mercoledì, Ottobre 02, 2024 Anno XXI


Neppure il tempo di rialzare la testa, di illudermi di poter iniziare finalmente a respirare che mi trovo nuovamente col sedere per terra.
Apro il Sacro Muro e ci ritrovo le stesse considerazioni, gli stessi amari presentimenti, le medesime analisi che ci leggo da un paio di mesi.
Non siamo noi che siamo ripetitivi, sono le cose che si ripetono sempre allo stesso modo. Lo stesso modo sbagliato.
Potessi parlare alla Presidentessa Rosella Sensi, dargli del tu, nonostante il suo ruolo, le distanze, la buona educazione, le ripeterei le parole di Francesco Guccini:
Vedi cara, è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già…

Hai difeso Spalletti. Continui a difendere i dirigenti che hanno deciso la campagna acquisti e lo staff che gestisce la preparazione.
Hai deciso il ritiro e poi te lo sei rimangiato sommersa dalle critiche dei giocatori.
Non puoi non guardare la classifica come la guardiamo noi. Non puoi fare finta che la Roma che vedi in campo balbettare contro una squadra mediocre come il Bologna sia la stessa che ammiravi solo qualche mese fa. Non puoi ignorare che mentre i nostri camminano per il campo gli altri, tutti, corrono.
Quello che mi fa più male è il tuo silenzio. O le frasi di circostanza che ogni volta ci riservi, che, non sono nato ieri, sono solo un silenzio mascherato.
La sgradevole sensazione che in fondo non te ne freghi più di tanto.
Oppure che con tutte le preoccupazioni che hai in questo momento, sulle quali la stampa ricama un giorno sì e l’altro pure, i risultati sportivi siano in fondo ai tuoi pensieri.
O, peggio, che tu non sappia cosa fare o che, sapendolo, tu non possa farlo.
Vedi cara, è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già…

Hai passato questi mesi a gettare acqua sul fuoco.
Hai evitato con tutte le tue forze la contestazione.
Ora il braciere è bagnato e nessuno si prenderebbe la briga di contestare veramente.
La forza della nostra passione è impantanata in un acquitrino di buone intenzioni e pessime prestazioni.
Vedi cara, è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già…

E domenica c’è il derby. La partita che non vorremmo giocare.
Perché per soprammercato ci tocca anche vedere i Pippa Nera esultare, irriderci, pregustare l’umiliazione che c’infliggeranno. E t’assicuro che non è un bel vedere.
Vedi cara, è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già…

Io ci arriverò come al solito. Con il petto gonfio d’orgoglio.
Perché io sono romanista, io sono di un’altra pasta.
Qualunque cosa accada.
Vedi cara, è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già…

Fai anche tu qualcosa di romanista.
Rialza la testa. Prendi qualche decisione, per sgradevole o dura che sia. Ma agisci.
Perché noi ora “siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno”, ma siamo ancora l’A.S. Roma.
La cosa più bella che sia capitata ad ognuno di noi negli ultimi ottant’anni.
Vedi cara, è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già…