Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke giovedì, 17 Novembre alle ore 09:36
da repubblica.it Parla il giovane talento della Roma. “A dodici anni dissi no al Barcellona, ma ora Roma non mi fa paura. Un gol che avrei voluto fare? Mi basterebbe saper segnare uno qualunque dei tanti fatti da Messi” Erik Lamela dice che ogni tanto gli manca il suo mondo. “Un po’. Il mio quartiere”. Il sinistro a cui la Roma lega il suo futuro ha un gol in serie A e soprannomi da bambino. Pelle da adolescente, una vita consegnata al pallone come una suora il cuore a Cristo. L’Oceano e l’Argentina sono alle spalle, i distacchi condannano a crescere. Lamela, che soprannome è Coco? In Argentina la chiamano pure Manolito. Perché? Manolito. Ha già scoperto quanto è matta Roma per il pallone? È più matta Roma o la sua Buenos Aires? La notte che il River Plate retrocesse in B intorno a voi si scatenò una vera follia. È vero che foste costretti a nascondervi? C’è qualcosa che le manca della vita di un diciannovenne? Una volta ha confessato “Soy un vago”, sono pigro: parola pericolosa nello spogliatoio della Roma. E invece di studiare da bambino che faceva? Suo padre voleva un figlio calciatore? Chi voleva diventare? C’è un gol nella storia del calcio che le sarebbe piaciuto segnare? Come andò la volta che a 12 anni il Barcellona le offrì un contratto? Per forza: lei segnò 5 gol tutti insieme. Perché non se ne fece niente? In panetteria? Pericoloso mettere le mani nella farina? Vivete tutti insieme a Roma? Due fidanzatini a cui il calcio ha stravolto le abitudini. La sua ragazza come vive tutto questo? Chi fece il primo passo? Erik, lei era così tranquillo anche da bambino? Ma non c’è qualcosa che la spaventa? Di che cosa ha paura un diciannovenne che cambia vita e si sposta dall’altra parte del mondo? ANGELO CAROTENUTO |