Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke sabato, 8 Ottobre alle ore 10:20
da Corriere dello Sport – forzaroma.info Ha avuto una carriera lunga e avventurosa, traducendo da direttore sportivo, anzi architetto di squadre, quel talento che sul campo produceva un calcio frammentario, come lui stesso ama definirlo. Piaceva a Nils Liedholm, dribblava e schizzavia via veloce, transitò dalla Roma nella stagione 1976/77, davanti aveva Bruno Conti e forse la sua storia cambiò il 28 novembre, derby d’andata deciso da un gol straordinario di Bruno Giordano. Walter Sabatini entrò in campo a dieci minuti dalla fine e sparò in Curva Nord il pallone del possibile pareggio. Finì quel campionato con 14 presenze e il ritorno al Perugia, dov’era nato e cresciuto. Oggi ha 56 anni, vive a Roma, è stato scelto da DiBenedetto e Baldini per progettare il sogno americano di Trigoria. Ma deve molto a Lotito e alla Lazio, passaggio fondamentale per rilanciarsi dopo i successi nel Perugia di Gaucci e prima di consacrarsi con il Palermo di Zamparini. E’ stato, da consulente e poi diesse, l’ideatore della squadra di Rossi, capace di volare sino alla Champions e di vincere due derby contro Spalletti. Oggi ha un sogno non confessato: portare lo scudetto alla Roma prima di ritirarsi. Viene considerato un talent-scout, in realtà conosce in profondità il calcio, che vede e decifra nel suo cono d’ombra. A Formello lavorava con estrema discrezione, spesso scrutando gli allenamenti da una terrazza. A Trigoria, dovendo riempire il vuoto in attesa dell’arrivo di Baldini, è stato costretto a vivere un’estate sotto i riflettori. L’ha chiusa con una conferenza-stampa vera, bucando le ipocrisie del calcio, per chiudere il caso Totti-Luis Enrique che stava rischiando di smontare il progetto Roma in partenza. Da allora non aveva più parlato e così intende proseguire. S’è concesso una deroga, un’esclusiva con il Corriere dello Sport-Stadio, a otto giorni dalla sfida con la Lazio. Il suo passato e il suo presente in un’ora di chiacchierata nel suo ufficio in centro, quello usato prima di insediarsi a Trigoria, dove ha cominciato a partorire le sue ultime idee. Mancano otto giorni al derby. Qual è il primo pensiero del ds Sabatini? E’ toccato dal punto di vista personale? Si sente romanista o non si è mai sentito laziale? Cosa deve decifrare? Quali differenze ci sono tra l’ambiente della Roma e quello della Lazio? Perché ha chiesto a DiBenedetto se avesse capito cos’è il derby? Come arriva la Roma al derby? E la sente già sua? A luglio parlò del calcio arrogante di Luis Enrique. Sul campo lo vede? Dove arriverà a fine cammino? Può un calcio nuovo pagare in una partita come il derby? DiBenedetto ha parlato di Champions in tre anni. Non è troppo tempo? Qual è l’obiettivo sportivo della Roma quest’anno? Dieci acquisti la Roma, sette la Lazio. Chi ha operato meglio? Un grande risultato significa scudetto? La Roma ha scelto una linea giovane, la Lazio giocatori più esperti. La differenza l’hanno fatta le idee di Sabatini? Che ne pensa di Lulic? Nel derby teme di più Klose, Hernanes o Cisse? Reja è l’allenatore giusto per la Lazio? E’ contento sia in arrivo Baldini? Qual è l’operazione da ds della Lazio che ricorda con maggiore orgoglio? I contestatori le rimproverano gli acquisti di Carrizo e Makinwa. Pentito? Meglio Lichtsteiner o Kolarov? Radu come l’ha scoperto? Perché su Lamela ha bleffato dicendo che non vi interessava? E’ davvero il nuovo Pastore? E’ stato più difficile prendere Lamela o Behrami? La Lazio è stata vicina a Pjanic prima che arrivasse la Roma? Nel suo passato un derby da giocatore con Liedholm. Entrò a dieci minuti dalla fine e sparò il pallone del possibile pareggio in Curva Nord. Ricorda? |