sabato, Settembre 28, 2024 Anno XXI


Iniziamo con una delle tante follie accadute di questo tempo sospeso. La Rubbentus, dopo aver collezionato scudetti taroccati, ha chiesto alla FIGC, in un tripudio di arroganza, il risarcimento di 400miGlioni. Agnelli jr. è un rampollo senza cultura sportiva e privo di scrupoli. Nominato perché porta un cognomen, dimostra di non conoscere le recenti vicende della squadra di cui è presidente. C’è da premettere che, intanto, il giovine presidente passerà alla storia “presentando il peggiore bilancio della storia della Juventus e con “un’inchiesta della procura di Torino sulla stabilità del nuovo stadio”. Tutto ciò che non trapela e non si dice dello Rubbentus style. Forse il giovine rampollo è istigato da altri e gli raccontano balle, altrimenti non si spiegherebbero certe ottusità. “Siamo stati danneggiati dalla cessione di campioni come Ibraimovich” Che c’entra Ibraimovich? Che poi tra l’altro fu comprato proprio da Moggi, e, visto che Agnelli jr. si è sempre dichiarato estranei ai fatti riguardante Moggi, dovrebbero prendere le distanze non solo dalle azioni illecite del loro ex d.t. ma anche da quelle lecite come il semplice acquisto di un giocatore. E siccome quella squadra era l’emanazione del dt Moggi e dal momento che Agnelli jr. ha dichiarato la Juventus estranea ai fatti che hanno riguardato Moggi, lo dovrebbe essere anche in riferimento a quei giocatori acquistati, alla loro compravendita e ai risultati in campo. E invece che fa l’astuto rampollo, butta nel pozzo la conduzione antisportiva e illecita del dt Moggi e ne salva solo la campagna acquisti per fare un ricorso inaudito e chiedere soldi per eventuale danno procurato. Quale danno, se HANNO FATTO TUTTO DA SOLI?

Questi sono messaggi. Adesso, addirittura, si chiede di arrivare a un tavolo di trattative su calciopoli. Trattare cosa? Non è che tutta questa vicenda serve solo per barattare la vittoria dello scudetto di quest’anno con l’eventuale ricorso al Tar? L’impressione è questa.

Del resto  lo stesso Moggi ha buttato giù la maschera: “Il discorso che non ho capito è l’estraneità della Juventus a questi fatti. Io ero il direttore generale della Juventus -aggiunge -, quindi non giocava Moggi contro Udinese, ma la Juventus contro l’Udinese. Quindi l’estraneità dei fatti non so cosa possa significare. Se mi dicono estraneità, la risposta è che ero il direttore generale della Juventus” E rincara la dose. “sembra che abbia giocato io da solo. Ma non era certo così. … Erano state prese delle schede straniere per coprire il mercato, i fatti commerciali, quelli che erano spiati costantemente. Questo era il motivo e la Juventus aveva comprato queste schede, non è un’operazione fatta da me”.

Partite truccate, schede telefoniche, pressioni arbitrali. E a noi tifosi, signor Agnelli jr., chi ci risarcisce? E a noi tifosi della Roma che abbiamo visto Gautieri falciato da DesciampS in piena area di rigore, sol per dirne una delle tante? A chi dovremmo rivolgerci? Noi siamo orgogliosi e gli scudetti che avremmo potuto vincere stanno lì, come cicatrici di una vicenda che ci ha visto andare avanti a testa alta.

Cinque anni e quattro mesi in primo grado dalla Procura di Napoli per il suo ex direttore generale, non se lo scorda sig. Agnelli.

Poi ci stanno le dichiarazione di un altro “fenomeno” mediatico. Zlatan Ibrahimovic racconta così la vicenda di calciopoli: “Gli arbitri non ci favorivano, eravamo semplicemente i migliori e ci dovevano affondare, ecco la verità». La verità? E’ un’altra. Che in una squadra e in un campionato di fenomeni stava in panca, qui, si permette di dire queste cose. A proposito? E’ stato deferito??? Non sembra. Ah, si, gioca nel Milan.

