venerdì, Ottobre 04, 2024 Anno XXI


da repubblica.it

Atalanta, addio serie A? Ecco tutti i club che rischiano

Calcio scommesseSe è vero quello che sta uscendo in questi giorni, e c’è davvero il rischio che sia vero, la promozione in serie A dell’Atalanta è ad altissimo rischio. Perché, in base alla responsabilità oggettiva, il club bergamasco potrebbe pagare carissimo quello che ha fatto Cristiano Doni (salvo nel 2000 e, guarda caso, sempre per una questione di scommesse…). L’Atalanta potrebbe essere penalizzata e perdere la promozione in A, oppure, vista la pluralità di gare in cui è coinvolta- in base alla lettera g dell’articolo 4 comma 2 del codice di giustizia sportiva-essere “retrocessa all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza”. In questo caso finirebbe nell’inferno (ci scusi Mario Macalli) della Lega Pro e la classifica della B andrebbe riscritta. Insomma, un autentico dramma per il club di Percassi, subito ritornato in A con una splendida annata. Ma sono tanti i club che potrebbe essere coinvolti: da stabilire comunque se sono stati commessi illeciti, se i calciatori si sono messi d’accordo fra loro per truccare (o tentare di truccare, è lo stesso) le partite. O se scommettevano “solo”, cosa peraltro proibita. Questo è importante, decisivo per capire l’eventuale coinvolgimento dei club. Certo, il Ravenna pare spacciato: è stato appena condannato (-7) in un caso di illecito, e il suo ds, Buffone, già punito, ora ha ammesso di aver scommesso per il “bene” il suo club. Tesi che è risibile. Non regge. Così come non reggono le difese di alcuni calciatori. Quello che spaventa in Figc è il possibile (pare certo ormai) coinvolgimento della serie A: la procura di Palazzi giù indagava su Chievo-Sampdoria, ma ora, stando alle ultime notizie che arrivano da Cremona, l’inchiesta potrebbe estendersi anche a Brescia-Bologna, Catania-Chievo, Inter-Lecce e Genoa-Roma. C’è tanto millantato in giro, ma bisogna vedere se esiste la responsabilità (oggettiva) da parte dei club. Situazione più complessa in serie B (va valutare la posizione Sassuolo, Padova, Piacenza, Ascoli, Siena) e Lega Pro, dove i club coinvolti potrebbero essere numerosi a cominciare dal Benevento di Paoloni.

Ma che la questione sia preoccupante, lo dimostra il fatto che stamattina, domenica, si è tenuto un summit segreto al Coni. Gianni Petrucci ha incontrato Giancarlo Abete. Presente anche il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi. L’incontro, come spiega una nota del Coni, è servito “per un’organica riflessione sugli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria della Procura della Repubblica di Cremona, anche in vista della riunione della Giunta in programma domani, 6 giugno”. Coni e Figc hanno “convenuto sulla necessità di rafforzare le forme di collaborazione tra soggetti preposti alla tutela dell’ordine statuale e quelli preposti all’ordine sportivo, in particolare la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia (AAMS), il Ministero dell’Interno e il Ministero della Giustizia, al fine di mettere in funzione ulteriori strumenti operativi utili a contrastare il fenomeno delle attività illecite collegate alle scommesse”. Abete domani comunicherà alla Giunta Coni il quadro delle immediate iniziative che la Figc adotterà in previsione del Consiglio Federale, già programmato per il 9 giugno, per favorire “quanto più possibile la celerità di tutti gli adempimenti connessi alle problematiche emerse negli ultimi giorni”.

Domani Abete annuncerà inoltre che le norme saranno inasprite. Pene più dure per chi non denuncia i casi sospetti (vedi la Cremonese) e anche per i calciatori che scommettono (ora la sanzione prevede il minimo di 18 mesi). Ma basterà? No, che basta: figuriamoci i vari Paoloni o Doni se si spaventano. Fra Figc e Monopoli adesso si litiga: non solo Abete è seccato ma anche Abodi e Macalli (Beretta è in bicicletta sulle Ande…). Troppe segnalazioni per “flussi anomali” ma zero denunce all’autorità giudiziaria. “Noi siamo le vittime di questo sistema, non prendiamo un euro e come possiamo fare per combattere contro gli over? Maurizio Ughi (consigliere delagato Snai, ndr) accusa il mondo del calcio: ma è lui che deve dare risposter. Si è mai rivolto alla Procura della Repubblica quando ha avuto sospetti? Lo dica…”, si chiedono Abete e c. Stavolta non hanno torto: la “torta” delle scommesse è troppo grossa, il mondo del calcio non ce la fa difendersi da solo. Va stabilito un sistema di monitoraggio costante, e la Lega Pro già lo sta studiando per la prossima stagione. La battaglia va condotta a tutti i livelli: la Fifa ha dato un contributo di 20 milioni di euro all’Interpol, Michel Platini si è appellato alla polizie di tutta l’Europa, la Ue presto discuterà una proposta italiana (firmata dal parlamentare Pella e da Demetrio Albertini, vicepresidente Figc).

