giovedì, Settembre 26, 2024 Anno XXI


Come ogni porta di garage o cancello per strada, la partita della ROMA a San Siro si è disputata con i dettami e le regole del PORTA UNICA di giovinezza memoria.

Un Milan primo in classifica, ma pieno di acciacchi e grattacapi pre Barcellona, ha iniziato il match portando continui ma lenti attacchi alla nostra roboante difesa che, in collaborazione con un centrocampo latitante, una volta recuperata palla, non faceva altro che riconsegnarla ai rossoneri per ricominciare la litania.

Tutto ciò fino all’inaspettato 44esimo minuto in cui la maldestra ciavattata del difensore milanista poneva il pallone in posizione di sparo dal limite dell’area a disposizione dello scarpino creato su misura per il piede malconcio di Daniele De Rossi. Botta (sbilenca) e gol malandrino malandruccio del PIRATA dei CARAIBI attraccato al limite dell’area piccola. Bene, culo, bis…

Preso atto degli eventi, anche il più smaliziato e disincantato dei tifosi della ROMA ha messo in moto le rotelle del planetario che partorivano in un battibaleno ragionamenti sulle praterie apertesi nella disastrata difesa milanista. Certamente, come no. Contropiede con chi? E con quali schemi? LA VERTICALIZZAZIONE È STATA ABOLITA DALLA COSTUITUZIONE ASTURIANA, E ALLORA ASPETTAMO CHE SUCCEDE… DIFENDEMOSE, ALMENO.

A STO PUNTO ENTRANO IN CAMPO 2 FATTORI

  1. IL PRIMO FATTORE:
    Abbiati rilancia come un portiere de pallanuoto coi piedi… E il NOSTRO CAPITANO (DIO LO CONSERVI SANO) arpiona la palletta che potrebbe portarci sul 2-0. Per far partire una tranva sotto la traversa? macché… Lenta e deprimente palombella che si adagia dietro la porta. Come NOI se semo adagiati per tera. Un CAPITANO malandato e claudicante, costretto al campo da se stesso (AMORE PER LA ROMA) e DA UN ALLENATORE QUANTOMENO DISTRATTO. MA CHECCO DA QUA NUN SE CRITICA, PURE QUANNO SBAJA ER TIRO DELLA VITTORIA, LA MEMORIA CONTA PIU’ DI TUTTO. IN QUESTO SEMO ELEFANTI, MICA SORCI.
  2. IL SECONDO FATTORE:
    IL SIG.MAZZOLENI DA VAFFANCULO PROVINCIA DI MILANO. COSTUI, GIA’ PROVOCATORIO NELL’ASSEGNAZIONE DEI CARTELLINI NEL PRIMO TEMPO (IBRA DA CACCIARE), SI PRODUCEVA IN RAPIDA SEQUENZA NEI SEGUENTI REATI DA STADIO (ER DASPO MAI A QUESTI, NO?)
    • A) FUORIGIOCO DI 1.3 MT DI IBRA SUL CROSS DELL’AZIONE DEL RIGORE
    • B) MACROSCOPICO FALLO DEL FARAONE DE ‘STA CIPPA SU HEINZE NEL PROSEGUIMENTO DELL’AZIONE STESSA
    • C) FUORIGIOCO INESISTENTE DI LAMELA (CHE ANDAVA IN PORTA) SULL’INCIPIT DELL’AZIONE DEL RADDOPPIO MILANISTA

Basta per amazzare un cavallo, figuramose sta ROMA. Mai ci è piaciuto lamentarci ed invocare GOMPLOTTONI, ma quello che è successo sabato è sotto gli occhi di tutti. MENO DELLA SOCIETA’ AS ROMA, CHE MUTA E CIECA PROSEGUE NELLA DISSENATA POLITICA DEL PORGERE L’ALTRA GUANCIA A UNA MASSA DI BANDITI CHE TE SE MAGNA A MOZZICHI.

Detto ciò, ed è tanta roba, pensare che un allenatore di serie A possa continuare a produrre i danni che LUIS ENRIQUE ha prodotto alla ROMA, unitamente ai giocatori che si sono adeguati all’andazzo, in cambio dell’abolizione di ritiri e doppie sedute, è deleterio e autolesionista.

L’ESAME STA FINENDO, LA PAGELLA QUANNO ARIVA? E NEL GRANDE LIBRO DEL PROGETTO RIVOLUZIONARIO CHE COSA CE SARA’ SCRITTO? LO POSSIAMO LEGGERE? SFOJALLO? NOI TIFEREMO COMUNQUE ROMA E LA ROMA. SEMPRE.

associazione CoredeRoma