sabato, Ottobre 19, 2024 Anno XXI


La storia di questo sport è fatta di grandi campioni, di partite che hanno scritto pagine memorabili, di goal strepitosi, di parate fantastiche, di infortuni tremendi, di gioie e di dolori… di emozioni. E’ fatta di tifosi, di colori, di cori, di striscioni, di stadi stracolmi, di campi sterrati ai bordi della tangenziale, di spiagge assolate, di corse sotto la pioggia…

E poi, sempre di più, è fatta di soldi.

I soldi, insomma, a farla ormai da padrone.

In questo senso i tifosi diventano quindi una parte fondamentale per l’ingranaggio-calcio: da sfruttare non tanto più per il supporto che essi possano dare ai giocatori in campo, quanto per mungere quanti più soldi possibili, ingrossando sempre più il giro d’affari che gravita attorno a questo sport.

Alla cosa non sono rimaste indifferenti nemmeno le tv, che hanno iniziato ad offrire sempre più servizi in cambio di abbonamenti sempre più costosi, andando quindi, di riflesso, a coprire di soldi le società. Facendo, fondamentalmente, diventare il calcio uno sport da salotto.

E in tutto questo il tifo più puro, quello che spinge la gente a recarsi allo stadio con qualsiasi condizione atmosferica pur di poter sostenere i propri beniamini, che fine ha fatto?

Non in tutti i paesi, infatti, si è avuto un calo di tifosi allo stadio. In alcuni, anzi, si è avuto un aumento di presenze. Questo, Guarda caso, è generalmente avvenuto proprio in quei paesi in cui gli stadi sono moderni. Perché del resto nessuna televisione, per quante telecamere possa mettere in campo, potrà mai portare in casa l’atmosfera che si respira dagli spalti, né riuscirà mai a coinvolgere come può fare l’aria che si respira sulla gradinate.

Di contro là dove si è agito con noncuranza si cominciano a vedere i frutti, marci, di questa malapolitica: stadi per nulla moderni (finanche fatiscenti), pochi servizi per i tifosi… tutte queste cose non possono che spingere la gente ad allontanarsi dall’arena, che dovrebbe invece essere il luogo principale in cui vivere questa passione.

Se analizziamo l’evoluzione delle presenze allo stadio appare lampante come la gente in Italia si stia disinnamorando dello stadio, e di questa cosa sono proprio i vertici politici (calcistici in primis, ma non solo) ad esserne i principali responsabili.

Campionato 2010-2011 presenze 24901

Campionato 1973-1974 presenze 34914

Campionato 1984-1985 presenze 38.872

Campionato 1991-1992 presenze 34.204

Campionato 1999-2000 presenze 29.908

Campionati 2001-2002 presenze 26.019

Campionato 2010-2012 media campionati in Europa

1 Germania – Erste Bundesliga 42790
2 Inghilterra – Premier League 34088
3 Spagna – Primera Division 28971
4 Italia – Serie A 24901
5 Francia – Ligue 1 20119
6 Olanda – Eredivisie 19319
7 Inghilterra – Championship 18113
8 Scozia – Premier League 15128
9 Germania – Zweite Liga 15056
10 Turchia – Süper Lig 14058
11 Russia – Premjer Liga 12517
12 Belgio – Jupiler League 11839
13 Portogallo – Primeira Liga 10894
14 Inghilterra – League One 9141
15 Norvegia – Tippeligaen 8956
16 Danimarca – Superliga 8410
17 Austria – Bundesliga 8233
18 Ucraina – Premier Liha 8132
19 Spagna – Segunda Division 8112
20 Svezia – Allsvenskan 7928

sciabolatamorbida.wordpress.com

Per Corederoma

Paolo Nasuto