domenica, Settembre 29, 2024 Anno XXI


da laroma24.it

Miralem PjanicUn grande club, “tifosi fanatici” che ricordano la Bosnia, una città idilliaca… Miralem Pjanic è appena arrivato a Roma, ma si sente già “a casa”. Dopo un mese in hotel, l’ex Lione ha finalmente trovato un appartamento. Per motivi di tempo, deve ancora esplorare a fondo il suo nuovo ambiente, ma con un paio di passeggiate nel centro della città già dice che “qui c’è sempre qualcosa da fare”.

Dopo tre stagioni al Lione, sente che “tutte le condizioni sono (finalmente) quelle giuste” per “esplodere”. Non parla solo del suo nuovo ambiente, ma dell’integrazione di successo in qualsiasi punto di vista. “Si inizia ovviamente con il calcio”.

A Roma, Pjanic trovato un allenatore, Luis Enrique, che lo voleva davvero. Si assicura di dire questo è stato anche il caso di Remi Garde a Lione, aggiungendo però che qui, finalmente, è “per giocare!”. Pjanic dichiara: “A Lione eravamo in tre per un solo ruolo“. Anche se non ha esitato molto tempo, il bosniaco internazionale afferma che la Roma non faceva parte di suoi obiettivi estivi. “La mia seconda stagione era stata buona”, dice. “Durante il terzo, non mi hanno dato molte possibilità. Hanno preso qualcuno nella mia posizione (Gourcuff), che ha giocato tutto il tempo in cui pensavo di meritare il mio posto. Non è stato facile, soprattutto perché nessuno è venuto a parlare con me quando ho avuto bisogno di rassicurazioni. Soprattutto alla mia età”

Con Luis Enrique è completamente diverso. Nella vita quotidiana, attraverso le parole di incoraggiamento, discussioni del suo gioco, Pjanic finalmente ha la sensazione che “credono in me” . Impressione rafforzata dal modo in cui il resto del gruppo lo ha accolto.

Vicino a Heinze, con cui parla in francese, Juan e Kjaer, con il quale comunica in tedesco, o anche Borini e Borriello, fino ad arrivare all’attenzione di Francesco Totti in persona. “Sanno che sono un giocatore di pallone, fanno di tutto in modo che io possa esprimermi e mostrare le mie capacità.”

Attraverso la sua capacità tecnica, Pjanic è completamente nella filosofia di gioco che vuole costruire Luis Enrique: “Importante il possesso palla” nonostante sia un campionato “più tattico” rispetto alla L1. Per fare un piccolo paragone con il Barca? “Ci prendo facile (ride). Per ora, siamo ancora un po’ altalenanti, ma vogliamo creare la nostra identità”.

Con un ultimo sorriso, conclude con un “io ci sono” che la dice lunga.