mercoledì, Settembre 25, 2024 Anno XXI


Va bene tutto, però no mistificare la realtà: la “Supporters Card” è la stessa “tessera del tifoso” o “fidelity card” o chiamiamola come vogliamo, che la Lega Pro ha imposto come fidelity unica per tutte le società ad essa afferenti.

La Lega Pro riteneva, a torto o a ragione non è questo il punto (a rigor di logica, se proprio volete comunque una mia opinione, ritengo che lo facesse a ragion veduta), che questa superasse tutte le vecchie problematiche relative alla precedente tessera del tifoso: non era collegata a nessun circuito bancario, non aveva alcun chip Rfid, rispettava le prescrizioni del garante sulla privacy. Proprio in virtù di ciò, la stessa Lega Pro ha sempre fermamente respinto ogni richiesta di voucher avanzata da varie singole società su pressione dei propri tifosi: per la Lega (non per me, ma per la Lega…) era inutile emettere una ulteriore tessera che fosse niente più che una replica della prima, peraltro senza il beneficio dell’accesso alle trasferte, e facesse così venir meno il loro progetto di “fidelity unica di Lega” che, secondo le loro mire, era un piccolo snellimento della burocrazia altrimenti a carico delle singole società.
In prima istanza, la stragrande maggioranza delle tifoserie della ex Serie C, di fronte al diniego del cosiddetto voucher, ha deciso quasi in blocco di non tesserarsi. Scelta sacrosanta, anche condivisibile se vogliamo.
Bene, torniamo a oggi. Cosa è cambiato da ieri a oggi? Niente! In Serie A l’AS Roma ha varato una propria “Away Card” per permettere ai propri tifosi in possesso della “Club Home” di andare in trasferta, ma questo è un altro discorso. In Lega Pro non è cambiato niente: “Supporters Card” c’era e “Supporters Card” c’è, articolo 9 c’era e articolo 9 c’è (come sui singoli biglietti, su questo dice bene l’articolo!). Detto questo, si capisce bene che se nessuno ha cambiato opinione in merito, la fidelity in questione va boicottata tanto quanto la si è boicottata ad inizio campionato, se poi invece le singole tifoserie (non parlo di Latina, sia chiaro, prendo solo a prestito questo articolo di un giornale locale del loro territorio…) hanno cambiato opinione o strategia sono legittimate a farlo, per carità, ma qua si stanno spacciando dei cambiamenti che in realtà non sono mai avvenuti. O se sono avvenuti erano tali già ad inizio campionato e nessuno all’interno del movimento li ha giudicati sufficienti.
Ormai è cambiato tutto, irrimediabilmente. Fare operazioni nostalgiche però non serve a niente: oggi le scelte sono due, o andarci allo stadio o non andarci. Però è questo funambolismo ideologico ai limiti della schizofrenia a risultare un po’ balzano: quello che ieri non andava bene ieri, adesso va bene, e questo non è un pensiero solo di certa informazione che vorrebbe spingere le proprie tifoserie a tesserarsi, ma anche un pensiero sempre più diffuso in molte tifoserie stesse.
La domanda di fondo è: quando qualcuno ha cambiato idea, vuol cambiare “strategia” (e beninteso ha tutti i diritti di farlo, non è mica un reato), non fa prima a dire di aver cambiato idea piuttosto che fare mille salti mortali o usare duemila esercizi di retorica per negare ciò che prima affermava?
MF

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Il Latina si presenta al rush finale di campionato con le possibilità intatte di giocare per qualcosa di davvero importante. Ora più che mai, quindi, la squadra avrà bisogno dell’apporto del proprio pubblico, in casa come in trasferta. La battaglia portata avanti dal tifo organizzato della Curva Nord contro la “Tessera del Tifoso”, però, non ha consentito finora al Latina di avere i propri sostenitori nelle gare in trasferta. Dagli incontri tra società Us Latina Calcio e i vertici della tifoseria organizzata è emersa una strada percorribile che potrebbe portare di nuovo gli ultras nerazzurri a seguire la squadra in trasferta. La soluzione si chiama “Supporters Card”, ovvero un voucher che potrebbe rappresentare la chiave di volta per superare quei cavilli che fino ad oggi erano stati messi in discussione dalle tifoserie di tutta Italia e nella fattispecie da quella pontina.
“Questo per due semplici motivi – spiegano dall’Us Latina Calcio – la “Supporters Card”, che può essere sottoscritta nella segreteria di Piazzale Prampolini, viene emessa direttamente dalla Lega Pro, esulando quindi dal circuito classico della vecchia “Tessera del Tifoso”. Allo stesso tempo è priva del “chip” che invece faceva della “Tessera del Tifoso” una vera e propria carta prepagata vincolata all’apertura di una posizione bancaria. La “Supporters Card”, va sottolineato, non è in alcun modo da considerarsi anti-Costituzionale, ma allo stesso tempo non risolve le polemiche legate all’ “articolo 9” che comunque è applicabile anche sul biglietto di ingresso allo stadio per gli incontri casalinghi”.
L’idea del Latina è quella che la “Supporters Card” sia il punto di partenza, o meglio di ri-partenza, per poter finalmente rivedere il tifo organizzato della “Curva Nord” pontina sugli spalti degli stadi di tutta Italia.

[Fonte: Luna Notizie]

Per Corederoma
Paolo Nasuto