lunedì, Settembre 16, 2024 Anno XXI


Ci giocano Messi, Cristiano Ronaldo e tutti i migliori calciatori del pianeta, eppure i media spagnoli si cominciano a chiedere del perché di quei vuoti sempre più ampi sugli spalti. Noi continuiamo a inseguire modelli, ma forse l’unico modello veramente da riproporre è quello del calcio del popolo e per il popolo, quando la squadra era identità e andare allo stadio non era un passatempo solo per danarosi.

E’ apparso sul quotidiano spagnolo El Pais un pezzo a firma di N. Cenizo e J. Galan che cerca di comprendere le ragioni per le quali l’affluenza agli stadi spagnoli sia in calo .

Nonostante non siano disponibili dati ufficiali (che vengono pubblicati solo alla fine del girone di andata) le stime dei mezzi di informazione ed il colpo d’occhio sugli spalti sembrano confermare una riduzione dei tifosi.

Pepe Hidalgo, Segretario Generale di “Aficiones Unidas” (Associazione di tifosi dei 42 club di serie A e B spagnoli), individua 3 cause principali:
•il livello dei prezzi dei biglietti (ci sono stati casi di stadi vuoti per il 50% con costi dei biglietti a 40 Euro);
•la dispersione delle partite nel corso della settimana, essenzialmente per ragioni televisive (l’ultima giornata di campionato è iniziata il venerdì sera per terminare il lunedì sera);
•ormai da anni la Liga è un campionato “bipolare”, nel senso che il divario esistente fra Real Madrid e Barcelona da una parte e tutte le altre squadre dall’altra ha,di fatto, annullato la vera competitività.

Con l’eccezione dell’ultimo punto, riflessioni che possono essere applicate anche alla Serie A. Che, infatti, sta perdendo spettatori.

[Fonte: Tifoso Bilanciato]

Per Corederoma
Paolo Nasuto