domenica, Settembre 29, 2024 Anno XXI


da RAI Radio 2 – laroma24.it

Daniele De Rossi è stato intervistato questa mattina in escusiva dall’emittente radiofonica. Queste le parole del centrocampista giallorosso:

Daniele De Rossi

E’ stato bello domenica.
“Sì, E’ stato bello”
Prima della partita la squadra si mette in cerchio e tu resti in mezzo.
“E’ un’usanza asturiana. Prima lo facevamo dentro lo spogliatoio, oggi lo facciamo in mezzo al campo”.
Che dici ai tuoi compagni?
“Piccole cose qua e là. Poi finisce con l’hip hip urrà classico”
Sei una presenza taciturna con l’esterno, non sei un presenzialista. Sei capace di garantire l’equilibrio all’interno.
“E’ diverso quello che appare fuori da quello che sono dentro. Sono un po’ un vulcano dentro, nel quotidiano e nello spogliatoio. Fuori tendo a chiudermi. E’ anche la piazza di Roma che tende a chiuderti”.
Ti senti voluto bene o Roma ti fa paura.
“Non più. Ci sono stati due o tre anni d’ambientamento. Dopo un po’ uno ci fa il callo”.
Sei innamorato?
, sto bene, si va avanti. C’è bisogno di amore, di pensare all’amore. Uno esce da una relazione lunga e magari fa quello che prima non faceva: mi sono goduto un po’ la vita da single. Ho scoperto il silenzio: anche se amo il rumore di mia figlia, ho apprezzato anche questo periodo.
Hai mai pensato “ma chi me l’ha fatto fare?” Eri giovane quando ti sei sposato con Tamara…
Appena ti separi sei sempre nervoso, sei scosso, è normale. Chi me l’ha fatto fare non l’ho mai pensato: non sarebbe nata Gaia, la gioia più grande per me.
Famiglia allargata?
La cosa importante è Gaia ora.
Perchè i calciatori si findanzano sempre con le “belle”?
Io sono stato anche con ragazze normali. Mi ritengo una persona normale, ho l’etichetta scherzosa di supereroe, ma non posso farci niente.
Cosa ne pensi degli stipendi elevati?
Il mercato fa i prezzi. Il mercato del calcio muove cifre stratosfertiche, i calciatori sono i primi attori di questo circo. E’ normale checi siano questi stipendi. So che non è bellissimo, ma non provo sensi di colpa per fare quello che faccio. Mi ritengo un miracolato: lavoro ad alti livelli e guadagnando tanto. E’ sempre stato così, qui in Italia chi salva vite guadagna meno di chi gioca a calcio. Se magari avessi giocato a basket avrei guadagnato di meno.
Cosa avresti fatto se non avessi fatto il calciatore?
Magistrato. Berlusconi e il suo rapporto con i magistrati? Aldilà di questo, non era più il suo momento.
Lo hai votato?
No, non voto. Non riesco a trovare una persona che mi rappresenti, anche a livello umano. Renzi? Si, è qualcosa di nuovo, mi incuriosisce.
Non sei stanco di “Capitan Futuro”? Non vorresti essere Capitan presente?
C’è un termine: quando smetterà Totti diventerò il Capitan presente.
Tu e Totti apparite diversi. Cosa ti piace e cosa non ti piace?
Sicuramente siamo diversi, come caratteri, come tutti. Siamo sempre andati d’accordo, forse anche per questo. Sembra un ragazzo di un’altra epoca: spavaldo, sicuro, con personalità. Ha una luce dietro, nessuno ha quello che ha lui. Non mi piace però il fatto che sia permaloso.Avete mai litigato?
Sì, abbiamo litigato tempo fa, anni fa. Non ci siamo parlati per un po’ di tempo.
Capello ieri è tornato a Trigoria. Totti dove era?
Non so se si siano salutati, non so niente. Lo so ora che non si sono visti. E’ stata la persona più importante per me a livello di crescita calcistica: quando lo guardo penso “mi ha fatto del bene”.
Quindi tu non provi quel pensiero di abbandono?
Se fossi solo tifoso, si. Ma questo sentimento è associato al bene che gli voglio per quello che ha fatto per me. Ero anti Juve, anti Lippi, poi lo stesso Lippi è stato quasi un padre.
Luis Enrique?E’ evidente, ha un credo preciso. Ha delle regole di gioco, comportamentali: non scende a compromessi. E’ stato giocatore di recente, è vicino a noi.
Quest’anno non si vince?Eh, me sa de no…