mercoledì, Settembre 25, 2024 Anno XXI


da forzaroma.info

Intervistato ai microfoni di Skysport, Francesco Totti ha parlato dei suoi 20 anni di Serie A e del traguardo raggiunto.

Francesco TottiTi aspettavi la sorpesa della squadra e di tutto lo staff?
“Sì, una bellissima sorpresa e ringrazio tutti quanti. Non me l’aspettavo anche se qualcosa nell’aria sentivo”.

Lo striscione aveva la scritta: il meglio deve ancora venire
“Speriamo sia di buon auspicio. Questa giornata rimarrà per sempre nella mia storia personale”.

Che ricordo hai dei primi viaggi con tua madre a Trigoria?
“Bellissimi. Io mi addormentavo quindi i viaggi se li faceva da sola. La mia famiglia mi è stata sempre vicino e mi hanno insegnato tutto. Sono persone discrete e defilate”.

Buffon ti ha fatto gli auguri, rivedi mai le immagini di quel goal scudetto nel 2001
“Riguardo spesso quel goal. Anche perchè di immagini così ce ne sono state poche”.

Pensi ci sia tempo per un altro scudetto nella carriera di Totti?
“Spero di sì. Bisogna vedere quanti anni di contratto farò. La società ha detto di voler vincere il prima possibile, ma qui non è semplice.

226 goal, se avessi iniziato prima da centravanti?
“Avrei già superato Piola. I numeri parlano chiaro. L’importante però è divertirmi e far divertire la gente”.

Cosa ti ha dato la forza per uscire dagli infortuni?
“Per uscire dagli infortuni è fondamentale il carattere della persona. Neanche io pensavo di essere così. Da lì ho capito che sono una persona molto forte.

Ci pensi al mondiale di Brasile?
“Da qui ad un anno possono succedere molte cose. Penso al presente, di Domenica in Domenica. Penso a rimanere in forma.

Cosa provasti quel 28 marzo 1993 a Brescia?
“Era un sogno che diventava realtà. Finalmente mi sedetti vicino ai grandi campioni e beniamini. Ero spensierato.

Ti è mai venuto il rimpianto di aver rinunciato alla nazionale?
“No. Quando prendo una decisione, ci penso tanto ma è quella. Ho avuto tantissimo dalla nazionale. In futuro si vedrà.

C’è qualche rimpianto per questa stagione?
“Sì. Come organico siamo per me superiori alla Juve. Loro sono più squadra, hanno cattiveria e mentalità.

Qual è il tuo legame con la città, la squadra ed i tifosi?
“E’ un amore reciproco, nato sin da quand’ero piccolo. Ho indossato solo questa maglia, è una seconda pelle. Per questo ho deciso di rimanere qui”.

Ti volevano sia la Roma che la Lazio. Avresti mai potuto giocare nella Lazio?
“Assolutamente no. Sarebbe stato proprio un dolore fisico”.

Prima volta da capitano a 22 anni, cosa hai provato?
“La realizzazione di un sogno. Maglia numero 10 e fascia da capitano della Roma. Tutti i romani e romanisti lo sognano da bambini”.

La tua forma merito di Zeman?
“Sì. E’ stata una preparazione importantissima”.

L’anno prossimo la rifarai?
“Da solo?” (ride ndr).

Hai mai pensato di fare televisione con Ilary?
“Ci hanno chiamato tantissime volte per fare queste cose, ma per il momento le abbiamo accantonate. In futuro si vedrà, ma credo di no perchè io non ci riesco”.

A Trigoria c’è un ufficio con tutta la tua roba, cos’è?
“E’ un mio museo. Ci tengo tutte le cose più belle della mia carriera: le magliette dei big, le foto degli incontri con le istituzioni e con i personaggi di spicco”.

Rosella Sensi ti ha definito un fratellone?
Per me è una sorella, il rapporto con lei e con tutta la famiglia è stato eccezionale. Se sono qui è merito loro, mi hanno dato tutto quello che volevo.