mercoledì, Settembre 25, 2024 Anno XXI


Francamente c’é da essere preoccupati perché, al di la del pallone, la carica eversiva di questo paese ha raggiunto livelli quasi di non ritorno.
Non sta a noi stabilire chi, come e quando, abbia fatto strame delle regole di convivenza civile o democratica ma se a qualche generale nostalgico gli si stringesse la vena, si correrebbe il serio rischio di trovarsi qualche autoblindo a Piazza Mazzini e zone limitrofe. Ricordiamo, ma solo come esercizio di memoria, che il Prefetto in una provincia rappresenta il Governo.
Se un singolo cittadino si permette di disattendere una disposizione di una Prefettura con riflessi sull’ordine pubblico, va a finire in carcere senza passare dal via.
Ma Cellino non é un semplice cittadino, é il presidente di una squadra di calcio e quindi il Dominus di un gruppo piú o meno ampio di tifosi che rappresenta in questo caso la sua milizia privata con risvolti dall’esito incerto a Cagliari e in Sardegna.
Per questa ragione e non per altre, basterebbe evocare i disastri della rivolta di Reggio Calabria degli primi anni settanta, che nessuno ci mette le mani seriamente in questa questione.
Intendiamoci. Se al posto di Cellino ci fosse stato un qualsiasi altro Presidente, compreso il nostro James Pallotta, la critica sarebbe rimasta esattamente la stessa.
Nelle more quindi di chi voglia o possa acciuffare il buon Cellino, godiamoci questo ottimo  zero a tre: arrivederci e grazie

Ad maiora