sabato, Settembre 21, 2024 Anno XXI


Spycalcio: Quei tifosi viola, e non solo viola, che hanno “applaudito” il comportamento del tecnico Delio Rossi dovrebbero sapere che se quella rissa vergognosa l’avessero provocata loro, avrebbero avuto il Daspo. Rossi se l’è cavata invece perché secondo il questore di Firenze, Francesco Zonno, si è trattato di una “questione” avvenuta “sul campo di gioco fra due tesserati”, lui appunto e il calciatore Ljajic, e non ha “inciso sull’ordine pubblico”. Di conseguenza, è intervenuto (solo) il giudice sportivo, che ha dato tre mesi di squalifica a Rossi (pochini), mentre è incredibile come né l’arbitro (Giannoccaro) né il quarto uomo (Tommasi) non abbiano visto nulla e non siano quindi intervenuti per cacciare subito Rossi dal campo. Il Daspo vale per i tifosi (basta accendere un fumogeno e addio stadio) ma non solo per loro: in qualche caso è stato applicato anche nel calcio minore, per giocatori e tecnici. E non sempre hanno potuto continuare la loro attività lavorativa (giocare a calcio od allenare). Lo scorso anno era stato punito col Daspo anche un giovane calciatore siciliano, di 18 anni, incensurato, accusato (erroneamente) di aver spintonato l’arbitro all’interno degli spogliatoi. Un anno di Daspo, con obbligo di firma. Nessun attenuante per lui, dal questore di Agrigento. Nessuna possibilità di poter seguire la sua squadra! Poi, era stato accolto il ricorso al Tar. Ma da come si vede, in questo caso (e in altri, del calcio minore) non era stato tenuto conto che si trattava di episodi su cui interveniva la giustizia sportiva. Delio Rossi invece se l’è cavata, merito di essere famoso. Chi invece resta sotto tiro è soprattutto il tifoso. Guai se sgarra.

Per Corederoma
Paolo Nasuto