mercoledì, Settembre 25, 2024 Anno XXI


Torniamo prima del previsto con qualche notarella perché di fatti nuovi si è riempito questo agosto che i francesi definirebbero “etouffante” – soffocante.

Si sono chiuse le olimpiadi di Londra con un successo planetario a dimostrazione, come ha detto Severgnini sul Corriere della Sera che “se uno deve organizzare una festa la può tranquillamente affidare ad un inglese” avendo la sicurezza di non fallire.

Noi invece siamo per i prossimi 16 anni fuori dall’ospitare qualsiasi evento internazionale e anche questo dovrebbe far riflettere sul declino irreversibile della nostra società.

Non siamo tanto sprovveduti da immaginare “l’estero” come il Paradiso e il nostro Paese come l’inferno, ma fino a quando grande parte del territorio e dell’economia non sarà sottratta alla delinquenza organizzata e al malaffare, noi continueremo a stare in panchina e a vedere i vicini che si divertono.

Tanto tempo fa scrivemmo qualcosa a proposito dell’Aeroporto di Fiumicino, biglietto di presentazione per la Nazione intera per coloro i quali approcciano l’Italia anche per vacanza. Ebbene la situazione è vieppiù peggiorata. Siamo a livelli da quarto mondo, perché il terzo ce lo siamo ampiamente già fumato.

Nelle calde giornate estive del collettivo spaparanzo ha continuato a tenere banco la polemica a distanza tra Mastro Zeman e la Juventus zantraglia.

La cosa si sta facendo francamente stucchevole e preferiremmo che il nostro condottiero si autocensurasse su questo tema non essendo in grado di nulla aggiungere e nulla togliere alla questione che sta sotto gli occhi di tutti nella sua stupefacente semplicità.

La Juve ha patteggiato, il suo allenatore ha tentato di farlo e gli ha detto male, sui giocatori hanno cercato più o meno la stessa scorciatoia. Ebbene già questo è Cassazione in ogni paese normale.

Settant’anni di minestrone più o meno consociativo ci hanno portato fin qui. La Juventus rappresenta assai bene il paese e la grande messe dei suoi sostenitori. Chi è sordo, orbo e tace, campa cent’anni in pace.

Zeman che questo detto lo conosce bene in lingua originale, a questo discorso non ci sta. Noi dovremmo essere il suo esercito ma crediamo che sarà soltanto il campo a poter rispondere in maniera definitiva. A questo proposito dovremo però vigilare. De Laurentis ha cominciato con la moina del furto ben oltre la realtà dei fatti, essendo strumentale con questo atteggiamento al mantenimento dello “status quo”.

Noi dovremo essere pronti “ai primi sintomi del raffreddore” come diceva una famosa reclame. Dopo potrebbe essere troppo tardi.

Bene invece finora l’aspetto sportivo. La squadra cresce e gioca.

Abbiamo perso un anno dietro ad una chimera per la quale forse qualche scusa, come tifosi, la meriteremmo. Però non fa niente. Quando Baldini ci incontrerà, ci pagherà una cena.

Ahò, una a testa….capimose.

Però, in fin dei conti, a noi basta vincere tutto quello che si può vincere e siamo felici così.

Lunga vita al prode Lotito e a Tare suo fido scudiero.

Ad Maiora.