sabato, Ottobre 19, 2024 Anno XXI


Il Ministro Maroni dopo aver snoccialato alcuni dati, piuttosto inconsueti a dir la verità, sulle tessere del tifoso sottoscritte, dichiara di voler cominciare ad eliminare le barriere di protezione all’interno degli stadi
fonte: www.ilsitodifirenze.it

Da quando è nato il programma della Tessera del Tifoso sono state rilasciate 809mila tessere a fronte di 888mila richieste. Un risultato, in due anni, che è andato al al di là delle mie aspettative«. Il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, fornisce i numeri aggiornati delle tessere del tifoso rilasciate. Un programma che procede senza intoppi e con risultati apprezzabili. »Nel campionato in corso abbiamo già superato quota 50mila tessere richieste e rilasciate. Questo dimostra che alla fine i tifosi hanno capito che è un mezzo per avere qualche vantaggio e per avere stadi più sicuri. È un programma che continuerà«, ha spiegato il ministro a ‘La Politica nel Pallone – su Gr Parlamentò. »La tessera del tifoso sta andando molto bene, sono molto soddisfatto -ribadisce-. Dopo le inevitabili polemiche dei primi tempi, il programma sta procedendo e bene. Non solo come numero di tessere, ma soprattutto come risultati. Sono abituato, in tutte le cose che faccio, a misurare gli effetti concreti delle misure che prendiamo -sottolinea Maroni-. Il campionato scorso è stato quello con meno incidenti, meno feriti, meno poliziotti feriti -36% rispetto al precedente. E abbiamo ottenuto questi risultati utilizzando meno uomini e donne della polizia di stato -6%, con un risparmio di risorse umane e finanziarie che ci ha permesso di utilizzare i poliziotti in altre e più importanti attività e questo anche e non solo grazie alla tessera del tifoso”. Secondo il ministro ad ogni modo »la strada maestra è quella degli stadi di proprietà, come il bellissimo stadio della Juventus, ma dipende da società coraggiose che vogliono investire e da una situazione economica che deve garantire anche gli investimenti”.

La tessera del tifoso concede una serie di vantaggi ai tifosi, dagli sconti a servizi di vario tipo. «La tessera è una card in cui l’aspetto sicurezza è limitato ma prevale l’aspetto fidelizzazione. È stata per questo trasferita alle società la gestione delle tessere per togliere quella impressione che sia una schedatura dei tifosi, è uno strumento di fidelizzazione che non chiede in cambio niente e offre una serie di vantaggi», spiega il ministro Maroni. Dal punto di vista dell’ordine pubblico le cose procedono bene. «Lo scorso campionato è stato il primo senza divieti di trasferte, non si sono svolte gare a porte chiuse o con le curve chiuse. Il principio è che chi ha la tessera può andare in trasferta. L’anno scorso anche partite che sarebbe state trattate diversamente sono state giocate con il pubblico. E questo è un aspetto importante. Mi ha molto colpito che un gruppo ultras della Juve, i cosiddetti Bravi Ragazzi, ha protestato perchè il nuovo stadio non è più concepito come i vecchi stadi. Questo mette in crisi l’organizzazione del tifo violento e sono rimasto colpito dal fatto che un gruppo ultras abbia protestato contro il fiore all’occhiello della società».

Il ministro non entra nel merito dei compensi agli steward impegnati negli stadi. «La polizia si occupa di ordine pubblico e fuori dagli stadi. La paga degli steward è una questione sindacale, se spunteranno condizioni migliori sarò un uomo felice». Secondo Maroni ad ogni modo il pubblico italiano è pronto per stadi senza barriere. «Il pubblico è pronto, è una sfida. Non si può evitare che un esagitato faccia quello che fa, bisogna punirlo severamente e dare un esempio. Siamo arrivati a quasi 2000 daspo e non poter andare allo stadio è la pena più grave per il tifoso, bisogna colpire duramente questi esagitati. In Inghilterra ci sono le celle di sicurezza nello stadio, da noi è complicato, ci abbiamo pensato ma non c’è la possibilità di farlo». Maroni aveva anche annunciato di voler togliere le gabbie. «Credo che ce la faremo ed entro il prossimo anno toglieremo anche tutte le reti, come lo stadio della Juve che è un atto di coraggio ed un modello che sto seguendo con grande attenzione. Bisogna insegnare ai tifosi come comportarsi, dando fiducia e punendo duramente chi sbaglia».

Per Corederoma

Paolo Nasuto