venerdì, Ottobre 04, 2024 Anno XXI


da laroma24.it

Luis EnriqueLuis Enrique è tornato a parlare in conferenza stampa al termine della gara tra il suo Barcellona B e il Rayo Vallecano. L’allenatore asturiano avrebbe confermato di essere vicino all’accordo con i giallorossi. A proposito della trattativa con il club di Trigoria il tecnico ha detto: “La Roma è un dolce che a nessuno va di traverso (“un dulce que a nadie le amarga”, modo di dire spagnolo traducibile come “un’opportunità che non può essere rifiutata”, ndr). Mi piace molto il progetto della Roma. Per l’accordo mancano ancora ultimi dettagli, si potrebbe concludere entro la prossima settimana – continua Luis Enrique, che ha anche confermato di aver rifiutato l’offerta dell’Atletico Madrid – De La Pena? Ha molte possibilità di accompagnarmi in questa esperienza”.


da Il Corriere dello Sport – laroma24.it

Luis Enrique ha detto sì. Lo ha fatto alle oche de la tarde, ieri, a Madrid, subito do­po la conclusione della sua ultima partita, un’altra vittoria, sul campo del Rayo, tre gol (a due) giusti giusti per stabilire il nuovo record di reti realizzate nella Segunda Division e piazzarsi al terzo posto che, in condizioni nor­mali, avrebbe voluto dire promozione nella Li­ga, solo che non si può perché sarebbe perlo­meno inopportuna una doppia sfida con il Bar­cellona di Pep Guardiola.

LA CONFERMA – Il tecnico spagnolo ha sciolto la sua riserva con una frase quasi poetica, cosa che sicuramente avrà fatto piacere a Franco Baldini, ie­ri peraltro di cattivo umore per il pareggio casalingo dell’Inghilterra contro lo Svizzera: «La Roma è un dolce che a nessuno va di traverso. Mi piace molto il progetto della società giallo­rossa, mancano soltanto al­cuni dettagli per definire l’accordo». Parole che di fatto sono più di un sì e che, a meno di clamorose sorprese, sciolgono il primo nodo della nuova Roma, quello relativo all’allena­tore che dovrà far partire un progetto che vuo­le riportare la squadra giallorossa nell’elite del nostro calcio e a rigiocare la Champions League. Ora pare proprio che restino da fir­mare solo i contratti. L’accordo è stato già tro­vato: legame biennale con un’opzione per una terza stagione, per uno stipendio netto stagio­nale da poco più di un milione e mezzo di eu­ro, più una serie di premi a obiettivo. E’ mol­to probabile che Luis Enrique nelle prossime ore sbarchi a Roma per l’incontro che si con­cluderà con firme e brindisi. Per poi subito tuffarsi nella nuova avventura facendo le pri­me scelte, a cominciare da quella della data d’inizio del ritiro precampionato (tra il nove e il dodici luglio do­vrebbe essere).

OSTACOLO – L’ultimo è stato la signora Elena Cullel, cioè la moglie del tecnico spagnolo. E siccome le donne, spesso, nella vita di un uomo hanno un peso non indifferente (e viceversa, sia chiaro), Lucho non ha potuto non tener conto del parere della consor­te. La signora Elena ha fatto fatica a convin­cersi a preparare il trasloco nella nostra capi­tale. Niente di personale, anzi, ma la signora ha manifestato le sue perplessità a preparare armi e bagagli per Roma, conseguenza anche di tre figli (Pacho, Sira e Xana) ancora picco­li che potrebbero essere coinvolti in un non semplice cambio di radicale di vita, abitudini, cucina, lingua. Si può capire la mamma, ci mancherebbe, ma è anche vero che l’opportu­nità Roma per il marito rappresenta uno di quei treni a cui è difficile rispondere negativa­mente. Potrebbe essere la grande occasione per un ulteriore salto di qualità nella carriera di Luis Enrique. Ieri sera, subito dopo la conclusione della partita, Luis Enrique si è riunito con gli uomini del suo staff, ma soprattutto ha parlato nuovamente con la moglie cercando di farle capire che il trasferimento al­la Roma è un’occasione da non perdere e che conviene a tutti, famiglia compresa.

STAFF – L’altro problema che si era manifesta­to nei contatti tra le parti, cioè la composizio­ne dello staff con cui Luis Enrique vorrebbe presentarsi a Trigoria, era stato già risolto ri­solto. Con la Roma che è andata incontro a Luis Enrique che nella sua iniziale richiesta aveva chiesto di poter essere accompagnato nella sua avventura a Roma da cinque collabo­ratori. Tre erano stati subito accettati, il vice Joan Barbarà, il preparatore atletico Josè Ra­mon Callen, il tattico Isidra Ramon. Uno era stato bocciato, lo psicologo Joaquin Valdes. Uno era rimasto in stand-by, cioè Ivan De la Peña. Solo che l’avvocato che sta seguendo la vicenda per conto di Luis Enrique, el senor Manuel Ferrer Salamanca, si dà il caso che, ol­tre a essere il procuratore di De la Peña, è an­che il cognato. E ha spinto molto perché il suo assistito-parente, facesse parte dell’avventura.

Piero Torri