venerdì, Ottobre 18, 2024 Anno XXI


Un giovane si vede affibbiare un Daspo, ma lui è totalmente estraneo ai fatti imputati in quanto, in quello stesso giorno, si trovava da tutt’altra parte per lavoro
fonte: www.portadimare.it

Lui era a lavorare ma gli arriva a casa un Daspo e una denuncia per aver partecipato alla sassaiola dopo la partita col Gallipoli. Così si rivolge agli avvocati e il gip Ines Casciaro gli dà ragione e non convalida l’obbligo di firma nei confronti di un giovane neritino.
Probabilmente si tratta di uno scambio di persona. I fatti: quel giorno lavorava come commesso in un paese vicino, in quanto era giorno di festa e il suo impegno si è protratto fino a tarda serata. Del suo “alibi” c’è una dichiarazione del datore di lavoro.
Ora i suoi avvocati, Pinuccio Milli e Giuseppe Ienuso, ottenuta la revoca della misura che limita la libertà personale (l’obbligo di firma) chiederanno anche la revoca del Daspo che è, invece, un provvedimento amministrativo che viene emesso dal questore.

Per Corederoma

Paolo Nasuto