giovedì, Ottobre 03, 2024 Anno XXI


Il “Derby del Sud” va in scena allo Stadio Olimpico per la 125ª volta e presenta un dato curioso, infatti entrambe le squadre hanno vinto 28 dei 62 incontri casalinghi disputati, ma la Roma ha vinto 14 volte in trasferta, contro le 8 dei partenopei nella Capitale. Giallorossi quindi in vantaggio nel totale delle vittorie 42 a 36.
La storia dei confronti diretti fra le due squadre ha inizio il 10 novembre 1929 a Campo Testaccio e gli Azzurri sono la prima squadra in assoluto ad uscire indenne da sotto il Monte dei Cocci. Finisce infatti 2-2 con reti di Chini e Volk per la Roma e doppietta di Vojak per il Napoli.
L’anno successivo, il 19 ottobre 1930, la prima vittoria romanista per 3-1, mentre il Napoli passerà a Roma soltanto nella stagione 33-34, al quinto tentativo. Sono gli anni ruggenti di Attila Sallustro e di Guaita, Scopelli e Stagnaro e proprio Guaita “il Corsaro Nero”, così ribattezzato dopo una tripletta inflitta al Livorno con la Roma in completo nero, con un’altra tripletta ad affondare i campani nella stagione 34/35, quella post-mondiali, con gol del 4-0 finale di Scaramelli.
Sono anni di vacche magre per i partenopei, che raccolgono soltanto due pareggi nelle successive 6 partite, fino alla disfatta della stagione 41/42 in cui la Roma vince il suo primo scudetto ed il Napoli retrocede in Serie B. E’un trionfo giallorosso, un 5-1 finale con reti di Di Pasquale, Coscia e tripletta di Amadei per la Roma e gol della bandiera di Dugini. Anche dopo il ritorno in Serie A la storia non cambia e gli Azzurri continuano a non tornare mai da Roma con il bottino pieno. Curioso poi è quello che accade nella stagione 47/48. Roma Napoli finisce 1-0, rete ancora di Amedeo Amadei, futuro allenatore del Napoli nel famoso e disastroso 8-0 della Pasqua 59 su cui torneremo.
E’ il più lungo campionato mai disputato in Italia. Si parte il 14 settembre 47 e si finisce con il Grande Torino Campione il 4 luglio 48. Il fattaccio succede il 6 giugno: il Napoli vince a Bologna 0-1, gol di Naim Krieziu, Campione d’Italia con la Roma nel 41/42, proprio al 90°. Cominciano presto a girare voci strane sulla partita ed in breve la Federazione decide, dopo un rapido dibattimento, che il Napoli, già retrocesso sul campo, venisse declassato all’ultimo posto in classifica. Non c’è proprio gloria per gli Azzurri a Roma e nel 52/53 c’è un altro risultato eclatante: 5-2 marcato da Sundqvist, Broneè, Bortoletto e doppietta di Galli, mentre per il Napoli un’autorete di Azimonti e Jeppson, il grande centravanti svedese che “il Comandante” Achille Lauro pagò ben 105 milioni. Vedremo soltanto un altro 5-2 nella stagione del secondo scudetto romanista.
Passano ben 23 anni prima che il Napoli vinca a Roma e stavolta succede per due stagioni di fila. Nel 56/57 1-3, reti di Vitali e doppietta di Luis Vinicius de Menezes in arte Vinicio, detto “O Lione”, cui risponde soltanto Dino Da Costa e nel 57/58 0-2, con reti di Di Giacomo e ancora Vinicio.
Non fosse mai successo: Pasqua 1959 e Roma si sveglia sotto un diluvio che tiene lontano il grande pubblico, che si perde una giornata storica. La partita, più che un diluvio, è una grandinata giallorossa: 6° Lojodice, 8° Pestrin, 12°, 22° e 62° Da Costa, 74° Selmosson, 75° Pestrin e 88° ancora Arne Selmosson, “Raggio di Luna” che sigla l’8-0 finale, peggior sconfitta in trasferta della storia del Napoli in serie A e seconda maggior vittoria della Roma, dopo il 9-0 alla Cremonese del torneo 29/30. In panchina con il Napoli il nostro Amedeo Amadei, in porta il mitico Bugatti, uno dei portieri più quotati dell’epoca.
A quella disfatta seguono altre tre sconfitte 3-0, 2-0 e ancora 3-0 alla prima giornata del torneo 62/63, che vedeva il ritorno in Serie A dei partenopei dopo un anno di Purgatorio. Nella stagione 66/67 gli Azzurri tornano a vincere all’Olimpico con un secco 0-2 gol di Braca e Sivori.
