martedì, Ottobre 01, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

Walter SabatiniEcco le dichiarazioni integrali (parola per parola) nella prima conferenza a Trigoria di Walter Sabatini. In sala sono presenti l’Avv. Baldissoni, che rappresenta la cordata americana, e l’Avv. Cappelli per Unicredit: “Buongiorno. La dimensione nella quale sono precipitato, capitato adesso la percepisco con chiarezza ma lo sapevo già, lo immaginavo. Posso chiedervi una deroga straordinaria? Devo fumarmi 2-3 sigarette. Sennò perdo la concentrazione e non sarò nelle risposte. C’è qualche igienista incallito che non sopporta questa cosa? Il fatto che io chieda una deroga per fumare, non significa che voi siete autorizzati a farlo. Ditemi di si fragorosamente. Mi incoraggia,  parlo più tranquillamente. I nomi? Penso che quello che conti stamattina sia il mio perchè stanare il mio nome con le vostre riconosciute  capacità intvestigative, siete riusciti a tanarmi in fretta e quindi c’è stata…questi mesi di latenza e di attività carbonara che ho svolto con la vostra collaborazione. Con molti di Voi ho parlato cercando non di indirizzare il vostro pensiero, non voglio mancarvi di rispetto, ma comunque di arricchirlo dicendo quello che ho potuto dire in questo momento. Grazie alla società Roma che generosamente mi permette di presentarmi a Voi che siete i traduttori di questa storia antica del calcio, che raccontate in giro ed indirizzate gli umori ed i pensieri di milioni di persone. Io, con tutto il rispetto per voi, non mi sto rivolgendo alla stampa, voglio rivolgermi alla gente di Roma e agli sportivi romanisti che sono in una situazione mi pare di astinenza.Non sanno, non si orientano, non apiscono tanto bene. Io cercherò stamattina di spiegarmi e di tradurre il pensiero della scoietà, del gruppo di DiBenedetto e di Franco Baldini che sarà qui nei prossimi mesi e con il quale ho già pensato…non voglio dire il progetto perchè parlare di progetti nel calci mi sembra una cosa magniloquente, pomposa, non serve aniente. i progetti nel calcio non esistono, esiste il lavoro di tutti i giorni. Noi sappiamo cosa vogliamo fare e lo faremo bene e lo faremo bene e lo faremo subito, lo stiamo già facendo. Lo abbiamo già fatto facendo una scelta che può sembrare una scelta al limite del provocatorio ma che è una scelta direi coraggiosa che è  un requisito di cui mi approprio ma che è estendibile alla società e al gruppo degli americani di Thomas DIBenedetto e estendibile alla persona che tutti voi conoscete e che è l’ultima volta che nomino perché è innominabile dal momento che ha un impegno chesta portando avanti e poi quando verrà portato a termine sarà qui a condurre la società, Baldini. Accetto domande’

Oggi inizia un nuovo corso. Oggi vedremo l’allenatore? “Lo vedrete?”

Immaginiamo che verrà qui. Cosa vi ha spinto a puntare su Luis Enrique? “Luis Enrique. Il motivo per cui l’abbiamo scelto è un motivo anche simbolico. Noi vogliamo fare un calcio non diverso, tutti fanno proclama, calcio diverso, calcio più ricco, calcio ricco in maniera intellettuale, della riccheza poi si parlerà, a parte che, questo tema che è un po’ volgare voglia essere affrontato, quello dei soldi, volgare, abbiamo scelto Luis Enrique perché  rappressenta la discontinuità. Rappresenta simbolicamente proprio un’idea di calcio che vogliamo perseguire. E’ un ragazzo giovane, pieno di…esuberante, un uomo che sfida se stesso, evrete fatto già un po’ di letteratur, è uno che sfida se stesso facendo multi attività compensando la mia totale immobilità fisica, lui è uno che sfida sempre se stesso, io non lo farò mai, io sono un po’ statico. Lui si sfida sempre e sfiderà anche questa avventura a cui va incontro portando la sua cultura che non è la sua cultura esclusiva, ma la cultira di tutto un movimento. Noi non siamo alla ricerca di un calcio suggerito, e non siamo nemmeno alla ricerca di mutuare… il calcio vive di movimenti, una volta va bene una cosa, una volta vanno bene i calciatori fisici e il contropiede, una volta va bee la transizione, una volta va bene il palleggio, oggi si impone attraverso  la Spagna, il Barcellona un certo tipo di calcio, un po’ barocco, ma molto efficace, noi abbiamo  scelto questo allenatore perché certamente lui saprà fare una sintesi tra quella che è il calcio e  la cultura che viene trasferita ai dai raazzini fino alla prima squadra di gioco, di modo di essere, di trasmettere la palla e di trattare la trasmissone della palla mutuandola alle esiogenze del nostro campionato e lui sarà bravo a prendere da uno e dall’altro. Lui costituisce una novità assoluta, una scelta coraggiosa, ma che rifarei sempre anche se questo ci potrebbe portare all’inizio a qualche contaddizione. Siamo contenti di averlo preso”

