sabato, Settembre 28, 2024 Anno XXI


A Roma, per la vicenda delle multe per la coreografia, si sono schierati tutti: siti, giornalisti ed ultima anche la società.
Quella stessa società che ha provato in ogni modo ad aggirare (legalmente e che dal girone di ritorno metterà in vendita il carnet dei biglietti senza tessera) la Tessera del tifoso per permettere a tutti (e sottolineo tutti) di andare allo stadio senza limitazioni di sorta.

Ma qui a Firenze è tanto difficile fare in modo che accada lo stesso.

La società viola si fa promotrice di iniziative lodevoli (come il terzo tempo) o sinceramente stucchevoli (come il cartellino viola), sigla unilateralmente patti con i tifosi, chiede e pretende rispetto reciproco, si infuria (giustamente) per le offese razziste, insomma si da un gran daffare.

Poi parla, parla, parla, nelle persone più rappresentative, promettendo mari e monti per i tifosi…

E poi? Poco a nostro avviso.

A meno che non si voglia considerare come un “qualcosa” fatto per tifosi, l’apertura dell’ennesimo negozio che vende maglie e gadgets viola (guarda caso nel tempio dello shopping dell’hinterland fiorentino poco prima di natale…).

E molti tacciono: perché gran parte della stampa fiorentina, ormai, vive solo delle notizia che arrivano dalla Fiorentina, e pochi hanno il coraggio né la voglia di contraddire una tanto autorevole miniera di scoop giornalistici che garantiscono la sopravvivenza a molti.

Ma noi vorremmo di più: il “qualcosa” che vorremmo, che da tempo chiediamo, che pressoché soli rivendichiamo come un nostro diritto, è quello ad essere sostenuti e difesi, da quella stessa Fiorentina, che ogni volta che scende in campo trova tanti a difenderla e sostenerla, in casa e in trasferta.

Dopo le parole di Mencucci,cosa si è fatto per i daspati di Lucca?

Perché a Firenze i biglietti sono quasi sempre carissimi e di difficile reperibilità o accessibilità (mio figlio non può andare allo stadio con un ridotto per biglietto famiglia insieme al nonno abbonato di tribuna perché per fare il biglietto con lo sconto famiglia devo comunque acquistare il biglietto ridotto insieme ad uno intero di un familiare, che in questo caso è già abbonato e quindi non ha intenzione di ricomprare il biglietto…)?

La Fiorentina ha assunto nessuna iniziativa per agevolare o consentire l’accesso allo stadio anche per i non tesserati, soprattutto intercedendo per loro in occasione di incomprensibili divieti di trasferta o ancora creando forme di prelazione o fidelizzazione per i biglietti casalinghi?

Perché a Firenze si è così inflessibili nell’applicazione di leggi assurde (un esempio: c’è chi si è visto requisire l’ombrello a Firenze, mentre con lo stesso ombrello è potuto tranquillamente entrare nello stadio di Verona, che per di più è pure coperto, quando la Fiorentina giocava con il Chievo), anche al di là del buonsenso?

Noi, inteso come sito, continuiamo ad esistere anche e soprattutto per continuare a denunciare queste palesi incongruenze ed ingiustizie. Se la Fiorentina facesse il suo dovere, se la palla passasse a loro (ai padroni del vapore, a quelli che siedono nelle stanza dei bottoni, a qualli che hanno voce in capitoli, ai signori in giacca blu e cravatta con marchio ufficiale…), forse, noi tutti potremmo anche andare tutti a casa e ricominciare solo a fare quello per cui siamo nati: tifare sempre ed incessantemente viola.

Dodicesimouomo

Per Corederoma
Paolo Nasuto