Categorie FaceBook Scritto da Paolo Nasuto giovedì, 6 Ottobre alle ore 12:53
Appello dei parenti delle vittime dei pestaggi da parte delle forze dell’ordine contro la legge bavaglio L’appello è partito dal blog dei genitori di Federico Aldrovandi, lo stesso da cui partì la denuncia che sventò un’archiviazione al termine di due mesi di silenzio stampa o di banalizzazioni della vicenda al capitolo droghe. Quel blog non è stato mai chiuso e funziona da punto di riferimento per chiunque abbia subito un’ingiustizia da parte delle forze dell’ordine. «Le intercettazioni sono un problema dei potenti non della gente perbene», si legge nell’appello: «Questa giustizia ignora in modo imbarazzante i diritti delle vittime dei reati e li calpesta. Questa giustizia processa più facilmente le vittime e i familiari di stato piuttosto che i loro carnefici. Siamo stanche di sentirci dire che la Legge è uguale per tutti quando non è assolutamente vero. Siamo stanche di sentir parlare di riforma della giustizia e di processi brevi processi lunghi legge bavaglio e questa legge sulle intercettazioni…
Di giustizia si muore e i processi sono insostenibili tanto per le vittime del reato quanto per imputati non in possesso di risorse adeguate. Noi chiediamo a tutte le vittime dei reati di Stato, o comunque di Potere, alle vittime della giustizia italiana, di protestare con noi perché le intercettazioni vengano salvaguardate, le leggi bavaglio cassate, e i politici si occupino dei problemi di giustizia della gente e non dei loro personali (…) Vogliamo pubblici ministeri affamati di verità. Vogliamo giudici sereni, imparziali ma anche custodi del rispetto dell’immenso dolore dei familiari delle vittime. Insomma vogliamo i giudici e i pubblici ministeri del processo Aldrovandi anche per gli altri. Vogliamo che i parlamentari facciano gli straordinari per approvare la legge sulla tortura visto che l’Italia è l’unico Paese che si è rifiutato di farla nonostante l’articolo 13 della Costituzione che lo impone, e non per cancellare o nascondere le intercettazioni che mettono in imbarazzo buona parte dei loro colleghi. (…) Noi saremo davanti a Montecitorio quando inizierà la discussione di questa ennesima vergognosa legge ad personam in materia di giustizia.
Per Corederoma
Paolo Nasuto
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