sabato, Settembre 28, 2024 Anno XXI


Oltre mille barrabrava del Colo Colo si sono riuniti per protestare contro le discriminazioni subite la scorsa settimana prima della partita tra Universidad Catolica e Colo Colo. In protesta contro quella che per loro è stata una grave discriminazione subita sabato scorso nel contesto della partita tra Universidad Católica e Colo Colo, appartenenti alla Garra Blanca si sono riuniti sabato 22 in Piazza Italia.

In questo luogo oltre mille barrabrava si sono riuniti per protestare contro la decisione adottata dall’Universidad Católica di non vendere biglietti ai tifosi ospiti, e per gli eccessivi controlli di polizia. Si ricordi che oltre 120 tifosi del Colo Colo sono stati arrestati prima della partita. La maggior parte di questi assicurano che sono stati arrestati solo per indossare la maglietta della propria squadra, fatto che ha generato molte polemiche.

Questa protesta, convocata attraverso la rete e tramite manifesti, si è svolta in maniera pacifica. Ci sono stati solo alcuni fermi per episodi isolati.

Dopo la manifestazione secondo quanto riferisce radio Cooperativa, un gruppo di presunti tifosi del Colo Colo ha preso parte ad un attacco ad un supermercato in via Portugal. Al termine del corteo, un gruppo di barrabarava che portava bandiere del club secondo alcuni testimoni è entrato nel magazzino di un supermercato scontrandosi con i lavoratori presenti che sono stati malmenati, compreso uno ferito con arma da taglio.

Leggendo un po’ di cronache dall’estero noto che in quasi tutti i paesi CIVILI i tifosi sono liberi di andare allo stadio, in casa ed in trasferta, e che quando uno sbaglia, paga. Chiaro, nessuno ha mai chiesto l’impunità, ci mancherebbe. Ma non esiste che tutti paghino per uno solo. Solo alcuni paesi proseguono con la linea ferrea della repressione e del “colpirne cento per non educarne nemmeno uno”. Fra questi, i paesi sudamericani e l’Italia. Coincidenza? O siamo realmente, a livello governativo, il Sudamerica d’Europa?

Fonte: Sport People

Per Corederoma
Paolo Nasuto