sabato, Ottobre 19, 2024 Anno XXI


La partita che non ti aspetti. Dopo le perplessità che la prima partita avevano seminato nelle menti e nei cuori provati da una stagione fallimentare un raggio di sole ha riportato un po’ di serenità.

Tante sorprese a San Siro, la prima è che il centrocampo ‘riserva’ è più pronto del presunto ‘titolare’. Florenzi, Taxi e De Rossi/Marquinho si dimostra più zemaniano e la velocità di gioca ne risente pesantemente.

Il ragazzetto nostro è un moto perpetuo e imbeccato dal capitano non perdona. Inserimento perfetto e la Roma si ritrova in vantaggio a San Siro, vantaggio che da fiducia e che mette la gara sui giusti binari.

I nerazzurri lasciano spazi che il Catania non ha mai concesso e tutto diventa più semplice. Il pareggio di Cassano è una botta di culo che rimane fine a se stessa.

Nella ripresa non c’è match. Le occasioni fioccano e vengono sprecate. Totti sale in cattedra e impartisce una lezione delle sue e stupisce ancora una volta chi capisce poco di football.

Osvaldo capisce che non si può continuare a sbagliare e all’ennesimo cioccolatino del capitano tira fuori la torta che sazia tutti i tifosi giallorossi.

Stramaccioni non trova più le parole per sostenere i suoi e la Roma diventa padrona del campo. Un altro capolavoro chiude il match. Marquinho trova l’angolo impossibile e si torna tutti a casa con le tasche piene di punti e di prestazione.

Destro deve crescere, Piris è da valutare, Pjanic deve cambiare modo di giocare e altre cose da sistemare per il Boemo. Tanto lavoro ma il manico c’è, finalmente.

Anche lo scorso anno l’Inter ci fece illudere ma stavolta non sarà una rondine a primavera.

p.s.: Bergonzi scarso e in malafede ha voluto lasciare il segno in una partita che non ha potuto indirizzare. Noi continuiamo a vigilare affinché il passato non si ripeta

petra@corederoma.it