roma e del prossimo calciomercato estivo. Ecco le sue dichiarazioni:

Pietro Lo MonacoTra Catania e Roma che gara ci dobbiamo aspettare, che ambiente?
L’ambiente è sereno, per noi è un momento di festa

La festa (per la matematica permanenza in serie A) rasserena, o galvanizza a fare il colpaccio contro la Roma?
Non credo sia una domanda appropriata, si gioca sempre per vincere: lo fa la Roma e lo facciamo noi. Noi non avremo più la tensione del risultato e potremo pensare meglio al gioco.

In questo nuovo progetto Roma dei giovani, può rientrare secondo lei qualche giocatore del Catania? Qualcuno avrebbe le potenzialità, prescindendo da contatti più o meno avvenuti?
Io capisco l’ambiente e capisco che la Roma debba sempre essere competitiva al massimo al 100%, però mi sembra che oggi la Roma si debba preoccuapre di sistemare bilanci non brillantissimi, sanare una certa situazione… Poi andare ad inseguire i sogni è lecito, ma mi sembra che siano altri i problemi che la Roma si deve porre. Voi sapete qualcosa di questa nuova proprietà? Hanno la forza o no? Hanno le idee o no? Ci sono mille dubbi… Chiunque viene, non si può pensare ad un rilancio in grande stile senza passare prima per un risanamento

Mi risulta che Biagianti sia stato molto corteggiato da Sabatini l’altr’anno per portarlo al Palermo. Secondo lei Biagianti è già pronto per una grande squadra?
Ha visto giusto, l’anno scorso non abbiamo chiuso la trattativea per un milione di differenza e noi non avevamo tanta voglia di privarci del giocatore. Biagianti è un centrocampista completo ed un grandissimo professionista: può giocare in una grande squadra anche perché ha 26 anni ed è nel pieno della matrità. So sicuramente che Sabatini lo stima

Secondo lei Andujar è un portiere da Roma? Perché Martinez ha fallito alla Juve?
Martinez va gestito dal punto di vista caratteriale, bisogna conoscerlo, stargli vicino e trovare le molle giuste: in una grande squadra spesso i giocatori sono lasciati a se stessi. Io apprezzo moltissimo le qualità tecniche ed umane di Sabatini e lui stima i giocatori di cui avete parlato, che opi senta di portare avanti un progetto su questi giocatori non so dirvelo, ma so che se lo sentisse non avrebbe problemi a chiamarmi ed io a rispondergli…

Lei è un grande esperto di calcio sudamericano: ci può fare 3 nomi di talenti emergenti di quel panorama che vedrebbe bene nel campionato italiano?
Faccio una precisazione: la stessa conoscenza del calcio sudamericano ce l’ha Sabatini. Un nome mi sento di farlo: un difensore centrale come il nostro Silvestre oggi per me in Italia non esiste, a parte Thiago Silva. Ma Sabatini è bravo e sa quel che fa…