sabato, Settembre 28, 2024 Anno XXI


Riceviamo e fedelmente pubblichiamo la mail inviataci da un nostro lettore:
Egregio Direttore, il 30 aprile u.s. ho inviato alla S.S.C. Napoli la seguente mail:
“Buongiorno, io e mia figlia siamo titolari di abbonamento e in conseguenza di tessera del tifoso Postepay.
Volendo acquistare i biglietti della finale di Coppa Italia del 20 maggio, mi sono recato presso un rivenditore autorizzato Lis ticket a Roma, in via della Giuliana, con le due tessere del tifoso, necessarie a esercitare il diritto di prelazione per gli abbonati.
Nessun problema per l’acquisto del biglietto di mia figlia (tessera Postepay n. 4023 6105 …………….). Io non sono invece stato in grado di acquistare il biglietto perché, secondo il sistema, “il supporto digitale”, e cioè la mia tessera del tifoso (tessera Postapay, regolarmente attivata, n. 4023 6105 ………….) non sarebbe stato “abilitato per la prelazione”.
Il rivenditore si è messo in contatto con il call center Lis ticket, e gli è stato risposto che io mi sarei dovuto rivolgere alla società calcio Napoli, perché è quest’ultima a non aver fatto correttamente le comunicazioni del caso al circuito di vendita dei biglietti.
Ho chiamato il vostro centralino al numero 081.5095344, e mi è stato detto di contattare il numero 081.6107311. Sono giorni che chiamo questo numero, al quale non risponde nessuno (in alternativa il numero risulta occupato).
Ritengo che tutto ciò sia semplicemente scandaloso, e la impossibilità di contattare il vostro numero deputato a risolvere questo tipo di problemi denota una assoluta mancanza di organizzazione da parte vostra, che mal si concilia con le giuste aspirazioni sportive che la società va sbandierando attraverso i propri rappresentanti.
Inoltre, l’avvenuto acquisto del biglietto per mia figlia e la impossibilità di acquistare il mio, faranno si che il biglietto di mia figlia (che ha 13 anni e non può andare certo allo stadio da sola!) andrà perduto (essendo previsto il rimborso dello stesso entro due ore dalla sua emissione!), con un ulteriore danno nei miei confronti.
Vi chiedo dunque di risolvere con la massima urgenza questa incresciosa situazione, che mi sta facendo perdere tempo prezioso per ovviare a vostre gravi mancanze organizzative, indegne di una società sportiva come il Napoli.
Poiché domani scade il termine per la prelazione per l’acquisto dei biglietti, vi invito a contattarmi con la massima urgenza per risolvere il problema. In caso contrario mi rivolgerò agli organi competenti per vedere risarciti i danni subiti e subendi, nonché agli organi di informazione.
Distinti saluti

Avv. Francesco Giuliani

Nessun riscontro mi è stato dato dal Napoli, e ciò ha causato la decadenza del mio diritto di prelazione.
Mi accingo in conseguenza a rivolgermi agli organi competenti per vedere tutelati i miei diritti.
La ringrazio e Le porgo i miei migliori saluti.
Francesco Giuliani”

L’episodio segnalato dal nostro lettore non ci lascia indifferenti e ci induce a sostenere fortemente le sue posizioni. La nostra testata, infatti, è da sempre sensibile alle problematiche di vario genere che possano affliggere i tifosi. Il funzionamento della macchina organizzativa della SSC Napoli in questo caso si è sicuramente inceppato causando una serie di inconvenienti ad un utente per cause non a lui imputabili. Non è possibile che una società che si proclami ‘europeista’ non sia in grado di fronteggiare e risolvere questioni come quelle esposte dal sig. Francesco Giuliani.
La nostra speranza è che, ovviamente, il lettore venga risarcito dei danni patiti e che la SSC Napoli gli porga le dovute scuse facendo un bel gesto, magari regalandogli due biglietti in tribuna per la finale del 20 maggio. Si diventa grandi anche quando si ha l’onesta di ammettere i propri errori.

Dario Catapano

Per Corederoma
Paolo Nasuto