sabato, Ottobre 19, 2024 Anno XXI


Parto alla buon’ora, ore 20.00 circa, per essere a Verona alle 20.37 al casello di verona nord (nel rispetto dei limiti ), sbirri non ce ne sono visto l’orario. Mi dicono i miei soci già presenti al Bentegodi di circa 600 Spezzini, 7 pullman e diverse auto. Arrivo nei pressi del Bentegodi e un amico scende per darmi il ticket; alla fine come loro, entrerò in tribuna est, con il biglietto della tribuna ovest ma dettagli.

Il Bentegodi offre il colpo d’occhio delle grandi occasioni, curva sud piena tappezzata ovunque, alla mia destra il gruppo La Barras non tesserato e a 20 metri da loro il terzo anello con circa 600 Spezzini belli carichi e colorati. Il Bentegodi avrà anche la pista d’atletica, ma con la sua forma circolare, la tettotia che copre tutto lo stadio e un settore popolare come la curva sud da 5.000 posti circa fanno si che a momenti sia una vera e propria bolgia. Il tifo durante la partita è di buon livello, con la sud che alterna otttimi picchi a pause di silenzio prolungate, il gruppo di circa 150 veronesi non tesserati nei distinti a volte segue la curva a volte si becca con i bianconeri; ma quando è tutto lo stadio a coordinarsi in un unico coro allora l’atmosfera è davvero da brividi. Gli ospiti fanno il loro, con pezza “Gruppo Bullone” in bella vista (ma non riusciamo tuttavia a vedere quella degli “ultras Spezia che mi avevano detto si fossero tesserati), colorati e molto rumorosi. Esplodono al goal e a fine partita per il sudato ed importante pareggio. Terminata la gara il gruppo nei distinti rimane a fare la gara d’insulti con gli ospiti, per poi essere invitati da stewart e reparto celere (quest’ultimi intervenuti senza motivo, evidentemente per creare la solita tensione) ad abbandonare il settore.

Usciamo dallo stadio, per aspettare l’arrivo degli ospiti nell’antistadio del settore loro riservato, ma a parte qualche insulto verbale assolutamente nulla da segnalare.

L’antistadio invece dall’altra parte, offre ogni 2 metri baracchini di paninari (ne avremo contati almeno una quindicina) stracolmi di gente e bar limitrofi che terranno aperti ad oltranza durante la notte. Piove e quindi finito il panino, prendiamo le auto per dirigerci verso il centro di Verona. Gente in giro non ce n’è molta e sinceramente non è che venga offerto molto per la gioventù. Sono quasi le 2.00 e nonostante questo, ogni tipo di locale dal tabacchino alla pizzeria sono ancora aperti e operativi. Alla fine opteremo per un pub dove scolatoci l’ultima birra decidiamo di tornare alle auto e dirigerci nella CVP.

I pensieri sono molti, dai vecchi che avevo vicini in tribuna est, che spesso e volentieri cantavano a squarciagola per il Verona, ad intere famiglie con i bambini bardati di gialloblù, alla signora giù al bar in strada che chiede il risulato dell’Hellas, alle scritte in tutto il tragitto per arriverare al bentegodi, alla gestione delle istituzione cittadine sia dello stadio, che di tutto il centro storico. Fino alla mia rabbia, perchè credo e sono convinto che con uno stadio ed un amministrazione differente, oggi come oggi non avremmo nulla da invidiarli.

Sui Butei poco da dire, sono e rimangono una bella realtà, anche se un pò troppo pieni di se (e chi si erge su di un piedistallo, prima o poi rischia di cadere rivinosamente).

Torno a Padova sempre fiero della mia gente, quella dello stadio; e sempre più schifato per il male che questa giunta e quello stadio sono riusciti a recarci in questi anni.

NM

[Fonte: La Padova Bene]

Per Corederoma
Paolo Nasuto