martedì, Novembre 05, 2024 Anno XXI


Si ama spesso paragonare il calcio come lo specchio della nostra società e, mai come in questa occasione, questo tipo di associazione calza a pennello. La crisi che sta attraversando il nostro paese, trascinata da una Europa assai debole sotto il punto di vista politico, si sta ripercuotendo su un calcio di per sé ai minimi storici che, nelle categorie inferiori, annaspa ormai da anni. A reggere il fatidico colpo, sono rimaste ormai poche società, sostentate, o meglio mantenute, dai soli sacrifici dei propri presidenti. La cosa che più preoccupa è dettata dalla forza con cui la crisi colpisce il calcio, andando ad interessare società di Serie B, ma anche della massima serie. E se pensiamo che la Serie A è sostenuta dai diritti televisivi, eppure troviamo società in difficoltà, figuriamoci in cadetteria o in Lega Pro, dove i soldi delle telecamere non girano o solo in tono fortemente minore.

Chi, come me, segue da anni le gesta della Terza Serie, si è ormai abituato a vedere, annualmente, sparire società calcistiche, causa problemi economici. Ma se fino a qualche anno addietro, questo interessava quelle squadre denominate di estrema provincia, oggi si deve fare i conti con una piaga che sta lentamente interessando anche società blasonate e con secoli di storia. Ma come dicevo, ormai ad essere toccati da una crisi sempre più crescente, sono società di Serie A, come ad esempio accaduto a Bologna. Di Serie B con l’Ascoli in perenne difficoltà, a cui si sono aggiunte altre compagini, ultima della quale il Bari.

Fare un elenco delle squadre interessate dalla crisi in Lega Pro, sarebbe oggi, quasi impossibile, o meglio, ne scaturirebbe un elenco tanto lungo quanto angosciante, soprattutto se ci riferiamo a piazze calcisticamente importanti, come ad esempio Salerno, Lucca, incapaci di presentarsi ai nastri di partenza per questa stagione.

La cosa che preoccupa però, è dettata dal fatto che al termine della stagione saranno ancora di più quelle società che dovranno, giocoforza, dare forfait. Ed i sintomi di questa lenta agonia si stanno già vedendo, in un campionato che è appena partito, ma che già patisce difficoltà importanti. Sono molte, infatti, le società che, già oggi, dichiarano di avere gran di difficoltà ad andare avanti. L’ultima in ordine di apparizione, la gloriosa Taranto che, per mezzo delle parole del suo presidente D’Addario, ha confessato una difficoltà palese ad andare avanti.

Questo è il calcio odierno, fatto di punti presi sul campo e di quelli tolti dalla Covisoc per pagamenti arretrati o non effettuati. Classifiche falsate già prima del suo avvio, stravolte all’ultima giornata, con nel mezzo tanta sofferenza da parte dei presidenti, ma soprattutto, dei tantissimi tifosi che sperano sempre in qualche miracolo che, qualche volta si avvera, ma ormai troppo spesso non arriva.

Stefano Cordeschi – www.calciopress.net

Per Corederoma
Paolo Nasuto