Ma si sa, questa è il Paese dei moralizzatori, dei condoni, dei fustigatori dei vizi. E allora c’è anche posto per Della Valle e Lotito che hanno fatto il loro esordio nel calcio con proclami altisonanti sulle storture morali nel mondo pallonaro. Peccato per loro che, al primo giro di boa, sono stati pizzicati che intrallazzavano di brutto. E allora anche per loro son piovute condanne. Poro Lotito, proprio un attimo dopo l’aver detto: “Viviamo alla giornata, ma a Roma comandiamo noi”. Lotito è un grande circenses di campagna. Anni di dura zappa e di cocente umiliazioni deformano le sembianze umane, aggiungeteci un debito col fisco che non passa mai, e il risultato è la trasformazione nel bimbo umiliato che si ribella contro gli “incredibili”: “a Roma comandiamo noi”.  Sembra quasi uscito da una scatola dei LEGO o de RISIKO. Er generale de Formello alla conquista del mondo, o mister Jockerman. Solo che poi ‘e pernacchie se sentEno fino a riodejaneiro.

Ma parliamo de ROMA. Basta vince na partita che ce se sbraca. Caccamo su Il Romanista, non si trattiene e scrive: “La ripresa vede la Roma in costante propensione offensiva, efficace nella pressione nelle fasi di non possesso palla, maggiormente determinata nei tentativi di pungere .. la fluidità del gioco è sicuramente migliore … la determinazione e l’efficacia dell’attacco romanista … Sembra proprio la partita perfetta, quella della Roma nella ripresa, creativa, cattiva, intelligente”. Pure Maida sul CorsporC ce porta in trionfo: “La Roma gioca, costruisce, domina. Tira anche in porta. Quello che ancora manca è la necessaria «contundencia» , come la chiama Luis Enrique, il passaggio che trasforma potenza in atto, tentativi in realtà”. Ammazza …la potenza dei media,  aò, de sto passo conquistamo pure il temibile Albione.

E intanto er sor Sonnino s’è popo innamorato daaaaRoma. Dice anche:di sentirsi simile a Luis Enrique in quanto a filosofia e modo di allenare Luis Enrique ha portato una nuova idea di calcio, tutti parlano di lui, ha trasmesso a molti una gran voglia di fare calcio in modo diverso” A Sonnì, daje che te sei pure prenotato, ma armeno sei simpatico. E che dire dell’artro che s’era prenotato, er cincichella. Stavorta je dice bene, e mò vojo vede se parla ancora de ROMA. Magara, mò se ricorderà de avè allenato la Lanzie. E a Sabatini je dispiace?: “La Fiorentina ha fatto un grande affare a prendere un grandissimo allenatore come Delio Rossi. Migliore scelta non ci poteva essere da parte della società. Auguro a lui tutti i successi possibili perché è anche un grande uomo. Sono sicuro che farà bene“. Sabbatì, abbiamo troppa stima pè te. Ce semio capiti!!!!

Un altro che “parla de ROMA tanto pè fa caciara” è Di Natale: “ Io vicino alla Roma? E’ stata una possibilità concreta quando giocavo a Udine e mi volevano in giallorosso sia Spalletti che Pradè. Poi però non se n’è fatto nulla” Il motivo non lo dice, ma tutti lo sanno: in big friendschip: rompe li cojoni!!

Chissà se per davvero Capello ha perso le nozze del figlio a causa del tranello di Baldini. Una gran paraculata dello storico portaborse e suo segretario personale. Ve lo immaginate? Dopo anni e anni vissuti a seguire donFabio, sarebbe come una specie de ribellione de “Spartacus”. Baldini detto “Spartacus”, così, forse, apparirebbe più simpatico.

E per finire. Vogliamo lanciare un proclama a reti unificate: “nessuno tocchi PaoloNegro”. Non sappiamo se l’ex laziale abbia avuto er vizio der gioco delle scommesse. Se è stato coinvolto sono cazzi sua! Per quanto ci riguarda, lasciateci immaginare che esista ancora l’ingenuità, il gesto risoluto de chi vole spazzà la palla, er tocco der jaguaro, la mossa der gambero….Insomma tutte le volte che il nostro pensiero andrà a Lazio-Roma stagione 2000/2001 non facciamoci condizionare dalle azioni giudicate dalle umane legislazioni, ma pensiamo che il gesto di PaoloNegro sia stato solo il segno imperscrutabile di un destino ridicolo e che lui fu il prescelto per manifestarne la demiurgica potenza divina che ordina le cose del mondo.

mandrake