Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke sabato, 9 Febbraio alle ore 04:23
da romanews.eu Alla vigilia dell’esordio della sua Roma, mister Andreazzoli incontra i giornalisti a Trigoria per la consueta conferenza stampa alla vigilia del match con la Sampdoria. Insieme al tecnico c’è anche il direttore generale Franco Baldini. Ecco le loro dichiarazioni trascritte in diretta: FRANCO BALDINI: “Buongiorno a tutti e grazie per essere qui. Oggi siamo qui a presentarvi ufficialmente mister Andreazzoli come nuovo allenatore della Roma che per la prima volta domani sera siederà sulla panchina da allenatore capo. La mia presenza qui, oltre a introdurre Andreazzoli e tutto il suo staff che vedete lì, che è composto da Vito Scala, dal professor Marico Ferrari, dal professor Luca De Franceschi, dal professor Franco Chinnici, da Simone Beccaccioli, Guido Nanni, Carlos Antonio Zago e da Roberto Muzzi, la mia presenza qui è innanzitutto perchè rincorre l’obbligo di ringraziare mister Zeman per il lavoro e la dedizione che ci ha dedicato in questi mesi, come voi potete benissimo immaginare, quando le cose non vanno in modo sperato le responsabilità non sono mai da ascrivere a una singola persona, sono evidentemente da dividere. Qualsiasi sia la percentuale che volete attribuire alle varie componenti della società, ammesso e persino concesso che le percentuali possano essere molto più rivolte verso i dirigenti, verso i giocatori e soltanto in minima parte all’allenatore, il senso di questa scelta, di questo cambio è quello di poter fare qualcosa per poter avere una speranza di una dignità diversa da qui a fine campionato, di poter salvare quelle che sono tutte le possibilità che possiamo avere per poter terminare nel migliore dei modi questa stagione ed eventualmente gettare le basi anche per le prossime. Quindi capite bene che le altre componenti, sia dirigenti che calciatori son qualcosa che a metà stagione è difficile poter incidere cambiando, per i giocatori perchè non si può, per i dirigenti perchè a metà stagione è molto difficile poter incidere sull’andamento di quella che è una stagione. E’ chiaro che la soluzione che si offre più facilmente a chi deve decidere è quella di un cambio della gestione tecnica. Questo tanto per non lasciare il campo aperto ad equivoci che non si vuole responsabilizzare nessuno, nè tanto meno dare la colpa a nessuno ma si vuole soltanto trovare una soluzione, se è possibile. E questa soluzione l’abbiamo pensata e individuata in Aurelio Andreazzoli, che non è stato scelto adesso, è stato scelto già un anno fa, quando trovandolo qui tra i tecnici che erano residuo delle stagioni passate, abbiamo parlato con lui e abbiamo trovato una persona che è una risorsa per la società e in tal senso abbiamo inteso proporgli un contratto l’anno scorso, un contratto di 5 anni addirittura, perchè abbiamo pensato che lui potesse essere l’allenatore della Roma, la memoria della Roma, colui che potesse conservare, appunto, la memoria di tutto quello che gli allenatori precedenti, è arrivato con Spalletti, poi è stato con Ranieri, Montella, Luis Enrique e Zeman, potesse conservare quello che sicuramente ognuno di loro aveva portato di buono all’interno della società e potesse essere anche un elemento di confronto con gli stessi allenatori, che potesse aiutarli a individuare quelle che potevano essere le problematiche che nel tempo si sono riproposte. Quindi la scelta di Andreazzoli è stata secondo noi semplicemente la conseguenza logica di questa esperienza che ha maturato. La persona, come vi dicevo, gode da parte nostra di una stima e di un rispetto da parte di tutto l’ambiente che erano garanzie per potersi tranquillamente affidare a lui, se tranquillamente è una parola che ha senso in queste circostanze. Ma al di là di questo, siamo molto fiduciosi che Aurelio Andreazzoli non rappresenti soltanto una soluzione temporanea, lo rappresenta, però con la grande speranza che possa essere una soluzione definitiva e anche con quel tanto di convinzione che ha accompagnato questa scelta. Io di nuovo, vi ringrazio, e non faccio altro che lasciare la parola ad Aurelio Andreazzoli e a voi e alle vostre domande, augurando ovviamente buon lavoro e buona fortuna”. ANDREAZZOLI: “Buongiorno a tutti, ho l’occasione per dire grazie per le testimonianze via telefono che molti di voi mi hanno mandato, grazie”. La conoscenza dell’ambiente ormai dura da 8 anni e la facilita per la vicinanza con i giocatori. Che tipo di lavoro è stato fatto in questi giorni? Tutto questo ha scatenato un po’ di emozione in Andreazzoli? Qual è un aspetto, uno su tutti, sul quale la squadra deve più migliorare? E’ ancora possibile il terzo posto che è un po’ l’obiettivo della proprietà? Quanto cambierà la Roma? Cercherà di essere elastico con i moduli? Sente l’eredità di Zeman? Ci ha detto che la squadra è molto forte e ha detto che basta una piccola spinta affinchè questo carro vada da solo. Cosa è successo allora finora, come mai il carro non è partito? Lei ha tolto le doppie sedute, era questo che non faceva andare avanti questi ragazzi giovani che guadagnano milioni all’anno? Dopo anni nelle retrovie, se a fine stagione la società gli chiedesse di tornare al suo vecchio ruolo lo accetterebbe o farebbe fatica? Con Zeman si è discusso molto il rapporto tra lui e De Rossi, lei ha parlato con il giocatore, che ruolo intende dargli? Lei ha detto che Zeman ha lasciato un’ottima eredità. Non si sente l’anti-Zeman? Prima ha detto che si è trovato con due squadre forti, il valore della rosa è importante, pensa che i giocatori ne siano consapevoli o pensa che difettino di autostima? Un altro problema era la situazione dei portieri Pjanic ha parlato di un problema di equilibrio con Zeman, come pensa di riportare l’equilibrio? Lei ha parlato di poche regole ma ferree, quali sono? Baldini ha detto che lei è la sintesi di quello che c’è stato negli ultimi anni di Roma… Di ognuno di questi allenatori cosa porta dentro? Una riflessione sul mondo dello sport per quanto accaduto a Cipollini… |