DiBenedetto ha parlato di 5-6 acquisti per vincere lo scudetto… “No, DIBenedetto ha detto questo ma forse c’è stata l’interprestazione, un’accelerazione nell’interpretare queste parole. certo che DiBenedetto vuole vincere il campionato, ma Roma deve voler vincere il campionato. Perchè quando una società ha alle spalle una spinta così potente, popolare, che io sto percependo forte in questi mesi, c’è veramente qui la forza d’urto della gente, è la gente che fa il calcio non sono i calciatori, i direttori sportivi, gli allenatori, è la gente che l’ha reso talmente popolare e senza fine questo sport. Una società con una spinta dietro così potente deve sempre pensare di vincere il campionato. Ma  DiBenedetto non credo abbia voluto dire lo vinciamo subito. Cominceremo a lavorare per vincere il campionato, di certo cominceremo a lavorare perchè si assembli intorno ad un’idea che è il calcio un gruppo di calciatori, di tecnici e di collaboratori si voglia perseguire un risultato, rapporesentato anche da un possibile scudetto da vincere nel giro di qualche tempo”

L’età media che è la più alta del campionato conterà sul mercato in uscita? “Io non son pronto ad affrontare l’argomento perchè ho manctao uno step, non ho potuto per questioni coincidenti, non ho potuto confrontarmi ancora con i calciatori, da questo punto di vista siamo in ritardo però siamo in anticipo rispetto alle esigenze che ha questa società che ha accelerato stamattina perchè si possa cominciare a lavorare però devo prima parlare con tutti i calciatori, per saggiare il loro stato d’animo capire se vorranno essere peones o protagonisti. Se saranno giocatori pieni di voglie, non di voglia, perché il giocatore deve averci voglia, ma di oglie da assecondare, creare stato d’animo di grande…esagerando il termine… belligeranza, belligeranza quotidiana, di chi vuoloe essere protagonista. Questi calciatori devono confrontarsi con me e farmi capire quanto vogliono stare nella Roma e a quali condizioni. Non parlo di condizioni fisiche, la voglia di essere qualcosa. Ci sono tanti grandi calciatori nella Roma, e anzi colgo l’occasione senza piaggeria e senza dover gratificare qualcuno,però la Roma è sempre stata competitiva, io questo ve lo devo ricordare e lo dovete ricordare anche voi.  Non è stata una grande annata l’ultima ma due anni fa vi siete giocati uno scudetto per due minuti e per una partita sbagliata. Non ci sono macerie nella Roma, solo da correggere alcune cose non dal punto di vista tecnico, ma ritengo da un punto di vista culturale e in questo risiede anche la scelta che abbiamo fatto con Luis Enrique”

