domenica, Settembre 29, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

Alla vigilia di Roma-Milan, Luis Enrique incontra i giornalisti presenti alla Sala Champions del Centro Sportivo ‘Fuvio Bernardini’. Ecco le dichiarazioni integrali (parola per parola) del tecnico asturiano, trascritte fedelmente dall’audio della conferenza:

Luis EnriqueTassotti ha dichiarato di essersi pentito un minuto dopo la gomitata datale nel ’94. Domani accetterà le sue scuse, qualora arrivassero a distanza di 17 anni?
Sono passati 17 anni e questo significa che siamo più vecchi di 17 anni, questo è un peccato! Non ho alcun problema con Tassotti, quello che succede o è successo in campo si ferma lì, non ho alcun problema. Non ho letto la sua intervista perché non leggo i giornali e non ascolto nessuna cosa per salute individuale. Baldini però me ne ha parlato. So che persona sia Tassotti, ha giocato con Rijkaard che poi ha allenato me. So che si è pentito e non ho problemi. Gli darò la mano come la darò ad Allegri.

Chi è più forte tra Roma e Milan?
Loro puntano allo scudetto essendo i campioni in carica, sono una grandissima squadra. Sarà una prova forte per noi senza dubbio. Sono contento dell’atteggiamento della squadra anche se ci mancano ancora tantissime cose, è normale: concentrazione in determinati momenti, capacità di finalizzazione ed altre. Un allenatore non deve mai pensare che tutto sia fatto, se no non avrebbe altro per cui lavorare. Sarà una partita molto interessante, vedremo come ci arriviamo dopo 3 partite giocate in una settimana. Ho visto i ragazzi in crescita e credo ce la faremo.

Alla Roma di Genova è mancato solo il gol?
E un po’ di cattiveria negli ultimi metri e un po’ di concentrazione nei due gol subiti. Il resto, possesso palla, la superiorità, la volontà di fare la partita, c’è stato. E’ stata la miglior partita da quando sono qui. E’ curioso, perché tutti pensano solo al risultato, ma io vedo  altre situazioni, o almeno ci provo. Altre partite che abbiamo vinto magari le abbiamo giocate peggio e nascondono altri errori. Per me è stata la nostra migliore partita.

Come sta Pjanic? Baldini ha detto che a Montella i tifosi avrebbero dato meno tempo. Si sente un privilegiato visto che viene dall’estero?
Risponderò ad una sola domanda, non sto molto bene, non sto al 100%. Di solito rispondo a tutte le domande e vi chiedo scusa, una sola domanda per uno. Rispondo su Montella: io mi sento benissimo! Sono un privilegiato? Chiaro che lo sono, faccio il lavoro che più mi piace e sono allenatore della Roma. E’ difficilissimo arrivare qui e per questo cerco di sfruttare l’occasione, di divertirmi e di fare divertire i tifosi, anche se tante volte non può essere così. Non sono preoccupato sul mio futuro, dico davvero. Non succederà niente: la volta che non sarò qui ci sarà un altro allenatore e la Roma resterà ottima. Inoltre non preoccupatevi per me, anche se so che non lo siete, perché anche io sarò felice facendo altro.

Come sta Pjanic?
Ieri ha fatto differenziato, oggi si è allenato col gruppo e ha fatto tutto l’allenamento.

La Roma tira poco in porta. E’ questa la fase in cui deve più migliorare?
Ci sono tante differenze tra una squadra e un’altra. Dobbiamo migliorare ancora di più io lo so. Se non controlli entrambe le aree, se non sei cattivo in quella avversaria e forte nella tua, poi vai in difficoltà. Entrambe le situazioni sono importanti: così hai più possibilità di entrare nell’area avversaria e ne dai di meno all’avversario di entrare nella tua. Alcune volte però succede che l’avversario attacchi e questo succede sempre a chi fa più possesso di palla. Pensiamo sia più importsante avere la palla e fare gol, ma per me è importantissimo anche essere forti in difesa. Dobbiamo controllare entrambe le fasi.

Contro il Milan sarà spregiudicato o cercherà di contenere il loro attacco?
Non dovete avere alcun dubbio sulla proposta che cercheremo di fare. Un’altra cosa è dire se ci riusciremo. Ma cercheremo di prendere il pallone e fare il nostro gioco, contro il Milan come contro chiunque altro. Questa è la nostra proposta.

