domenica, Settembre 29, 2024 Anno XXI


da corrieredellosport.it

Massimiliano AllegriCARNAGO – Il Milan vuole essere grande anche contro le grandi… A iniziare, domani, dalla Roma. «Quello che ci attende all’“Olimpico” è uno scontro diretto che vale per lo scudetto – ha spiegato Allegri presentando la sfida romana – e dobbiamo iniziare a vincere anche partite di questo calibro»: Nelle due precedenti partite di campionato di un certo spessore (Napoli e Juventus) il milan ha collezionato altrettante brutte sconfitte. «Fare bene contro le medie-piccole squadre può essere importante – ha continuato l’allenatore del Milan – ma fare punti contro la Roma ci permetterebbe di restare agganciati alla vetta della classifica. Si tratta di un obiettivo molto importante per noi».

TABU’ – Anche quello dell’«Olimpico (giallorosso) rappresenta un appuntamento di quelli da sfatare al più presto. L’ultima vittoria rossonera risale al 20 marzo 2005 (Roma-Milan 0-2, Crespo e rigore di Pirlo). Allegri, fra l’altro, ieri si è compiaciuto per l’assenza di Totti. «Io lo considero ancora un grande giocatore, molto importante per la Roma – ha detto il tecnico – e, comunque, in generale dico che se i campioni contro di noi non giocano è decisamente un vantaggio. Meglio ce ne sono in campo che ci possono far male, meglio è… Lo spettacolo? Pazienza, io ne posso fare a meno…» Non è partito per Roma Mexes che ieri si è fatto male in allenamento a una mano. Si teme una mini-frattura per lo sfortunato ex-romanista che rischia uno «stop» anche di 10 giorni, forse due settimane.

GALLIANI – Allegri ha dato assolutamente ragione al suo ad che ieri, di prima mattina, gli ha telefonato (subito dopo il successo contro il Parma) imponendogli di invertire la rotta per quanto riguarda i gol subiti: «Sì, Galliani ha ragione. Anche perchè quest’anno, rispetto al campionato passato, troppo spesso sbagliamo l’approccio alle partite. Bisogna fare meglio anche in questo senso». Un dato positivo: 9 delle 16 reti messe a segno dal Milan in campoionato portano la forma dei centrocampisti (4 Nocerino, 3 Boateng, 1 Seedorf, 1 Aquilani). «Sì, si tratta di un elemento molto confortante, anche se penso che anche i nostri attaccanti, alla fine, faranno i loro gol come è successo lo scorso anno».