Perché dovremmo fidarci di lei, qual è il budget? Una cosa sentimentale: motiverà Vucinic? “Ci spiega l’origine di questo sentimento (ride, ndr) che spero sia solamente calcistico. Di Vucinic parliamo dopo perché è un grande giocatore e merita una risposta articolata. Poi vi chiedo di non fare le domande tutte insieme…” Perché si è fatto convncere dalla Roma? “La Roma non deve convincere nessuno, la Roma è la Roma. Io c’ho avuto solo un piccolo equivoco in corso perché avevo anche accettato subordionata al fatto che avevo già speso una parola con una parola che mi voleva portar qui, sono dovuto tornare indietro e segliere Roma…Non sto realizzando il mio sogno nel cassetto, non ho dormito con la foto di Giacomino Losi attaccata la muro, questa ve la risparmio perché chi si presenta ha sempre il sogno nel cassetto che si realizza  e la foto di qualcuno attaccata al muro, io non ho avuto la foto di Losi attaccata al muro che rispetto, ieri mi è sembrato anche di vedere una squadra qui in giro e mi sono emozionato perchè assomigliava anche alle mie, la maglia di lana, sicuramente la Roma mi introduce, io non sono un seguace della metempsicosi, non credo nella reincarnazione, ma questa è la mia terza vita non un’esperienza, non c’è nessun legame con il mio passato,cosa esclusiva, irripetibile, eccezionale. Cercherò di onorare questo mio obiettivo. Il budget? Prendo tempo sul budget. Non mi è stato consegnato o riferito, ma mi è stato dato imprimatur per lavorare liberamente nel calcio. Nei prossimi iorni ci sarà quello che pomposamente viene definito meeting, un incontro tra le varie componenti per capire dove si può arrivare, ma DiBenedetto mi ha detto una cosa che mi ha esaltato. di fare il calcio, certo ci vogliono i soldi, però  per le cose che proporrò avrò copertura adeguata da parte della società. Non vi dico del budget perché vi mando in depressione. Perché sopponete che io dica ‘cè un budget di 80 milioni’, Pastore costa 60, che facciamo? E’ finito il budget, allora io non voglio aprlare di budget perché il budget ce lo costruiamo giornalmente cercando di pescare il meglio alle migliori condizioni e poi valutare anche nelle dinamiche del calciomercato quali possono essere le entrate e le uscite. La mia parola non serve.  La proprietà mi ha autorizzato a lavorare liberamente sul mercato. Mi sono dato una sciabolata incredibile. Vucinic, mi ha detto che  è un fatto sentimentale (ride, ndr), è un grande calciatore, lo dico da avversario perchè la Roma l’ho incontrato e l’ho anche battuta e non mi vergogno a dirlo perché sono tifoso delle squadre per le quali lavoro, tanto con il Palermo, tanto con l’innominabile Lazio, abbiamo vinto e perso, tranquilli non abbiamo solo vinto, ma ho sempre avuto paura della Roma, una paura fot..ta e uno dei calciatori…perchè è importante essere avversario di una squadra per capire la forza dei calciatori. Vucinic è un grande giocatore, ma mi devo confrontare con lui perché ho colto qualche disagio da parte sua, riferito da Kranjcar che è il selezionatrore della nazionale montenegrina, ho percepito qialche disagio riferito alla collocazione tattica,in campo, siccome avremo allenatore che determinerà il modulo e ci vorrà lavorare bisogna che i calciatori aseccondino volontà allenatore”

Il portiere? “Ovviamente ci sono dei nomi che non farò, certo è un problema che ci stiamo ponendo. Poi dopo un giorno capirò, ma studierò perché non lo risolvo oggi questo problema, rivedendo la storia di Doni per esempio qui per anni giudicato bravissimo non solo nell’ambiente romanista ma nel calcio italiano in generale…di certo prenderemo un portiere poi vedremo chi rimarrà a afre il dodicesimo o il terzo.” Che idee vi siete fatti con Luis Enrique… “E’ soddisfatto dell’organico della Roma, ci dovrà chiedere delle cose per determinare qualcosa di nuovo, il problema della Roma non è rappresentato dal valore dei giocatori, forse qualcosa dall’anagrafe, abbasseremo il tetto dell’età, porteremo forti giovani. Quello che ho colto sembra una squadra sclerotizzata nei rapporti di forza. CI sono i titolari, quelli che giocano meno, c’è una sorta di staticità. Ci vuole dialettica e competitività diversa. Sana competitività perché contano due principi: la lealtà e la generosità. Se così sarà faremo straordinario passo avanti”

Che scelte verranno fatte per la Primavera? “Grazie per la domanda. Varese è scelta obbligata con gli stranieri perché sono 80.000 abitanti. COn 4 milioni di abitanti si può fare reclutamento importantissimo come sempre ben fatto dalla Roma. Ho avuto esperienza con il Perugia e siamo stati costretti a ricorrere a quel tipo di mercato. Penso bisogna arrivare ad una sintesi. Roma porta fuori calciatori di grandissima rilevanza. La Roma ha fatto sempre grandi cose fatto salvo che succede una cosa per cui la cantera del Barcellona riesce poi a produrre il giocatore da Prima Squadra, quello che riesce a fare un po’ meno la Roma è che nel momento topico di passaggio si fa più fatica. La Romaè una grande livello di squadra si fa più fatica, più facile con un palermitano. Non anticipo niente perché devo parlare con Bruno Conti ma perché voglio chiedergli di apportare delle modifiche. La squadra Primavera e Allievi Nazionali sotto il controllo dell’allenatore della Prima Squadra. Questa contiguità tra settore giovanile e prima squadra determinerà osmosi più facile da realizzare”

