lunedì, Ottobre 21, 2024 Anno XXI


da laroma24.it

Il tecnico dell’Atalanta Stefano Colantuono ha commentato l’imminente sfida in campionato contro la Roma.

Stefano ColantuonoPronti via, il fardello dei sei punti è stato subito tolto. Era una situazione difficile, quale è il segreto dell’Atalanta?
Segreti particolari non ce ne sono, è già stato inventato tutto nel calcio. Esistono solo delle grandi motivazioni e un grande carattere.La molla che ci ha fatto dare di più è sicuramente la pejnalizzazione dopo il campionato dello scorso anno, che abbiamo stradominato. Poi comunque siamo una piccola: velocità, intensità, carattere, sono queste le nostre armi per colmare il gap con le grandi. La sentenza comunque mi sembra ingiusta.
E’ come si aspettava?
Noi volevamo superare lo scoglio della penalizzazione entro la sosta e ci siamo riusciti. Ma tra qualche partita non vi aspettate l’Atalanta in testa: in veri valori usciranno fuopri e le grandi lotteranno per lo scudetto, le piccole per non retrocedere. E noi saremo tra quelle”
Zamparini, Gaucci, Cairo, sembra cercarsi le situazioni più “difficili”
Si mi piacciono le sfide. Comunque non ho niente contro questi presidenti: Zamparini è una persona molto piacevole, con Gaucci c’è un rapporto splendido, soprattutto con il figlio Alessandro, amico fraterno.
Su Luis Enrique e il suo “progetto”
La Roma ha cambiato tanto, tutto praticamente. Non sono scettico sul modo di giocare che vuole Luis Enrique. Mi piace molto il fatto che abbia puntato sui giovani di grandi prospettive. Un minimo di pazienza ci vuole e qui Italia di pazienza ce n’è poca. I giallorossi stanno portando novità nel calcio italiano, Luis Enrique fa “petting”, non affonda subito in verticale”
Su Moralez
E’ un giocatore poco conosciuto in Italia, ma aveva già vinto due scudetti, non è una novità per gli osservatori.
Su Schelotto
E’ un ragazzo straordinario, si mette a disposizione della squadra, ha una grande fisicità.
Su Bonaventura, accostato anche alla Roma
E’ uno dei tanti talenti prodotti dal vivaio dell’Atalanta, sempre molto prolifico. Nasce come mezzala, poi ha giocato trequartista e e ora gioca ala. Per lui non è un problema, sa giuocare a calcio e chi sa giocare a calcio non ha difficoltà a ricoprire più ruoli.
Su Osvaldo
Lo conosco, l’ho fatto esordire io. Già allora mostrava di essere un ottimo giocatore. Non discuto i dettami tattici di Luis Enrique, ma io lo vedrei meglio come punta centrale.
(trs)
Mister, si aspettava di arrivare a questa partita con il doppio dei punti della Roma?
“Beh ma noi non dobbiamo guardare a questo, ma vedere i valori reali. Noi abbiamo fatto un’ottima partenza, la migliore di tutti, però andiamo a incontrare un asquadra che ha giocatori di caratura internazionale, per cui sarà una partita molto difficile. La Roma farà un tipo di campionato, noi un altro. A Parma hanno giocato bene, stanno assimiliando gli schemi, dunque noi andremo a Roma per giocarcela portando grande rispetto per gli avversari, dovremo soffrire, metterci determinazione e grinta, uscire dal campo a testa alta. Quello che importa a noi è uscire dal campo a testa alta, poi il risultato arriverà”.
In questo momento ha più paura la Roma dell’Atalanta?
“La Roma è una grande squadra, ha il centrocampista più forte d’Europa, c’è Totti che è un grandissimo giocatore, lo zoccolo duro a cui sono stati aggiiunti giovani di caratura europea. Detto questo, rispetto per tutti paura per nessuno”.
E’ stata una settimana di gloria, come farete a mantenere la stessa determinazione?
“A me non piace stare sotto la luce dei riflettori, ci son stato fin troppo. Questa settimana c’è stato fin troppo chiacchiericcio intorno a noi, troppe pacche sulle spalle, noi dobbiamo tornare al clima del ritiro o dopo Gubbio. Voglio usare uno slogan:” ADES ADOS”, perchè l’effetto sorpresa è finito, chi pensava fossimo depressi s’è ricreduto, ci guardano con un altro occhio, e quindi la sorpresa è sempre dietro l’angolo”.
C’è un giocatore che l’ha colpita in questo inizio?
“No, mi ha colpito l’Atalanta. I giocatori di cui vorrei parlare son quelli che devono andare in tribuna, li ringrazio perchè permettono a chi deve giocare di farlo con tutta serenità. Questo è il segreto di un grande gruppo”.
Moralez tornerà dal primo minuto?
“sì, penso di sì. Col Novara l’ho tenuto fuori sia per motivi fisici sia per motivi tattici, ho preferito schierare Gabbiadini. Sabato tornerà, lui è abitutato a giocare partite importanti come queste”.
C’è un ballottaggio Peluso-Bellini?
“Non è detto giochi Peluso, torna da un infortunio e s’è allenato ieri per la prima volta. Bellini ha giocato molto bene e quindi non escludo che in quella posizione possa non fare cambi.”
Teme più un tridente con Borriello o Osvaldo?
“Chiunque capiterà sarà un grande attaccante, Borini, Osvaldo, Borriello. Quindi dovremo affrontare la partita al meglio”.
(tuttoatalanta.com)