Gli Anni Settanta ci raccontano derby infuocati: 70/71 2-2 col Napoli in vantaggio 0-2 gol di Hamrin e Ghio e Roma che pareggia grazie a Del Sol che accorcia al 74° e a Liborio Liguori, che all’82° impatta il risultato. 71/72 1-0 gol di Renato Cappellini e rigore sbagliato da Zigoni.
72/73, alla quarta giornata la Roma batte il Napoli 1-0, gol di Scaratti al 35° del primo tempo, e vola in testa alla classifica. Quell’anno ci salveremo per differenza reti. Attenzione a questa vittoria: a suo modo resterà storica. Infatti, da allora e fino alla stagione 81/82, la Roma non batterà più il Napoli e, fra casa e trasferta, otterrà soltanto 8 pareggi, 1 solo al San Paolo, e ben 11 sconfitte.
Proprio in un Roma Napoli 0-1 con gol di Braglia, ex romanista, del 2/12/1973 fa il suo esordio sulla panchina giallorossa “Il Barone” Nils Liedholm, che aveva preso il posto di Manlio Scopino, esonerato con la Roma penultima in classifica, dopo una sconfitta a Foggia.
Nella stagione 80/81 la partita finisce 1-1, gol di Pruzzo e Speggiorin, è l’anno del gol di Turone e, curiosamente, è il primo 1-1 nella storia dei confronti all’Olimpico e, cosa ancora più curiosa, è che da allora si è pareggiato altre 8 volte e sempre per 1-1, addirittura 4 consecutive fra il pareggio del Flaminio, gol di Comi e Maradona su rigore dell’89/90, e quello del 92/93, gol di Hassler e Fonseca.
La Roma torna a battere il Napoli il 20 febbraio 1983 ed è una vittoria roboante: 5-2 gol nell’ordine di Ramon Diaz, Nela, Ancelotti, doppietta di Agostino, Pruzzo e Marino. Al termine di quella partita la Roma ha ben 5 punti di vantaggio sul Verona e 6 su Juventus e Inter.
Si replica l’anno dopo e finisce 5-1, con una Roma maestosa: Graziani, Cereo, Falcao al volo dal vertice dell’area di rigore, doppietta di Bruno Conti e gol finale di Dal Fiume. I tifosi del Napoli bruciano gli striscioni per protesta e cantano “vincerete il tricolor”. La Sud risponde con “resterete in Serie A”. Si avvererà soltanto la seconda profezia, ma a ripensare a quei cori e vedendo l’attuale situazione vengono i brividi.
Nella stagione 84/85 arriva Diego Armando Maradona e finisce 1-1, mentre l’anno dopo la Roma di Eriksson travolge il Napoli 2-0, reti di Gerolin, con memorabile finta di corpo che mette a sedere Garella, e raddoppio di Boniek. L’anno dopo Maradona porta il primo scudetto della storia sotto il Vesuvio e sigla il gol della vittoria all’Olimpico. Ancora più impressione desta il Napoli l’anno successivo. In 9 contro 11, espulsi Renica e Careca, pareggia il gol di Pruzzo con Francini e anzi sfiora la vittoria. Squadra superlativa che, misteriosamente, perderà lo scudetto contro il Milan di Sacchi.
Ormai siamo ai giorni nostri, dopo la lunga serie di pareggi descritti prima. Ricordata l’ultima vittoria napoletana 2-3 nella stagione 93/94, dopo l’immancabile 1-1 del 94/95, la Roma chiude l’attuale score con quattro vittorie nelle ultime quattro partite.
Si comincia nel 95/96 con un 4-1, tripletta di Marco Delvecchio e autorete di Cruz per la Roma e gol della bandiera di Pecchia. Faticoso 1-0, gol di Aldair al 33° della ripresa per la Roma di Carlos Bianchi 96/97. Zemaniano 6-2 nel 97/98, reti giallorosse di Candela, Gautieri, Di Francesco e tripletta di Balbo, gol di Altomare e Bellucci, romanista di San Basilio, per il Napoli di Bortolo Mutti, che, alla fine dell’anno retrocederà, malgrado il cambio dell’allenatore.
L’ultimo precedente è parte della storia del terzo scudetto romanista: la gara dell’esordio in campionato di Emerson, fermo da agosto per un grave infortunio. Finisce con un secco 3-0, gol di Delvecchio, Totti e Batistuta.

Partite giocate 62
Vittorie Roma 28
Pareggi 26
Vittorie Napoli 8

Ultima vittoria Roma
2000/2001 : 3-0 Delvecchio Totti Batistuta
Ultimo pareggio
1994/1995 : 1-1 Moriero Boghossian
Ultima vittoria Napoli
1993/1994 : 2-3 Rizzitelli Bonacina Buso Di Canio Ferrara