sabato, Ottobre 19, 2024 Anno XXI


Nove milioni 124.041 telespettatori e circa 230.000 tifosi allo stadio: ecco cosa “vale” oggiuna giornata del campionato di serie A. Sono dati confortanti, di questi tempi: più, chiaramente, per quanto riguarda gli ascolti tv, in netta crescita, che sulle presenze negli stadi, che restano sempre molto lontane dai campionati leader in Europa (Premier e Bundesliga). Quest’anno 173.356.778 telespettatori complessivi hanno visto le gare di A nel girone di andata, vale a dire 9.124.041 a giornata. Un incremento del 7,92% rispetto alla stagione precedente (totale 160.631.311, media gara 8.454.280). Le partite, come noto, sono trasmesse in diretta, e in pay, da Sky (satellite) e da Mediaset Premium (digitale). Sky è cresciuta del 4,22% per quanto riguarda le partite (e dell’8% se consideriamo anche le trasmissioni pre e post gara). Ogni giornata su Sky vale infatti 5.461.773 spettatori. Per quanto riguarda Mediaset Premium, che partiva da cifre più basse, l’incremento è stato del 13,95%, anche grazie allo switch off. La media giornata è di 3.662.268 telespettatori. Considerazioni: il calcio in tv piace sempre di più. E difatti paga sempre di più, quasi un miliardo di euro a stagione (che ora i presidenti dovranno dividersi e ci sarà da divertirsi…)

Tv: slitta il braccio di ferro fra Rai e Mediaset
Sempre tv, ma stavolta si tratta dei diritti in chiaro (gli highlights) del campionato di serie A: la Lega di serie A avrebbe dovuto aprire le buste con le offerte domani alle ore 12, ma tutto è slittato di una settimana. Il motivo è semplice: non si è tenuto il cda della Rai che avrebbe dovuto decidere che offerta fare (sicuramente al ribasso rispetto ai 25 milioni a stagione chiesti dalla Lega). Si deciderà quindi venerdì prossimo. Anche Mediaset è molto titubante: alcuni (massimi) dirigenti preferirebbero puntare soprattutto sul digitale pay, mentre la concessionaria pubblicitaria (Publitalia) spinge per fare un’offerta, e prendere così un altro prodotto, visti i tempi difficili. Si vedrà. Intanto presto la Lega preparerà il bando della Coppa Italia, bistrattata nelle prime fasi ma che dai quarti fa record tv (vedi Juve-Roma) e buon pubblico negli stadi. La Coppa Italia ora fa gola a Rai, Mediaset e Sky. Di sicuro la Lega prenderà più soldi. La formula funziona, solo che il calendario ingolfato (colpa della A che non vuole scendere a 18 club…) costringe di giocare molte partite in pieno inverno, e di sera, quando ci sono date libere dall’Uefa.

L’Inter vuole il commissario in Lega. Intanto Cardinaletti e Carraro…
Lega di serie A a rischio commissario? Secondo alcune correnti di pensiero, il rischio ormai è concreto: la “macchina” funziona, grazie al lavoro del dg Marco Brunelli e del suo staff, e produce utili. Ma è l’aspetto “politico” che lascia perplessi: Maurizio Beretta si è dimesso lo scorso marzo da presidente ma non è mai stato sostituito. Essendo top manager di UniCredit, ha poco tempo da dedicare alla Confindustria del pallone e poi il sistema di governo, con tutti i poteri all’assemblea e non al consiglio, indubbiamente lo penalizza. Insomma, Beretta ha delle colpe. Ma non tutte le colpe. Ora bisogna uscire da questa situazione di empasse: Zamparini e Cellino se ne sono andati dall’ultima assemblea sbattendo la porta. Ernesto Paolillo, a. d. dell’Inter, è convinto che ci voglia il commissario e per questo ha rischiato di essere aggredito da Claudio Lotito, che, ovviamente, è lo sponsor n.1 di Beretta. Ma chi potrebbe essere il futuro presidente? Crescono le quotazione di Andrea Cardinaletti, appoggiato ( anche) dall’Inter. Cardinaletti è l’ex presidente del Credito Sportivo: e alla Banca dello sport, ora commissariata da Bankitalia, un paio di mesi fa, sembrava destinato Franco Carraro, il cui nome era stato fatto lo scorso anno anche per la Lega di Milano. Così come si parlava di Tullio Camiglieri, ex Sky, esperto di diritti tv e merchandising. Insomma, i giochi restano apertissimi. Ma una soluzione andrà trovata, e il più presto possibile.

[Fonte: Spy Calcio – La Repubblica]

Per Corederoma
Paolo Nasuto