venerdì, Settembre 27, 2024 Anno XXI


Da Terzigno ad Ercolano passando per l’Olimpico di Torino fino al Marassi. Ne hanno macinato di chilometri i tifosi stabiesi in questi sette anni. Gioie, imprese e anche qualche delusione.

La pagina più bella, però, è stata scritta venerdì sera a Genova. La matricola di Braglia al cospetto della super Sampdoria di Palombo, Bertani, Pozzi e Maccarone. Roba da rabbrividire. Ti aspetti una Juve Stabia timorosa e con le gambe tremolanti. Altrochè. Le Vespe spaventano i doriani, li pungono con Marco Sau ma nel recupero, quando gli stabiesi sono lì a stropicciarsi gli occhi ed assaporare una vittoria memorabile, arriva il gol di Pozzi.
Il lungo viaggio per l’appuntamento con la storia. Quasi duemila stabiesi in quel di Genova per trascinare la Juve Stabia in una notte speciale, quella dell’anticipo contro la Sampdoria.I tifosi gialloblù hanno invaso Genova con ogni mezzo. Chi in aereo, altri con il treno e oltre sei pullman e minibus in direzione Marassi.
Alle 19,30 il settore ospiti dello stadio Ferraris regalava già il pienone e un effetto suggestivo. Al punto che, in tribuna, alcuni steward si sono lasciati andare: “Venerdì scorso si è giocata Genoa-Milan. Ebbene, i tifosi della Juve Stabia sono molti di più di quelli rossoneri visti a Marassi”.
Non c’è tempo per rammaricarsi. Resta la soddisfazione di aver visto una Juve Stabia per nulla impaurita e che ha messo a nudo tutti i difetti della squadra di Iachini. Una giornata storica vissuta dai 1800 stabiesi che hanno raggiunto il Marassi con ogni mezzo. Aerei, treni, pullman, minibus. Alle 19,30 il settore ospiti dello stadio Marassi regalava già un colpo d’occhio suggestivo. Mentre la squadra di Braglia è sul prato per il riscaldamento i presidenti Giglio e Manniello si recano sotto il settore degli stabiesi e si portano la mano sul cuore. In fondo, quella del Marassi, è anche la loro ‘piccola’ impresa costruita con sacrifici e passione. Il clima è quella di festa, almeno tra i 1800 tifosi stabiesi che mostrano anche uno striscione: “Fincantieri non si tocca”.
Nessun problema d’ordine pubblico. Il pubblico stabiese ha dato l’ennesima prova di maturità e civiltà dimostrando di essere all’altezza della serie B. Il giorno dopo Castellammare si risveglia con una sensazione piacevole. Un orgoglio pervade i tifosi, quelli che erano a Genova e gli altri in città. “Meritavamo di vincere. Siamo andati a Genova giocando una grande partita. Peccato per il gol al 93’ di Pozzi. Va bene anche così”, il commento di un ragazzo in un bar del rione Annunziatella. “Sau è un grande. Peccato perchè poteva servire meglio Scozzarella”, ripete un altro stabiese commentando la gara di Marassi: “L’ho seguita in un bar con altri amici”. Tra i tifosi c’è anche Ugo Schettino, tecnico che in passato ha lavorato come secondo con Salvatore Di Somma, il responsabile dell’area tecnica della Juve Stabia. “Non parlerei di impresa – commenta Schettino – La Juve Stabia ha offerto una prova notevole contro una grossa Sampdoria che ritengo che entrerà nel novero delle squadre dei playoff”. Antonio lavoro all’ospedale San Leonardo e come tanti si è alzato alle prime luci del mattino per raggiungere Genova. E’ distrutto dal viaggio di ritorno ma il cuore gonfio di felicità: “Questa Juve Stabia ci inorgoglisce sempre di più. Sau è il nostro Lavezzi”.Daniele è uno dei 1800 che hanno seguito la Juve Stabia a Genova e che non salta una trasferta. “Siamo la rivelazione della serie B – commenta – Giochiamo un gran calcio e a Genova abbiamo comandato il gioco specie nel primo tempo dove la Juve Stabia ha preso un palo e limitato la Sampdoria”.E lui, come i veri seguaci delle Vespe, sette anni fa sosteneva la Juve Stabia anche sui campi di serie D. “Sette anni fa, di questi tempi, giocavamo il derby ad Ercolano. Oggi siamo a Marassi e abbiamo sfiorato la vittoria”. “Che rientro, fantastico – aggiunge Francesco Saverio – Qualcuno ci chiama rivelazione. Io, invece, dico che siamo una realtà. La Juve Stabia sta dettando legge ovunque. Ora abbiamo la gara col Cittadella, l’ultima di un 2011 fantastico. Faccio un appello alla gente: stringiamoci intorno alla squadra perchè merita il nostro calore e uno stadio pieno”.

[Fonte: Resport]

Per Corederoma
Paolo Nasuto