Il Milan è il peggiore avversario possibile o un test per capire quanto divario ci sia tra le due squadre?
Non lo so. Spero che sia una partita che ci alzi a livello calcistico e in cui la squadra faccia vedere la voglia che dobbiamo avere. Non so cosa altro succederà. Il Milan ha fatto un inizio di campionato un po’ diverso rispetto all’altr’anno, senza tanta regolarità, ma ora vive un buon momento. Sarà difficile.

Con il Palermo hai scelto due attaccanti pesanti, Borriello e Osvaldo assieme (provati a Siena, dove non era andata tanto bene). Poi col Genoa un attacco diverso con Bojan e Borini. Mi spiega il perchè di queste scelte e di questo cambio radicale?
Quando vedo la mia squadra e il rendimento di ogni calciatore, quando vedo la squadra avversaria e penso alle situazioni che potrebbero funzionare meglio, poi scelgo i calciatori che credo possano fare più danni. Sono contento delle scelte fatte sia col Siena, che col Palermo che col Genoa. Ogni sistema dipende dai calciatori che lo compongono, può cambiare totalmente visto che ogni calciatore ha caratteristiche tecniche e fisiche differenti. Quando ho due calciatori veloci, più abili nel possesso di palla e con più qualità saltare l’uomo è un contro. Dipende da quello che cerco. Non parlo mai di quello che succederà nella prossima partita perché me lo posso solo immaginare, poi non lo so. Non è detto che quel che dico io sia la verità. Domani vedremo chi avrà il pallone e chi terrà in mano la partita. Non lo so, spero saremo noi, ma il Milan è una grande squadra davvero.

Rispondendo a Montella, sente di non dover dipendere dalla classifica? La Roma sta giocando un campionato a parte?
Non ho niente contro alcun allenatore, siamo tutti compagni di lavoro. Tutti dipendiamo dalla classifica, è normale, anche se io non la guardo. Non conosco la nostra posizione esatta, però i risultati parlano per il nostro lavoro. E’ sempre stato così e sempre sarà.

A Genova alla Roma è spuntato il primo dentino, sta crescendo. E’ nei piani, in ritardo o in anticipo? Basterà a battere il Milan?
Mi piacerebbe tantissimo vedere la squadra vista a Genova contro il Milan, magari cambiando tutti gli errori fatti. Sarebbe una situazione molto buona per noi, con grandi chance per vincere contro una squadra difficile. Non avevo mai visto la mia squadra giocare a quel livello per 90 minuti.

Guardiola ha giocato col Milan in Champions e a breve lo affronterà nuovamente. Vi siete sentiti e magari consigliati?
No, sono tanti mesi che non parlo con Pep. Lui ha troppo lavoro da fare e anche io. Io un po’ di meno, però a me serve più concentrazione! Lui conosce il Milan molto meglio di me.

Quanto è mancato Totti nelle ultime partite?
Francesco è un giocatore diverso, un punto di riferimento per noi e per l’avversario. Però penso sempre a chi gioca e a chi può essere a disposizione della squadra, loro sono calciatori importanti: spero che tornino sia Francesco, che Lobont, che tutti quelli non a disposizione. Però devo pensare che chi può giocare è il più importante, quella deve essere la mentalità. Ovviamente prima Francesco torna meglio sarà.

La Roma ad oggi ha perso tre partite, pur giocando molto bene. Crede che il suo team perda il controllo negli ultimi minuti? I gol contro Lazio, Cagliari e Genoa sono arrivati proprio alla fine…
Non credo sia così, credo che a volte succede di non avere la giusta mentalità, la giusta concentrazione. Quando sei in queste situazioni negli ultimi minuti puoi perdere e spero ovviamente che questo cambierà. Ci stiamo lavorando.

Ha notato un reparto più debole rispetto agli altri nel Milan?
Credi che se lo avessi cercato e trovato ve lo vorrei dire? Io cerco di vedere il livello della mia squadra e di capire come posso attaccare l’avversaria. Il Milan è una squadra fortissima, ma penso che possiamo vincere la partita.