giovedì, Ottobre 03, 2024 Anno XXI


La basilica di San Luca è sempre lassù in alto a dominare il panorama.Te la trovi sulla destra andando verso Bologna ed è una vista molto suggestiva. Poco più avanti, appena prima del casello autostradale, si costeggiano delle case molto simili a quelle della periferia popolare di Roma, tipo San Basilio o Tiburtino Terzo per capirci, che davanti sono parzialmente coperte dagli alberi ma che mi hanno sempre dato una sensazione di calore e dignità.
Da bambino ingenuo mi veniva da pensare che anche quelle erano case “popolari” ma mi sembravano così differenti da quelle della periferia di Roma, che sembravano così tristi e fredde come solo i “palazzoni” delle grandi città sanno essere.
Ci arrivavamo in Simca dopo diverse ore di viaggio.Si partiva da Roma alle 4, passavamo a prendere mio Zio Vittorio, e via verso Bologna. Negli anni 70 era una trasferta molto tranquilla e piacevole e infatti salivamo sempre in tanti.
Era il 15 ottobre del 72 e ,dopo un giro in centro mangiando divinamemente in una piccola e casareccia trattoria,andammo allo Stadio Comunale che all’epoca così si chiamava, perchè era in programma la terza giornata di andata del “Campionato Italiano di Calcio Divisione Nazionale Serie A”.
Bologna-Roma è sempre stata una partita bella e sentita e quella volta eravamo proprio tanti romanisti. Quasi tutta la curva sotto San Luca, molti nelle tribune e qualcuno come noi nella “Curva Andrea Costa”, cosa di questi tempi assolutamente impensabile. I bolognesi sono sempre stati affabili.
All’ingresso nello Stadio ricordo che rimasi colpito dalla torre che campeggiava sopra la “Tevere”. Una torre tutt’ora esistente e che risaliva alla struttura originale,quando lo stadio si chiamava “Littoriale”,di colore marrone e che sovrastava una specie di arco a cui erano appesi alcuni striscioni di club rossoblù. Sulla linea di centrocampo poi quello che mi era subito diventato simpatico “Rosa La Super Tifosa”. Prima della partita gli altoparlanti diffondevano messaggi pubblicitari tra cui uno in cui una fabbrica di salumi “offrirà al giocatore del Bologna che segnerà il gol della vittoria una fornitura di prodotti”. Ovviamente, essendo poi finita la partita con la vittoria della Roma 1-3 noi reclamavamo prosciutti e salami fra le risate generali.
Era una bella Roma che si salvò a stento ma con giocatori di valore. Avevamo acquistato Valerio Spadoni e Mujesan. Valerio aveva segnato 3 gol nelle prime due partite ed il suo militare in maglia giallorossa aveva fatto proseliti in Romagna da dove erano scesi in tanti a tifare per il “fenomeno” venuto dal Baracca Lugo. E Valerio non tradì.
Splendida giornata di sole,terreno bellissimo e mezzaluna di terra davanti alle porte, Piero Pasini in postazione di “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”.
La Roma, in maglia bianca con bordi giallorossi,calzoncini bianchi e calzettoni bianchi con bordo rosso,passa in vantaggio con Lucio Mujesan che segna sotto di noi, ma Savoldi, che ci castigava sempre, pareggia su rigore. Valerio Spadoni, la più grande ala sinistra che io abbia mai visto con la maglia porpora e oro insieme a Bruno Conti, ci riporta subito in vantaggio. Nella ripresa il 3-1 di Mujesan e finalmente ci sediamo…si perchè fino ad allora eravamo stati in piedi perchè a Bologna si usava così. Finì in un trionfo e senza alcun incidente anzi…..
Quella domenica ci fu un risultato che fece epoca : Milan Atalanta 9-3. Roma,Milan e Napoli erano in testa alla classifica con 5 punti e la domenica dopo c’era Roma Napoli….
Tornammo a Bologna due anni dopo,il 20 ottobre 74.Con il pullmann perchè era una delle domeniche di “austerity”.Pioveva e faceva freddo.Bologna non era illuminata dal sole come ad ottobre di due anni prima ma la nebbiolina e il cielo grigio la facevano sembrare triste e tetra come l’Italia in crisi di allora. Pioveva quando le squadre entrarono in campo.Ce la passavamo male,1 punto e 0 gol in due partite contro Torino fuori e Napoli in casa. Eravamo però tanti anche quella volta.Anche stavolta segna Savoldi su rigore, ma la Roma gioca e Casarin le concede un rigore a pochi minuti dalla fine. Pierino Prati calcia di piatto alto al centro della porta difesa da Sergio Buso, portiere altissimo del Bologna,e il pareggio sfuma. Siamo penultimi in classifica, in testa ci sono i “Pippa Nera” con 6 punti in tre partite e lo scudetto in petto. Durante quel mesto ritorno nessuno di noi pensava che alla fine del campionato saremmo arrivati terzi con tantissimi rimpianti, uno di questi il rigore di Prati a Bologna,e proprio davanti ai “Pippa Nera” che battemmo in tutti e tre i derby della stagione, compreso quello di Coppa Italia. La stagione 74/75 : un campionato per me indimenticabile.
“Trasmettiamo la telecronaca registrata del primo tempo dell’incontro di calcio Bologna Roma,telecronista Nando Martellini”. All’epoca la Rai trasmetteva soltanto un tempo della partita più importante della 19*giornata del campionato 78/79 e quel Bologna Roma lo era. La Roma era quart’ultima con 15 punti e il Bologna penultimo con l’Atalanta a 11. Giornata grigia e piovosa per uno spareggio salvezza.Il Bologna era ancora una delle tre squdre mai retrocessa ma quell’anno con Marino Perani in panchina le cose andavano male. Giocava in porta Zinetti con i rossoblù, ma la Roma nel primo tempo segnò con Agostino e con il bomber. Eravamo alla nona trasferta dell’anno con 2 pareggi e ben 6 sconfitte.
La maglia era quella bianca della “Pouchain” con le bande giallo-rosso-arancioni sulle spalle.E i numeri sulle maniche.
Fu una telecronaca molto bella, anche perchè era assai raro vedere la Roma alle 19. Succedeva soltanto in gare di cartello contro le grandi o nei derby. Quel Bologna Roma fu la grande giornata di due ragazzi della Primavera giallorossa che Ferruccio Valcareggi e Giorgio Bravi buttarono dentro, Paolo Giovannelli e Paolo Borelli.
“Nel secondo tempo il Bologna accorcia le distanze con Cresci ma il risultato non cambierà più pertanto a Bologna Roma batte Bologna 2-1.Gentili signori e signori buonasera”.
La prima vittoria in trasferta, ce ne sarà soltanto un’altra molto strana a Milano contro l’Inter a tre giornate dalla fine…, sembrava il preludio ad un finale di stagione tranquillo. A Roma però “Tranquillo ha fatto una brutta fine” e le tre successive le perdemmo ripiombando nell’incubo retrocessione da cui ci salvò Roberto Pruzzo pareggiando con l’Atalanta a due giornate dalla fine.
Bologna-Roma per me è sempre stata una partita speciale.
E con bellissimi ricordi.