Luis Enrique? “Ha firmato per due anni, pensiamo che in due anni possa fare il suo lavoro. io ho chiesto un contratto di un anno. Noi non dobbiamo essere un peso per la società. I due anni saranno sufficienti per capire chi è. La forza d’urto della città ci impone di fare molto” Menez e Borriello faranno parte del progetto Roma? “Scontano quella defaillance mia che non ho potuto affrontare in fretta. Ho un riverbero di un suo disagio, è un giocatore forte che esalta la gente e noi vogliamo questi giocatori. Io vorrei che la Roma fosse una squadra divertente e produttiva. I giocatori forti rimarranno se vorranno rimanere e se accetteranno le volontà dell’allenatore, deve star dentro un progetto ed un organico competitivo. Quando lui ondeggia e va piace a tutti, vorrei che lo facesse fino in fondo. Borriello è un problema perché ha caratteristiche di giocatore forte però ha vissuto una stagione di due fasi. COn lui bisogna capire quanto vuole essere un giocatore della Roma e a quali condizioni” Si riparte da de Rossi? “Penso che De Rossi debba rimanere a Roma, perché con lui sarà più forte. ha avuto un periodo non bellissimo ma ci sta. Auspico che rimanga alla Roma e faremo di tutto perché questo succeda. Poi dico che dobbiamo prendere il meglio dal calcio del Mondo. Non dobbiamo drammatizzare il contratto, le scadenze. Io vorrei viverle con serenità ma ve lo dice uno per cui al serenità non è ricorrente”

Cos vuole fare la società? “Viene ad introdurre la possibilità di vicere ma con i mezzi che ha deciso di utilizzare. Parlo del fair-play finanziario, ma non significa rinunciare, significa voler lavorare tutti i giorni, significa voler essere competitivi. Questa società ha scelto me perché pensa che io possa con risorse e passione riuscire a portare calciatori con i grandi giocatori che ci stanno. Qui c’è una sorta di abitudine. SI dice ‘E’ giovane ma non è pronto’…tutte ca…te. I giocatori si dividono in due categorie: forti e scarsi. Se son forti son forti, se sono giovani e scarsi diro ‘mi sono sbagliato’

Juve può essere modello da non seguire? “La mia non sarà rivoluzione tecnica ma culturale, vorrei che la squadra sia piena di voglie. A volte le squadre si accontentano, non si caricano a vicenda, non si stimano a vicenda. Io voglio fare rivoluzione culturale, cioè introdurre pensieri alternativi. Hiedo complicità non chiedo pazienza. Chiedo fortemente la complicità della gente, si realizza pensando le cose insieme, che la gente di Roma sia complice di questo  gruppo di persone”

Il fatto che Luis Enrique venga dal Barcellona B a livello di pressione può esser un problema? “No, è un competitivo che sfida se stesso e quindi pretenderà questo dai giocatori che gestirà. E’ stato espresso anche dopo una sua esternazione in Spagna. Io ho apprezzato questi pensieri, li ho estesi a Baldini e mi ha detto di prenderlo senza sapere chi fosse” Il pensiero che l’ha impressionata di più? “La voglia di costruire una squadra che non si faccia demolire in campo. Questo a livello teorico, poi vedremoi se si farà, ma ci vuole la collaborazione dei calciatori. Lui pensa un calcio arrogante”

All’inizio del ritiro la squadra sarà pronta? “No, dovrebbe essere il 12, ma vedremo. Certo non sarà pronta la squadra, il calciomercato comincia ad essere attivo negli ultimi giorni di agosto. certo avrà già una buova squadra da allenare”

Lei lavora da Natale? “Si, ma lavoro per me stesso con la speranza che possa essere trasferito alla Roma. Mi sono dimesso dal Palermo a novembre. Mi hanno prestato una stanza n centro e ho trasferito le mie cose e lì ho fatto ilavoro della mia vita. Ho visto il calcio, il alvoro supplementare sarebbe capirlo. I tempi sono quelli, ma adesso faccio troppo salotto, ma perchè questa città porta a queste cose. Questa è l’ultima volta che mi presento e vi chiedo in amniera simpatica di non rompermi troppo le scatole. Da ogginon farò parlottii telefonici, parlerò poco ma in maniera ufficiale”

Quanti volti nnuovi ci dobbiamo aspettare? TOtti? “E’ innominabile, è una divinita” Come lo vede nel progetto tecnico? “Totti è il progetto tecnico della Roma. Intorno a lui la Roma sarà modellata. Totti è intramontabile, è come la luce sui tetti di Roma, la Roma resiste. Quello è l’orario della gioranta che mi piace moltissimo…lui dilaga, ttti lo avevano dichiarato sfranto. Lui però va in campo e schianta l’avversario. Poi dipenderà dalla sua sensibilità, io non lo conosco, lui dovrà gestire qualcosina di più” Volti nuovi? “Il mio” Quanti? “Penso arriveranno 5-6 calciatori, ma ci dovrà essere un andirivieni. Penso che qualcuno andrà  ceduto, ma mi  viene male a pensarci, ma non scaricandoli, vendendoli”

