sabato, Settembre 28, 2024 Anno XXI


da Corriere dello Sport – forzaroma.info

ticketE’ vero che ci sarà ancora tempo fino all’8 settembre, vale a di­re fino a pochi giorni prima che la Roma debutti in campionato al­l’Olimpico con il Cagliari, seconda giornata di Serie A. E’ vero che nei prossimi giorni Roma tornerà a po­polarsi per i rientri dalle ferie esti­ve e tanti tifosi romanisti, smaltite le vacanze, inizieranno a pensare a come trascorrere i fine settimana invernali. E’ vero anche che, come ha ammesso sabato il nuovo ammi­nistratore delegato della Roma, Claudio Fenucci, dalle parti di Tri­goria è ancora viva la speranza di poter avere l’autorizzazione per una formula che apra la campa­gna abbona­menti anche a chi nel portafo­gli non ha la Privilege Card giallorossa. Se è vero tutto questo, lo è al­trettanto anche il fatto che fino a og­gi la vendita delle tessere di abbo­namento per la prossima stagione, la prima con una proprietà non ita­liana, è stata piuttosto fiacca. Cer­tamente la più fiacca degli ultimi quindici anni, come recita la tabel­la in pagina.

OBIETTIVI – Il dato non è definitivo, ovviamente, ma i 16.000 abbona­menti fin qui emessi dalla società giallorossa sono ampiamente al di sotto delle aspettative e delle spe­ranze della dirigenza romanista. L’obiettivo dichiarato al momento del lancio della campagna abbona­menti era quello di ritornare al di sopra di quota 20.000, che rispetto al passato sarebbe stato considerato mediocre e invece di questi tempi rappresenta un numero soddisfa­cente. Infatti era un obiettivo giudi­cato minimo vista la storia del pub­blico romanista ma ancora ben lon­tano dall’essere raggiunto nonostan­te il cambio di proprietà e un merca­to che, al di là dell’attuale momento di stallo, qualche colpo lo ha regala­to. In realtà si è ancora distanti dal raggiungere i 18.617 abbonati della scorsa stagione. Che già a sua volta, senza dubbi, risultava il dato uffi­ciale più scarno e scarso degli ulti­mi 15 anni. Ma rischia di dover essere ritoc­cato verso il basso.

TRACOLLO – A lavorare un po’ con la calcola­trice i dati statistici assumono tutta la loro importanza e il loro significato, come si vede dalla tabella a destra. Rispetto alla stagione 2002/03, quella in cui con 48.687 tesserati si è toccato il miglior risultato degli ultimi tre lu­stri, il dato dello scorso anno è infe­riore di più del 61%. Si scende addi­rittura del 67% se prendiamo in con­siderazione gli attuali 16.000 tesse­rati, anche se, come detto, la cifra è parziale e destinata ad aumentare nei prossimi giorni. Comunque si è piombati in un abisso sul cui fondo giacciono tante cause. A leggere i dati si comprende come nel corso degli anni la sempre maggiore dif­fusione delle tv a pagamento abbia decisamente abbassato il numerodei tifosi disposti a garantire la loro presenza allo stadio per tutte le par­tite interne della stagione. C’è stata poi la storia della Roma a far varia­re in maniera evidente gli umori del pubblico. I dati parlano chiaro, con le stagioni migliori dell’era Sensi, quelle delle campagne acquisti fa­raoniche e del terzo scudetto, ac­compagnate sempre da dati supe­riori alle 40.000 unità, vale a dire ca­paci di coprire circa il 50% della ca­pienza totale dell’Olimpico. Basti osservare poi che uno dei differen­ziali maggiori tra stagione e stagio­ne si registra tra la disastrosa anna­ta 2004/05 (quella dei quattro alle­natori) e la successiva.

Un’annata che ha rappresen­tato uno spar­tiacque nelle campagne ab­bonamenti ro­maniste, scese, senza ritorno, sotto il tetto dei 30.000.

FATTORE DECISIVO – A dare l’ultimo colpo al ribasso ai numeri gialloros­si ci ha pensato l’introduzione della controversa tessera del tifoso che lo scorso anno è costata un -23% alle casse romaniste, anche se il feno­meno ha causato un calo degli abbo­namenti a quasi tutte le latitudini calcistiche italiane. Di tempo, lo ab­biamo già detto, ce n’è ancora, per­ché la campagna abbonamenti si chiuderà l’ 8 settembre. Serve una bella rimonta. Un po’ come contro lo Slovan Bratislava giovedì sera…