Gli strani casi che rimbalzano dall’Argentina grazie agli amici di “Vamo lo Pibe”. Il “derecho de admision” una sorta di daspo “privato” in salsa argentina che, questa volta, colpisce dei giornalisti e non dei tifosi.

Quello che vediamo sopra è il fax che il club BOCA di RIO GALLEGOS (squadra del sud della Patagonia Argentina che gioca nel Torneo Argentino B, ossia la quarta serie) ha spedito alla Radio FM NEWS della stessa città.
Nel fax il Boca annuncia che verra’ applicato il “DERECHO DE ADMISION” al Sig.re Martin Perez e alla Sig.ra Analia Rubiño chiedendo gentilmente alle proprie testate d’inviare altri giornalisti per fare la radiocronaca!

Questa è la prima volta che il “Derecho de Admision” viene applicato a persone che non sono membri delle Barras Bravas o che hanno precedenti penali per problemi di violenza allo stadio.
Il Motivo? Sembra che il presidente del Boca, Martin Baez, non abbia gradito le critiche che questi giornalisti hanno fatto in onda per quello che riguarda il calcio mercato e il gioco della squadra.

Se siete nuovi e vi state chiedendo cos’è questo “Derecho de Admision” ve lo spieghiamo subito:
Il “derecho de admision” (oppure “diritto di ammissione”) è la facoltà che ha una persona proprietaria di un negozio/bar/ristorante di scegliere i propri clienti, in oche parole un proprietario di una pizzeria puo decidere chi fare entrare e chi no o se avete una ristorante di alto livello potete decidere di non fare entrare un tizio vestito male! Questo “Derecho” è stato imposto dallo Stato alle squadre di calcio per non fare entrare le persone giudicate pericolose.
Mentre in Italia è la polizia a decidere di dare un DASPO o meno, in Argentina è lo stesso club che puo decidere chi entra e chi no (lo Stato e intervenuto solo qualche mese fa per l’interna de La 12 con Rafa Di Zeo e Mauro Martin)

Se non avete ancora capito, ci vuole pazienza ci sono e ci saranno tante cose che non riuscireste mai a capire anzi forse non l’hanno ancora capito quelli che hanno scritto queste regole!!!

[Fonte: Sportpeople]

Per Corederoma
Paolo Nasuto