Organigramma? “Quando ho parlato con DiBenedetto mi ha illustrato l’organico che avrebbe voluto e per accettare ho fatto riferimento a auqello. Peruzzi è stata una mia idea, ma ora sarò costretto rivedere questa cosa e parlare con Angelo, ma ora devo riflettere. Pradé ha fatto un garnde lavoro, rimarrà nella Roma se lui prenderà questa decisione, con altri incarichi, lui è stato molto disponibile, lo dovremo considerare un valore aggiunto, ma non sarò io a decidere, lo faremo insieme anche con Franco. L’organigramma che ho sottoscritto è conun DG, unDS, a me piacciono le soluzioni snelle, non devono esserci conciliaboli”

Zamparini? “Abbiamo ripristinato un rapporto. E’ stato un presidente importante per me, gli voglio molto bene”

Adesso alvorerai con DIBenedetto… “Io ho alvorato anche con gaucci e lo ringrazio, lo tiro in ballo anche perché è un grande romanista, sono stato inn difficoltà e lui mi ha fatto lavorare, non c’entrava niente, ma…Luciano Gaucci…gli voglio bene” Che tipo di presidente sarà DiBenedetto? “CI ho aprlato con difficoltà perché il mio inglese è ignobile…mi sembra un uomo sereno, informato e determinato. E penso che abbia capito dentro quale avventura incredibile si sia messo”

Gian Paolo Montali, si è parlato di conflitto con Baldini… “E’ un ottimo professionista, ma è un uomo che ha grandi risorse culturali e che ha lavorato bene per la Roma. Io ho accettato un organigramma che mi è stato proposto e per me è quello l’organigramma. Per me le persone devono essere tre: l’allenatore, il Direttore Sportivo, poi c’è il Direttore Generale che arriverà presto, poi altre persone non ci devono essere” Il calcioscommesse. La Roma è stata tirata in mezzo… “L società si è espressa bene. Chi vorrà giocare con al Roma dovrà fare i conti con la Roma. I millantatori non sopravviveranno. La Roma difenderà i propri tesserati. I nostri calciatori sono fuori da tutti. Lo farò anche fisicamente”

Lamela interessa e c’è trattativa? “C’è una nevrotica trattativa. Ammetto però candidamente è un ottimo calciatore e combatterò per prenderlo. Se non verrà arriverà qualcuno di quivalente”

Qualche giocatore segnalato da Luis Enrique? “SI inevitabilmente è preso da giocatori che ha allenato. Noi lo asseconderemo se ci esporrà la volontà di averli”

Quando arriva Baldini? Totti? “Franco ha un accordo con la FA quando potrà risolvere la situazione con il suo contrattto. Lui più di me è ligio alle regole. Quando riuscirà a liberarsi verrà. Totti? Io vorrei parlarci oggi e vorrei si potesse incontrare con Luis Enrique”

Luis Enrique è stato la vostra prima scelta? “Noi abbiamo monitorato molti giocatori. Ci siamo avvicinati ad obiettivi importanti, ma non abbiammo avuto una risposta soddisfacente. Abbiamo valutato Pioli, Garcia, Giampaolo…Poi so che la piazza qui stoppa qualcosa. Luis Enrique è una prima scelta, non vale meno di Villas Boas”

Lei veramente potrà trattare liberamente sulla cifra contrattuale di De Rossi? “Non so se quale sarà la cifra che chiederà. Noi faremo discorso virtuoso, ma DiBenedetto qualche deroga me l’ha data. Io però alscerei tranquillo De rossi, poi aprleremo e troveremo un accordo. Ma se l’accordo non si trovasse, lui farà l’ultima stagione ed andremo avanti tranquillamente insieme, però De Rossi deve rimanere alla Roma”

La paura della piazza è che la trattativa DiBenedetto Unicredit abbia allungato i tempi… “Loro anno accelerato, ma i tempi tecnici sono indipendenti dalla loro volontà, ma il fatto che sono qui fa capire che si vogliono snellire le cose” Quanti romani ci saranno? Storari, Bovo… “Faresti prima a dirmi i nomi, il mio cervello è in necrosi…No questi non verranno, ma voglio che salgano giocatori romaniin Prima Squadra. Lo stesso Montella che ringrazio ha già fatto vedere che si possono mettere in campo giocatori dalla Primavera” A margine della conferenza a Sabatini viene chiest di Pastore: ‘Non mollo la presa, aspetto che Zamparini cali il prezzo  sperando che questo (ride, ndr) non crei inimicizie con lui. Comunque ci sono, sono sul giocatore’

(Continua)