Assemblea di Lega: su cosa si litiga stavolta?
Assemblea della Lega di serie A, domani a Milano. L’ennesimo tentativo per trovare una via comune. Ma su cosa si litigherà stavolta? Bacino d’utenza? Diritti tv? Contatto collettivo? Concordato proposto da Dahlia? Milan e Inter inoltre non vorrebbero andare a Pechino ai primi di agosto per la Supercoppa italiana: l’offerta era di dieci milioni di euro per tre edizioni, il calcio italiano rischia di perdere la faccia. Che credibilità può avere all’estero?

Fulvio Bianchi


da Le Repubblica – laroma24.it

Serie A, ecco le partite truccate. “Sono cinque le squadre coinvolte”

Roma, Fiorentina, Genoa, Lecce e Cagliari. Sono queste lecinque squadre al centro delle tre partite truccate di serie A rivelate agli inquirenti da uno dei nuovi “collaboratori” dell’indagine sul calcio scommesse. A indicare i cinque club è stato venerdì il dentista Mario Pirani, al centro dell’associazione che truccava le gare: lo ha fatto nell’interrogato-rio di garanzia davanti al gip di Cremona, Guido Salvini, edi nuovo lo farà domani con il procuratore Roberto Di Martino che lo ha convocato per ottenere ulteriori spiegazioni.

Le tre gare non erano state sfiorate dall’inchiesta di Cremona prima di quell’interrogatorio. Per questo gli investigatori dovranno vagliare e verificare le dichiarazioni del dentista con il vizio delle scommesse: perché la procura possa parlare ufficialmente di partite truccate è necessario avere riscontri esterni. Pirani al gip ha raccontato spontaneamente delle «tre partite sicure» giocate dall’associazione premettendo però di non aver avuto una conoscenza diretta di chi, come e per quanto avesse indirizzato legare: ha invece detto di aver saputo che la cricca stava investendo molto denaro sulle gare che poi si sono concluse con il risultato previsto. Queste cinque squadre di A non sono le uniche sulle quali lavoreranno questa settimana gli agenti della Mobile di Cremona, diretta da Sergio Lo Presti, che stanno conducendo leindagini. Oltreche su Roma, Fiorentina, Genoa, Lecce e Cagliari lavoreranno anche sulla neopromossa Siena e sul Bologna. Il nome della squadra toscana compare inalcune intercettazioni telefoniche tra Massimo Erodiani e Marco Paoloni, gli altri due capisaldi dell’associazione a delinquere nel mirino della procura: in un paio di conversazione i due sostenevano che la società toscana avesse pagato alcuni giocatori del Sassuolo per vincere la partita.

AI momento nessuno è indagato, ma la procura sta cercando riscontri. Sempre in settimana, probabilmente giovedì, verranno ascoltati come persone informate sui fatti i vertici dell’agenzia di scommesse Skysport365 che ha offerto collaborazione agli investigatori. Il sito austriaco di book-maker, come raccontato ieri da Repubblica, ha in mano un dossier di 15 partite tra serie e B con flussi di scommessa anomali. «Si tratta di partite—spiegano—nelle quali si sono registrate puntate molto importanti, con milioni di euro. Puntate che non si sono fermate anche quando abbiamo abbassato la quota: questo ci fa pensare che gli scommettitori giocassero con particolare sicurezza». Di partite di serie A, anche se dello scorso campionato, si sta occupando anche la procura di Napoli che ha in piedi un’indagine sui collegamenti tra il calcio e la camorra. I carabinieri sostengono che gli Scissionisti, guidati da Eduardo Fabbricino, controllassero una serie di squadre semi professionistiche. E che il 10 aprile del 2010 mentre al San Paolo si giocava Napoli-Parma «molte persone riconducibili ai clan Lo Russo e degli Scissionisti — scrivono i carabinieri nell’informativa alla procura — durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo abbiano effettuato svariate scommesse con puntate piuttosto elevate sulla vittoria del Parma». La partita finì 2-3 in favore del Parma, dopo che il Napoli aveva chiuso il primo tempo in vantaggio per 1-0.

Sempre a Napoli i pm Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa, con il procuratore aggiunto Rosario Cantelmo, stanno indagando su un altro filone di calcio scommesse nata da un’inchiesta sul riciclaggio del clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia. Intanto a Cremona oggi riprendono gli interrogatori di garanzia: nel pomeriggio saranno ascoltati i giocatori Vincenzo Sommese e Vittorio Micolucci, agli arresti domiciliari con l’accusa di avertruccato una serie di partite. Mercoledì dovrebbe essere invece il giorno di Beppe Signori.

G. Foschini, M. Mensurati