giovedì, Settembre 19, 2024 Anno XXI


Se credevate che a Pisa si fosse già raggiunto il colmo della repressione, beh, tocca ricredervi. In occassione della morte dei due coniugi doriani, molti ricorderanno l’esposizione dello striscione citato nel titolo di questo articolo. “Il minuto di silenzio non è uguale per tutti: vicini ai tifosi doriani”.

Lo striscione fu esposto in Pisa-Reggiana e solidarizzava con i doriani a causa del diniego della Lega Calcio alla richiesta dell’UC Sampdoria di osservare un minuto di silenzio prima della partita, in memoria dei due sfortunati tifosi morti in un incidente stradale di ritorno dalla trasferta di Sassuolo.

Senza star qui ad aprire la lista infinita di quanti morti siano state strumentalmente ricordate negli stadi ad uso di chi comanda, anche se la loro vita era a mille miglia di distanza dal calcio, senza star qui a sottolineare quanto possa essere infame e dequalificante moralmente la negazione di un momento di solidarietà condivisa, la cosa più assurda è quanto occorso ai ragazzi di Pisa. Dopo aver esposto lo striscione in questione, i ragazzi sono stati raggiunti da multe di 167 € a testa (668 totali) per aver violato il regolamento d’uso dello stadio ed aver introdotto uno striscione senza la previa autorizzazione.

Dopo le multe per il megafono, dopo le multe per i tamburi, adesso la multa per uno striscione di solidarietà. Ovviamente tutti oggetti che potrebbero scatenare violenza, secondo il loro stoltissimo metro di giudizio che così, dall’introduzione delle nuove normative introdotte dal decreto Amato-Melandri e successivi, ha inteso porre un’argine al tifo violento. Poi hanno pure la faccia di culo di andare in giro a parlare di riportare la gente allo stadio: ma se quei pochi, stoicissimi che ancora resistono li trattate peggio dei criminali, come pretendete di riportare gente allo stadio?
Va bene che c’è pure chi, all’interno del movimento, sostiene che essere ultras è un reato, ma qui veramente si sta sconfinando apertamente nel ridicolo.
Ad ogni modo, questo che segue, è il comunicato della Curva Nord Maurizio Alberti.
Solidarietà a loro.

Sportpeople

Per Corederoma
Paolo Nasuto